Mentre si lavorava su DUEMILAVINI 2010 abbiamo sentito di tutto sul “problema” vino e, al telefono, anche queste dichiarazioni da un paio di Produttori: "a causa della terribile crisi che ha investito il nostro settore in modo veramente devastante, non abbiamo proceduto a nuovi imbottigliamenti."
Al termine del nostro giro nazionale alla ricerca del meglio della ristorazione italiana per i RISTORANTI DI BIBENDA 2010, abbiamo sentito "pianti" e trovato una scialba situazione generale. Non c’è grinta nei cuochi, sempre uguali a se stessi. Ovviamente con le dovute eccezioni. E vivaddio.
È vero però, c’è crisi. La crisi, colpa dei ricarichi per alcuni, colpa del palloncino per altri. L’uno e l’altro un pizzico di ragione ce l’hanno.
Il vino è stato preso di mira quale unico responsabile degli incidenti stradali e quindi paga. Paga e non incassa. E per questo espediente, capro espiatorio di un annoso problema di non cultura, anche lo Stato paga.
Le stragi automobilistiche continuano a incrementare enormemente i costi della collettività.
E diminuiscono le entrate per le mancate vendite del vino.
Viviamo un’epoca di rischi incalcolabili. In casa, sul lavoro, sulla strada. Si cercano i mezzi per ridurre questi eventi dannosi. Prevenire l’imponderabile qualche volta non è un’utopia. Basta trovare una regola. E l’unica regola valida che può riguardare la moderazione nell’uso del vino è conoscerlo.
L’investimento dello Stato nella cultura, lo ripetiamo da anni, è fondamentale. Apriamo le porte dei nostri Corsi ai giovani. La scuola insegni con orgoglio la cultura del vino come molte altre arti del nostro Paese, facciamo in modo di aderire tutti, Stato e Produttori compresi, al partito della sapienza. Le Regioni, lo Stato possono creare un ponte, per esempio, con l’Associazione Italiana Sommelier per facilitare l’affluenza dei giovani ai Corsi di Sommelier organizzati in tutto il territorio nazionale. E magari pensare meno ad emanare leggi fantasiose come quella di costituire albi professionali di sommelier per una professione che in Italia non esiste.
E mentre un Sacerdote viene punito dal palloncino per aver celebrato 4 Messe e un ragazzo si uccide per non dover dire ai genitori che gli hanno tolto la patente. Mentre un sommelier che aveva da poco diretto una degustazione in Liguria subisce il patimento della denuncia penale, ci viene la grande voglia di essere dalla parte del vino ed esortare: “guida poco che devi bere!”
Ma forse così rischiamo di infastidire la Fiat e i petrolieri... Per questo ho deciso: adesso bevo coca cola.
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