In Fondazione Italiana Sommelier, con la conduzione di Paolo Lauciani, si è svolta un’emozionante degustazione degli Champagne prodotti da una piccola realtà artigianale. Per gli appassionati partecipanti è stata una scoperta sorprendente ed emozionante al tempo stesso.
Champagne Rédempteur: una degustazione tra tradizione e futuro
Ci sono storie di famiglia che si intrecciano con la storia di un intero territorio. Quella della Maison Rédempteur è una di queste. Cinque generazioni di vigneron nella Valle della Marna, un nome che affonda le radici nella rivolta del 1911 e una nouvelle vague dinastica che porta avanti la propria idea di Champagne con determinazione e personalità.
Durante la serata con Cédric, volto e guida aziendale, insieme al fratello Vincent e alla madre Claudy Dubois, l’impressione è stata chiara: siamo di fronte a una realtà piccola, artigianale, che produce poco più di 40.000 bottiglie l’anno, ma che ha una precisa e affascinante visione di vino.
Lo spirito della Maison: fedeltà e innovazione
Cédric ha ereditato un nome carico di significato. Il suo bisnonno, Edmond Dubois, guidò la ribellione dei viticoltori contro i négociant che compromettevano l’integrità della Champagne e il lavoro di chi coltivava con fatica le vigne utilizzando nelle loro cuvée uve provenienti da altre regioni. La sua battaglia contribuì alla definizione della denominazione. Oggi, a distanza di oltre un secolo, i suoi discendenti portano avanti una sfida diversa, ma altrettanto identitaria: produrre Champagne che esprimano senza compromessi il terroir e i vitigni, con un'attenzione particolare al Pinot Meunier, la varietà simbolo della Valle della Marna.
Il terroir di Rédempteur
La Maison coltiva circa 10 ettari di vigneti, situati nei comuni di Boursault e Venteuil, nella parte meridionale della Marna e distribuiti su entrambi i versanti del fiume.
Si tratta di vigneti dalle caratteristiche pedoclimatiche peculiari, con notevoli diversità di esposizioni e suoli che si riflettono nel carattere dei vini: da una parte suoli sabbiosi che amplificano la salinità e la mineralità, dall’altra terreni calcarei che esaltano la freschezza e la precisione aromatica. Senza contare l’esposizione delle vigne, altro fattore che gioca un ruolo fondamentale: i filari rivolti a nord conferiscono ai vini freschezza e un’acidità vibrante, mentre quelli esposti a sud favoriscono una maturazione più completa delle uve, apportando maggiore struttura e profondità.
In cantina, l’approccio è minimalista, con interventi ridotti all’essenziale e dosaggi sempre più contenuti per lasciare spazio alla piena espressività dei vini. La selezione delle uve è estremamente rigorosa e la vinificazione avviene in grandi botti di rovere per tutti i vini, ad eccezione del rosé. Questo metodo, come evidenziato da Cédric, conferisce profondità e favorisce un’evoluzione naturale del vino, senza comprometterne la freschezza e la finezza.
L'idea di Champagne di Rédempteur
Durante la degustazione, condotta da Paolo Lauciani, si è rivelata sin dall’inizio la volontà della Maison: grande attenzione per la Cuvée Tradition (il vino di punta), ma al contempo spazio all’innovazione e al Pinot Meunier per farne un protagonista assoluto. Il risultato è emblematico: se il Meunier è spesso relegato a vitigno da taglio per conferire morbidezza e toni fruttati, qui diventa un interprete principale, valorizzato nelle sue sfumature più originali.
Sei calici, sei Champagne, ciascuno testimone di una filosofia produttiva ben definita e di un’identità precisa:
Nouvel R - Sans Sulfites - Ajoutés – 100% Pinot Meunier, senza solfiti aggiunti e senza dosaggio. Un’espressione pura del vitigno, con una freschezza vibrante e una tensione minerale. Un profilo splendidamente sereno di note agrumate, delicati cenni di spezie dolci e pasticceria con leggeri sbuffi di mandorla ne definiscono il profilo aromatico, donandogli un carattere unico e un sorso irresistibile. Si tratta dello Champagne più intrigante della serata per il suo approccio radicale e innovativo. Un vino che rappresenta l’anima più pura e sperimentale della Maison. La scelta di eliminare completamente i solfiti aggiunti, infatti, è una dichiarazione di intenti: un atto di fiducia assoluta nella qualità dell'uva e nella capacità del vitigno di esprimersi senza alcuna forzatura.
Cuvée Rédempteur Tradition Brut – 1/3 Chardonnay – 1/3 Meunier – 1/3 Pinot Noir. È il biglietto da visita aziendale, un'espressione equilibrata del terroir della Marna. La bella spalla acida e le note di agrumi e frutta a polpa bianca lo rendono un vino classico, preciso e ben definito.
Cuvée Rédempteur Tradition Brut Magnum – Stesso vino del calice precedente, ma in formato Magnum. Nel formato da un litro e mezzo, il tempo dilata i suoi effetti: gli aromi si fondono con armonia, la struttura si allunga e il sorso si arricchisce di profondità e complessità. La maturazione più lenta esalta l’integrazione degli aromi e l’evoluzione della struttura, regalando uno Champagne più profondo e sfaccettato. Un grande vino.
Cuvée Rédempteur Millésime 2012 – 50% Pinot Noir e 50% Chardonnay, con affinamento di 10-12 mesi in rovere. Un vino ricco e stratificato, con eleganti note di frutta candita, miele e pasticceria. Una cuvée che ha sorpreso per la sua capacità di coniugare potenza ed equilibrio.
Cuvée Nouvel R 2013 – La prima cuvée creata dalla nuova generazione, testimonianza del cambio di passo della Maison. 50% Chardonnay e 50% Pinot Noir, un Brut Nature, rimasto 12 mesi in rovere e poi a lungo sui lieviti. Uno Champagne vibrante, minerale, con un’anima affilata e precisa, dove agrumi, pesca gialla, frutta secca e fiori di tiglio si intrecciano in un sorso essenziale e raffinato. È un vino che non ha la pretesa di piacere a tutti, ma che regala grande soddisfazione a chi è pronto ad ascoltarlo.
Rosé Rédempteur Les Almanachs SA – Un rosé de saignée 100% Pinot Noir, dalla struttura avvolgente. Fragoline di bosco, ribes rosso e un tocco di spezie si fondono in un profilo aromatico vivace e piacevole.
Conclusioni
Gli eredi Dubois, Cédric e suo fratello Vincent, hanno intrapreso un percorso coraggioso, senza compromessi, scegliendo di dar voce a Champagne che raccontano con estrema coerenza il terroir e la loro filosofia. Il loro lavoro dimostra come la Maison Rédempteur, senza dimenticare le proprie radici, sia oggi orientata verso l’innovazione e il futuro.
Non è un caso che le loro creazioni, la Nouvel R - Sans Sulfites - Ajoutés e la Cuvée Nouvel R 2013, siano i manifesti di questa visione e di un percorso fatto di scelte nette, di convinzione e di passione assoluta. E in un panorama sempre più standardizzato, un produttore che sceglie con fermezza di percorrere la propria strada merita sempre attenzione e grande rispetto.
Niccolò Cuter






Champagne Rédempteur
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