Roma. Nasce il primo Wine and Wellness Resort
La maison de charme che si definisce Cantina con Camere alle porte di Roma
Pubblicato il 27/09/2023
È la vendetta della campagna sulla città antica e moderna. Si è rivelato vero persino nel Lazio, accanto alla città più bella del mondo: un certo tipo di Benessere non può avere come cornice la metropoli. Neppure la più bella (Roma lo è), elegante ed organizzata fra le metropoli (Roma non lo è) riesce a quanto pare a garantire la qualità, la serenità e la libertà del Tempo che è la nuova frontiera del lusso.
Il tempo che riesce a farsi armonia personale, interiore. Un tempo vissuto e occupato nella natura, autentico agio del quale si vaga alla ricerca, come esploratori alla scoperta di un mondo nuovo e dei suoi templi ancora sconosciuti.
Addio pagine gialle dei ristoranti gourmet, addio guide telefoniche di hotel più o meno stellati, addio Bignamini con tutte le dovute e liturgiche descrizioni di vini da osannare e di cibi da adorare. La soffitta è ampia ed è pronta ad accogliere non pochi volumi. Montagne di carta nel dimenticatoio perché ormai si cerca altro. Un altro equilibrio, un altro punto di incontro: un’idea concreta di Benessere più ampia, un’idea di Tempo libero distinta, a sé stante.
Il tempo che riesce a farsi armonia personale, interiore. Un tempo vissuto e occupato nella natura, autentico agio del quale si vaga alla ricerca, come esploratori alla scoperta di un mondo nuovo e dei suoi templi ancora sconosciuti.
Addio pagine gialle dei ristoranti gourmet, addio guide telefoniche di hotel più o meno stellati, addio Bignamini con tutte le dovute e liturgiche descrizioni di vini da osannare e di cibi da adorare. La soffitta è ampia ed è pronta ad accogliere non pochi volumi. Montagne di carta nel dimenticatoio perché ormai si cerca altro. Un altro equilibrio, un altro punto di incontro: un’idea concreta di Benessere più ampia, un’idea di Tempo libero distinta, a sé stante.
Al Piglio il suo nome non se lo è scelto a caso: la maison de charme si definisce Cantina con Camere alle porte di Roma. E tale in effetti è, ma non solo.
Il vino, l’olio, i sapori e i gusti della cucina di quello che a Roma è il vero, primo WWR (wine and wellness resort) sono garantiti. Ma da soli non farebbero la differenza.
Certo, la sommelier dell’olio Elisabetta Petrini inaugura ogni cena con la selezione dei più pregiati oli di 15 regioni d’Italia, e al suo fianco Giovanni Negri annuncia la sfida per approdare in Ciociaria a un grande Cesanese dopo il successo con la figlia Giulia di Serradenari, l’azienda delle Langhe eletta dalla CNN location ideale per la puntata dedicata all’enogastronomia piemontese. Ma non sono né saranno in questo Mondo Nuovo i titoli, le medaglie, né i fatturati e l’export a fare la differenza, e neanche ottimi chef e combinazioni di grandi piatti italiani e internazionali. Il segreto è altrove, ed è il segreto di un Paese che può svoltare se solo sceglie la sua vocazione e la linea giusta per rappresentarsi e raccontarsi.
Al Piglio offre il design di sei suites strette fra uliveti centenari e grandi vigne all’ombra del Monte Scalambra, nel cuore del Cesanese ma a un’ora dal Foro romano e dalle acque del Circeo, dalla reggia di Caserta e dalla Subiaco benedettina, a un passo dalla cripta di Anagni e dalle terme di Fiuggi.
La vocazione è quella di un’azienda plurale dove all’orto, alla produzione di limitate bottiglie di olio e di vino, si aggiunge l’ospitalità, una ristorazione minuscola ma di livello ed altrettanti piccoli eventi. Il successo che ha premiato la Maison nei suoi primi tre mesi di attività va però ricercato altrove. “Sono rimasto spiazzato – racconta Giovanni – credevo che la leva forte di attrazione fosse la ristorazione e i vini che pure sono un bel ventaglio di tutto il mondo, ma non è stato così”. E nemmeno l’ariosa piscina sulle vigne, le vasche idromassaggio fra gli ulivi, i massaggi riservati agli ospiti, le lezioni di yoga in un iconico Giardino d’Inverno sarebbero sufficienti a spiegare il tutto.
“Ritorneremo – dicevano i clienti che hanno occupato senza sosta il Resort – perché il cielo illuminato di stelle, il silenzio assoluto, la possibilità unica di raccogliersi pensare e parlare fra ulivi centenari e vigne rigogliose hanno rappresentato per noi un bene che in qualsiasi altra estate di mare o montagna non avremmo mai trovato. Non fra gli ombrelloni e le sdraio di una pur bellissima spiaggia, né arrancando fra pur meravigliose vette. La Cantina con Camere merita il nostro tempo, e ancor più lo meriterebbe se sulla grande terrazza affacciata su un orizzonte bellissimo potessimo trovare anche l’arte, due note musicali, o un’idea di moda e design”.
Consigli da seguire? Chissà. Devono sempre tornare i conti, dicono al Piglio, suonarsela e cantarsela è facile, però guai a illudersi. Piedi per terra. Ma intanto il primo WWR intorno a Roma è partito, sta lì ed è un piccolo-grande esempio vivente. Un minuscolo miracolo romano, una sorpresa in Ciociaria che con le vecchie guide non ci azzecca nulla e con il nuovo Benessere forse ci azzecca molto. È Armonia, la parola-chiave.
Il vino, l’olio, i sapori e i gusti della cucina di quello che a Roma è il vero, primo WWR (wine and wellness resort) sono garantiti. Ma da soli non farebbero la differenza.
Certo, la sommelier dell’olio Elisabetta Petrini inaugura ogni cena con la selezione dei più pregiati oli di 15 regioni d’Italia, e al suo fianco Giovanni Negri annuncia la sfida per approdare in Ciociaria a un grande Cesanese dopo il successo con la figlia Giulia di Serradenari, l’azienda delle Langhe eletta dalla CNN location ideale per la puntata dedicata all’enogastronomia piemontese. Ma non sono né saranno in questo Mondo Nuovo i titoli, le medaglie, né i fatturati e l’export a fare la differenza, e neanche ottimi chef e combinazioni di grandi piatti italiani e internazionali. Il segreto è altrove, ed è il segreto di un Paese che può svoltare se solo sceglie la sua vocazione e la linea giusta per rappresentarsi e raccontarsi.
Al Piglio offre il design di sei suites strette fra uliveti centenari e grandi vigne all’ombra del Monte Scalambra, nel cuore del Cesanese ma a un’ora dal Foro romano e dalle acque del Circeo, dalla reggia di Caserta e dalla Subiaco benedettina, a un passo dalla cripta di Anagni e dalle terme di Fiuggi.
La vocazione è quella di un’azienda plurale dove all’orto, alla produzione di limitate bottiglie di olio e di vino, si aggiunge l’ospitalità, una ristorazione minuscola ma di livello ed altrettanti piccoli eventi. Il successo che ha premiato la Maison nei suoi primi tre mesi di attività va però ricercato altrove. “Sono rimasto spiazzato – racconta Giovanni – credevo che la leva forte di attrazione fosse la ristorazione e i vini che pure sono un bel ventaglio di tutto il mondo, ma non è stato così”. E nemmeno l’ariosa piscina sulle vigne, le vasche idromassaggio fra gli ulivi, i massaggi riservati agli ospiti, le lezioni di yoga in un iconico Giardino d’Inverno sarebbero sufficienti a spiegare il tutto.
“Ritorneremo – dicevano i clienti che hanno occupato senza sosta il Resort – perché il cielo illuminato di stelle, il silenzio assoluto, la possibilità unica di raccogliersi pensare e parlare fra ulivi centenari e vigne rigogliose hanno rappresentato per noi un bene che in qualsiasi altra estate di mare o montagna non avremmo mai trovato. Non fra gli ombrelloni e le sdraio di una pur bellissima spiaggia, né arrancando fra pur meravigliose vette. La Cantina con Camere merita il nostro tempo, e ancor più lo meriterebbe se sulla grande terrazza affacciata su un orizzonte bellissimo potessimo trovare anche l’arte, due note musicali, o un’idea di moda e design”.
Consigli da seguire? Chissà. Devono sempre tornare i conti, dicono al Piglio, suonarsela e cantarsela è facile, però guai a illudersi. Piedi per terra. Ma intanto il primo WWR intorno a Roma è partito, sta lì ed è un piccolo-grande esempio vivente. Un minuscolo miracolo romano, una sorpresa in Ciociaria che con le vecchie guide non ci azzecca nulla e con il nuovo Benessere forse ci azzecca molto. È Armonia, la parola-chiave.