In America più tasse
La maggioranza degli americani favorevole a tassare le importazioni
Pubblicato il 28/04/2017
New York, 21 Aprile — Il 62 % degli americani sarebbe favorevole all’imposizione di una tassa del 20% su tutte le importazioni americane, vini compresi, secondo quanto riferisce l’Italian Wine & Food Institute sulla base di un recente sondaggio effettuato dall’Harvard-Harris Poll in collaborazione con l’Harvard Center for American Political Studies.
A favore dell’imposizione della tassa si è schierato il 77% dei repubblicani, il 61% degli indipendenti e il 51% dei democratici.
Dal sondaggio, effettuato online, su un campione di 2027 elettori nel periodo 14-17 aprile 2017, risulta esserci tuttavia una certa opposizione nel settore delle vendite al dettaglio, contrario all’imposizione della tassa che danneggerebbe l’intero settore.
Come è noto, il Presidente Trump, che in passato si era opposto all’imposizione di tasse sulle importazioni, ha recentemente cambiato opinione ritenendo che una tale tassa possa ora far aumentare la produzione domestica e il numero di posti di lavoro. La posizione del Presidente è condivisa dal 53% della popolazione americana che concorda sul fatto che la tassa sulle importazioni creerebbe nuovi posti di lavoro e stimolerebbe l’economia.
Dal sondaggio risulta anche che circa la metà degli americani ritiene che Trump non riuscirà tuttavia ad imporre la tassa per la forte opposizione che la stessa incontra presso i democratici. Il 91% degli intervistati ritiene infine che Trump e i repubblicani dovrebbero cercare di raggiungere un accordo con i democratici.
Alcuni gruppi di tendenza conservatrice si oppongono invece alla tassa ritenendo che questa provocherà aumenti dei prezzi a danno dei consumatori, che, in ultima analisi, sarebbero quelli che ne pagherebbero le conseguenze.
Dal sondaggio dell’Harvard-Harris Poll risulta anche che l’80% dei potenziali elettori sarebbe favorevole ad una tassa del 10% sui patrimoni di oltre 5 milioni di dollari.
A favore dell’imposizione della tassa si è schierato il 77% dei repubblicani, il 61% degli indipendenti e il 51% dei democratici.
Dal sondaggio, effettuato online, su un campione di 2027 elettori nel periodo 14-17 aprile 2017, risulta esserci tuttavia una certa opposizione nel settore delle vendite al dettaglio, contrario all’imposizione della tassa che danneggerebbe l’intero settore.
Come è noto, il Presidente Trump, che in passato si era opposto all’imposizione di tasse sulle importazioni, ha recentemente cambiato opinione ritenendo che una tale tassa possa ora far aumentare la produzione domestica e il numero di posti di lavoro. La posizione del Presidente è condivisa dal 53% della popolazione americana che concorda sul fatto che la tassa sulle importazioni creerebbe nuovi posti di lavoro e stimolerebbe l’economia.
Dal sondaggio risulta anche che circa la metà degli americani ritiene che Trump non riuscirà tuttavia ad imporre la tassa per la forte opposizione che la stessa incontra presso i democratici. Il 91% degli intervistati ritiene infine che Trump e i repubblicani dovrebbero cercare di raggiungere un accordo con i democratici.
Alcuni gruppi di tendenza conservatrice si oppongono invece alla tassa ritenendo che questa provocherà aumenti dei prezzi a danno dei consumatori, che, in ultima analisi, sarebbero quelli che ne pagherebbero le conseguenze.
Dal sondaggio dell’Harvard-Harris Poll risulta anche che l’80% dei potenziali elettori sarebbe favorevole ad una tassa del 10% sui patrimoni di oltre 5 milioni di dollari.