Il Pineau D’Aunis è legato con la valle della Loira da tempi immemori e testimonianze del 1183 ci confermano come questo grappolo fosse definito Pineau a causa della somiglianza con la chioma di un pino, triangolare e serrata. Sull’origine del termine Aunis è tuttora presente una controversia che vede schierate due correnti di pensiero; la prima ipotizza che provenga dal nome di un piccolo feudo appartenuto al Ducato di Aquitania, la seconda da un convento situato nella zona di Saumur. Vitigno che, lungo i secoli, ha visto i fasti della gloria alternarsi a periodi bui; i suoi tempi migliori sono stati nel medioevo, quando Re Enrico il Plantageneto ne fu inestimabile ammiratore, così come Enrico III; fu addirittura impiegato come dono di pace, per la fine della guerra dei cent’anni, tra Carlo VII e Filippo il Buono. Vero è - però - che deve parte della sua notorietà all’abuso colloquiale del termine Pineau, usato ugualmente per lo Chenin Blanc che per il Pinot Nero; tale usanza portò lentamente alla convinzione che fosse una variante a bacca rossa del più nobile Chenin Blanc, vitigno adoperato in notevoli denominazioni della Loira, ma le tecnologie moderne, attraverso il DNA, ne hanno confermato la totale estraneità.
Nel Novecento rischia invece l’estinzione due volte, la prima con l’avvento della phylloxera e la seconda con la costruzione della linea ad alta velocità che collega Parigi a Bordeaux. Lo sforzo di alcuni viticoltori agli inizi degli anni novanta ha ottenuto la sopravvivenza di tali uve che, secondo le varie Aoc, possono essere vinificate in purezza o unite ad altre varietà. Un’azienda che produce un Pineau D’Aunis, esemplare per la tipologia, è Domaine de Cézin di Amandine e Xavier Fresneau con un’esperienza di quattro generazioni. Il loro Aunis 2014 è fatto da uve coltivate nel comune di Marcon, nel cuore dei vigneti della Valle della Loira, in una tenuta di 16 ettari di cui 7 destinati al rosso Coteaux du Loir. Il colore è di un rubino non troppo carico, simile a quello di un tradizionale Pinot Nero. Il naso è semplice ma intenso con sentori di frutta rossa, cannella e pepe bianco. In bocca si presenta equilibrato con una moderata presenza tannica che non sovrasta le essenze aromatiche del vino, coerente con il naso; delicato si gode per la sua semplicità, con quella nota speziata sempre presente, segno inconfondibile e tipico dell’espressione varietale.
E.A.R.L Fresneau
Domaine de Cézin
Xavier et Amandine FRESNEAU
rue de Cézin
72340 Marçon
Tel. +33 (0) 2 43441370
www.fresneau.fr
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