Eleganza e fascino del divenire
Nel Brunello di Casanova di Neri l’innovazione è diventata tradizione.
Pubblicato il 30/01/2018
“La tradizione è un’innovazione ben riuscita”, scriveva Oscar Wilde. Se dunque un uomo ha un’idea che in vent’anni raccoglie enormi consensi in ogni parte del mondo e contribuisce in maniera determinante al successo di un intero territorio, allora egli ha dato origine a una “tradizione”. Questa è la storia del Brunello di Montalcino Tenuta Nuova di Casanova di Neri, nato nel 1993 e che con la vendemmia 2013 (la 2002 non è stata prodotta) celebra le nozze di cristallo con il suo creatore.
È dal 1991 che Giacomo Neri ha preso in mano l’azienda fondata da suo padre Giovanni vent’anni prima. Giacomo ha ampliato gli ettari vitati da 12 a 63, ha selezionato il “suo” Sangiovese dal superbo vigneto Cerretalto, a est di Montalcino, ha costruito una magnifica cantina interrata su più livelli e senza aria condizionata, chiara testimonianza di una scelta produttiva a basso impatto ambientale. Con i suoi vini ha mietuto una messe di riconoscimenti in Italia e all’estero. In particolare – intuendone le potenzialità – ha individuato in tempi non sospetti (perfino contro il parere dell’adorata mamma, scomparsa proprio in questi giorni) un nuovo teatro per il Brunello, un terreno fino ad allora ignorato da tutti sul quale ha plasmato il suo capolavoro. È il podere Le Cetine, a Sant’Angelo in Colle, nel quadrante meridionale della denominazione, dove i vini nascono possenti ma eleganti, aggraziati dal respiro della macchia mediterranea.
È dal 1991 che Giacomo Neri ha preso in mano l’azienda fondata da suo padre Giovanni vent’anni prima. Giacomo ha ampliato gli ettari vitati da 12 a 63, ha selezionato il “suo” Sangiovese dal superbo vigneto Cerretalto, a est di Montalcino, ha costruito una magnifica cantina interrata su più livelli e senza aria condizionata, chiara testimonianza di una scelta produttiva a basso impatto ambientale. Con i suoi vini ha mietuto una messe di riconoscimenti in Italia e all’estero. In particolare – intuendone le potenzialità – ha individuato in tempi non sospetti (perfino contro il parere dell’adorata mamma, scomparsa proprio in questi giorni) un nuovo teatro per il Brunello, un terreno fino ad allora ignorato da tutti sul quale ha plasmato il suo capolavoro. È il podere Le Cetine, a Sant’Angelo in Colle, nel quadrante meridionale della denominazione, dove i vini nascono possenti ma eleganti, aggraziati dal respiro della macchia mediterranea.
Nella degustazione celebrativa di tutte le annate, non ne abbiamo trovata una che non abbia sfoggiato carattere e identità scolpiti dal territorio e dalla mano di Giacomo, prima ancora che dal passare del tempo. “Mostruosa” la 2001, ribes fresco, viole e timo, con tannini che sono un paradigma di eleganza allo stato puro; sensazionale la 2010, fragoline e pot-pourri, miele di castagno e vitalizzante scia di agrumi. Sorprendentemente appaganti le “piccole” 2005 (uva fragola, pepe rosa e menta) e 2008 (tripudio floreale ed erbe di macchia). Precocemente gustosa la 2011, profumata di fiori rossi e terra battuta, agile al sorso ma grintosa nel tannino; molto promettente la 2013, boschiva e piacevolmente vegetale, scalpitante ma saporitissima. Incredibilmente vitale la 1996, con liquirizia, incenso e ceralacca che preludono a un assaggio appetitoso. Persino la capostipite 1993 afferma ancora con dignità la sua classe, all’epoca ancora acerba.
I grandissimi successi ottenuti negli anni dai vini di Giacomo sono la logica conseguenza del suo progetto colto e ambizioso, seguito oggi con passione anche dalla moglie Enrichetta e dai figli Giovanni, Gianlorenzo e Marianna. Per questo il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova, l’innovazione divenuta tradizione, continuerà ancora a deliziarci per molto tempo. Anche se non sarà più una sorpresa, ma solo una bella favola diventata un mito.
I grandissimi successi ottenuti negli anni dai vini di Giacomo sono la logica conseguenza del suo progetto colto e ambizioso, seguito oggi con passione anche dalla moglie Enrichetta e dai figli Giovanni, Gianlorenzo e Marianna. Per questo il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova, l’innovazione divenuta tradizione, continuerà ancora a deliziarci per molto tempo. Anche se non sarà più una sorpresa, ma solo una bella favola diventata un mito.
Casanova di Neri
Podere Fiesole - SP 14 via Traversa dei Monti, km 31,800
53024 Montalcino (SI)
info@casanovadineri.it
T. 0577 834455
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