Cascina Bruni
Dall’Arneis al Barolo Chinato, passando per Dolcetto, Barbera e Barbaresco, tutta la produzione di un’azienda con radici storiche.
Pubblicato il 28/02/2017
Le radici della famiglia Veglio a Serralunga d’Alba affondano nella storia d’Italia con la prima produzione di Barolo nel 1897. Oggi a condurre l’azienda c’è Cristiano in prima linea affiancato da suo fratello Fulvio e dal papà Giuseppe. Le vigne di Cascina Bruni sono situate a Serralunga d’Alba, più precisamente nei cru Carpegna e Costabella e anche a Grinzane Cavour per una superficie totale di 12 ettari. Il cru Carpegna è quasi tutto Nebbiolo da Barolo poi ci sono anche un piccolo vigneto di Dolcetto e la vigna più antica di Barbera. La bella casa padronale e la cantina si trovano sullo stradone per Serralunga d’Alba poco prima della località Baudana. Tutta l’ampia produzione incarna il classicismo di questa zona elitaria delle Langhe.
Langhe Arneis Campodelpelo 2015
Brillantezza nel paglierino-oro. Ventaglio olfattivo che si palesa con sensazioni molto piacevoli principalmente floreali di ginestra e di acacia alle quali seguono quelle fruttate di pesca e di albicocca. Una sponda sapida quasi salmastra arricchisce il quadro floreale e fruttato. Al palato scopriamo il motivo per cui l’Arneis incontra sempre grandi consensi e grande successo con una pseudo morbidezza che immediatamente ci svela una notevole sapidità che al naso è arrivata in secondo piano mentre in bocca ne è la protagonista. Un vino che ha uno sviluppo gustativo equilibrato, calibrato e piacevole che riempie il palato chiudendo con scia salina. È un Arneis più strutturato e importante rispetto a molti vini della sua stessa tipologia. Proviene da un terreno molto minerale e salino che dà proprio le sensazioni appena descritte. Cemento.
Barbera d’Alba Otin Matè 2015
Il nome deriva da “otin” che è una piccola vigna piemontese e da Matè che era un collaboratore del nonno di Cristiano Maria Veglio. Il vino proviene da vigneti che hanno un minimo di 25 anni di età. Dal 2015 c’è stato un ulteriore aumento dei diradamenti portati da 100 quintali per ettaro a 65 quintali per ettaro. Fa solo cemento e una vendemmia borgognona con carretti.
Colore ancora purpureo ma molto luminoso. Al naso ritroviamo quel profilo classico di Barbera che una persona si aspetta con una ciliegia e un’amarena, un soffio di violetta e una vinosità composta. Al palato c’è l’acidità classica del vitigno; c’è una freschezza già ben integrata nella parte alcolica e morbida. Equilibrato con l’imperioso ritorno della ciliegia croccante nella sua persistenza. Tannini moderati e poco incisivi.
Colore ancora purpureo ma molto luminoso. Al naso ritroviamo quel profilo classico di Barbera che una persona si aspetta con una ciliegia e un’amarena, un soffio di violetta e una vinosità composta. Al palato c’è l’acidità classica del vitigno; c’è una freschezza già ben integrata nella parte alcolica e morbida. Equilibrato con l’imperioso ritorno della ciliegia croccante nella sua persistenza. Tannini moderati e poco incisivi.
Dolcetto d'Alba Giunà 2015
Questo Dolcetto proviene da un vigneto sito nella collina Carpegna a Serralunga d’Alba. Vinifica in acciaio e matura 3 mesi in cemento ed è a bassissimo contenuto di solfiti. Un vino il più naturale possibile che riesce a enfatizzare al massimo il vitigno e a ritrovare la sua dinamica territorialità nel bicchiere. Concentrato nel colore con traccia viola sul bordo. Quadro olfattivo diverso dagli altri vini in degustazione, più adulto. Mineralità in primis con incenso e cenere. C’è un’impronta territoriale scura che attenua la parte fruttata. Continua con erbe aromatiche e nulla di speziato. In bocca c’è più una matrice tannica che acida. Abbiamo un vino che presenta un carattere più da vino longevo capace di evolvere nella bottiglia. Tannicità presente che chiude con del lampone e con quella sapidità come impronta precisa territoriale. Dolcetto veramente interessante.
Langhe Nebbiolo Villa Maggiore 2015
Nasce in parte da una vigna di Nebbiolo da Barolo e in parte da uve provenienti da vigneti di Vezza d’Alba nel Roero. Colore trasparente rubino con un inizio di granato sul bordo. Nebbiolo che richiama un po’ il Pinot Nero. Impronta ematica e di humus che viene ingentilita dal lampone e fragola con arancia rossa appena ritagliata ed eleganza salina. Anche qui c’è un tannino integrato al corpo e un grande equilibrio. C’è una rispondenza naso-bocca e nessuna sbavatura. Vino pulito, elegante e preciso, piacevole e molto persistente.
Barbaresco Fanin 2013
Questo Barbaresco viene fatto solo nelle annate migliori. Ha un naso elegante, etereo di rosa canina e un soffio di violetta, chicchi di melograno. Parte finale ematica. Impronta strutturale che privilegia acidità e tannino. Ha un carattere bizzoso ancora nella sua prima fase evolutiva. Nulla di stonato. Ritorna la frutta e la sapidità composta. Uva che proviene dal comune di Neive.
Barolo Marialunga 2012
Una trasparenza più compatta e più intensa rispetto al Barbaresco. Naso chiuso che deve esprimersi. Esce dopo un po’ una componente fruttata e una leggera nota selvatica. Poi una nota mentolata e di canfora. Bocca austera con sensazione calorica. Vino tridimensionale con tannini sferici e integrati.
Barolo Marialunga 2013
È un’anteprima e non è ancora in bottiglia al momento della degustazione. Naso che si proietta nella profondità minerale con l’incenso, poi sottobosco, humus e balsamico. Più floreale e meno fruttato. Assaggio sensazionale con protagonista un tannino compattato alla sapidità. Sapidità e tannino insieme e indissolubili.
Moscato d’Asti Culumbè 2016
Serralunga d’Alba è nei 53 comuni del Moscato nonostante che sia fuori zona. Il Moscato è un mosto parzialmente fermentato, quindi è un vino che nasce da un arresto di fermentazione voluto in cui lo sviluppo del grado alcolico arriva solo fino a 5 gradi. È l’unico vino che ha bisogno della tecnologia della criomacerazione. Questo è un vino che nasce da uve provenienti per lo più da Serralunga d’Alba e il rimanente da Costigliole d’Asti. Oggi è alla sua prima uscita la vendemmia 2016. Rosa bianca, pesca, crema di limone e litchi. Dolcezza tenuta a bada dalla freschezza e territorialità ed eleganza con persistenza aromatica.
Barolo Chinato Rivass
La prima ricetta del Barolo Chinato nasce da un farmacista di Monforte. Anticamente nelle famiglie che facevano un po’ di Barolo si faceva anche il Barolo Chinato e ognuno con la propria ricetta personale. È un vino aromatizzato a base di Barolo in cui l’erba principale è la china calissaia. Può essere un vino da aperitivo perchè il Barolo chinato è sostanzialmente un vermut. Pieno granato con bordo arancio trasparente. Spezie, erbe mediche, radice, liquirizia, cardamomo, scorza d’arancia rossa candita. Complesso alla gustativa con ricchezza di erbe aromatiche e confettura di frutta rossa. Esuberante con finale nell’arancia rossa e nella sapidità.
Cascina Bruni
Località Bruni 6
12050 Serralunga d’Alba (CN)
Tel. 0173 613208
bruni@cascinabruni.it
www.cascinabruni.it
Località Bruni 6
12050 Serralunga d’Alba (CN)
Tel. 0173 613208
bruni@cascinabruni.it
www.cascinabruni.it