Siamo qui riuniti, in tanti, per onorare e celebrare l’Olio come grande espressione dell’Eccellenza Italiana, a cui si affianca un altro grande prodotto della terra che è il vino, anch’esso pura Eccellenza Italiana.
Ma come fare per comunicare correttamente queste due opere d’arte. La comprensione e la cultura sono gli unici strumenti che ci consentono di afferrarne il valore.
In questo siamo aiutati dalla Scuola. Una scuola che rivendica il suo ruolo strategico, a volte sottovalutato. Scuola di vita, custode del passato ma protesa verso il futuro.
Quella Scuola che ha il grande compito di educare alla formazione culturale che più in generale contribuisce allo sviluppo individuale e collettivo.
La Scuola per Sommelier, dell’Olio e del Vino, di Fondazione Italiana Sommelier fornisce, oltre a tutto ciò, le competenze e conoscenze necessarie per comprendere il mondo di questi due splendidi prodotti.
Sviluppa il pensiero critico, la capacità di analizzare profondamente questi due alimenti/elementi facenti parte della nostra secolare enogastronomia, per poter poi, e per tutta la vita, fare delle libere scelte consapevoli.
La Scuola di Fondazione Italiana Sommelier offre anche l’opportunità di sviluppare le proprie passioni (anzi di crearne alcune) e aspirazioni, trasformandole in occasione di lavoro, dando quegli strumenti indispensabili per competere nel mercato del lavoro.
Molti dei nostri allievi sono, oggi, Sommelier dell’olio e del vino con precise competenze, fra queste anche la stesura della carta degli oli, presenti nella ristorazione, e questo potrebbe sembrare scontato ma così non è, in quanto ci vuole una ristorazione preparata e attenta che vada incontro alle esigenze del cliente.
Molti sono i sommelier che hanno aperto enoteche e winebar, atte a diffondere il vasto patrimonio di conoscenze acquisito nel tempo, consentendo a molti giovani di godere di questo aspetto culturale.
Nel corso degli anni è accaduto addirittura che molte persone abbiano modificato la propria professione a favore della sommelierie, in quanto folgorati dal bello che si cela dietro questo mondo.
Tanti gli ottimi comunicatori, capaci di influenzare in modo appropriato scelte e atteggiamenti, e molti sono presenti nelle aziende, come trade-union tra il produttore e il consumatore.
Tanti i ruoli, che hanno però un unico comun denominatore, la passione e il rispetto per olio e per il vino.
La Scuola di Fondazione Italiana Sommelier quindi contribuisce a preservare la memoria storica e a trasmettere quel grande patrimonio culturale che è alla base della produzione dell’olio e del vino.
Per raggiungere tale scopo non ci siamo mai risparmiati nel ricercare eccellenze da proporre ai nostri corsi, consapevoli del ruolo strategico di oli e vini di grande qualità.
Questo ha richiesto accurate selezioni, assaggi mirati, che ci hanno permesso di entrare in contatto con splendide produzioni di piccoli e grandi artigiani, a volte sconosciuti, che con grande entusiasmo abbiamo sostenuto e promosso, facendoli conoscere ai nostri allievi e al mondo dell’ enogastronomia anche grazie all’apporto strategico della Guida Bibenda che ha dato concretezza a questi rapporti.
Sono molti anni che sia per il Corso dell’olio che per quello del vino portiamo avanti programmi mirati alla ricerca della qualità e della cultura.
Abbiamo iniziato quando dell’olio di qualità non si parlava ancora. Immaginarlo correttamente abbinato al cibo, imbottigliato in orcetti o eleganti contenitori era pura fantascienza.
Abbiamo dovuto strutturare un corso per conoscere l’olio, imparare a degustarlo, riconoscerne gli eventuali difetti, e per questo ci siamo ispirati a quello del vino.
Con grande umiltà abbiamo studiato, lavorato, ci siamo messi in discussione, e siamo cresciuti con i nostri allievi, giorno dopo giorno, vedendo nei loro occhi lo stupore nell’apprendere la bellezza di questo mondo e la consapevolezza di farne parte.
Programmi che oltre alla capacità di degustare risvegliando i nostri sensi, spaziano nella conoscenza dei vari territori, delle diverse cultivar e vitigni, dei pionieri che hanno fatto la storia, delle più diverse tradizioni, dei vari sistemi di trasformazione, della tecnologia al servizio della produzione, esaltando quelle peculiarità che consentono l’ eccelsa produzione del Made in Italy.
Un percorso che ci consente oggi di arrivare ad abbinare al cibo, nel modo più corretto, sia il vino che l’olio, con grande competenza.
Potremmo riassumere la nostra Mission in tre A:
Assaggiare
Analizzare
Abbinare
Tutto questo è possibile però grazie al fondamentale ruolo del docente, figura chiave nel processo di apprendimento, che deve con la sua passione e preparazione creare un ambiente sano e stimolante per l’allievo, capace di trasmettere la visione edonistica e culturale del mondo dell’olio e del vino, che piano piano si insinua nella mente dell’allievo, il quale rimane affascinato da questo vortice di bellezza.
Vedere negli occhi degli allievi, alla fine del percorso, la gratitudine ma soprattutto la fiammella dell’interesse, della passione e della cultura, è una delle esperienze più gratificanti che un docente possa ricevere.
Gli allievi, appena terminato il nostro corso, sono come piccole gocce di pioggia, una pioggerellina leggera, gocce innocue, quasi insignificanti che scorrono via senza bagnare. Ma tutte queste gocce insieme possono diventare una pioggia torrenziale che bagna, inonda e infine travolge.
Saranno loro a cambiare l’approccio distratto e incolto verso l’olio e il vino. Consapevoli del loro grande valore li renderanno dei veri punti di riferimento della propria cultura e della propria vita.
Amatissimo Presidente noi lo abbiamo fatto già fatto, ormai da qualche anno, e la nostra vita si è arricchita di gratificanti esperienze sensoriali ed emozionali che ci appagano e rendono il nostro mondo, migliore.
Grazie