La favola del vino continua
Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano: gemelli? Un’altra arguta provocazione dal nostro corrispondente ad Aruba.
Pubblicato il 29/05/2017

Poi, a sparigliare le carte e a vanificare tutti quegli sforzi, arrivano sei prestigiose aziende di Montepulciano che si mettono insieme per promuovere il Nobile al di fuori e al di là del Consorzio e creano una ben strutturata organizzazione (Alliance Vinum) tra i cui obiettivi c’è anche quello di produrre, come per il Brunello, Vino Nobile di Montepulciano usando 100% di uve Sangiovese, ovvero “in purezza”.
E se il consumatore forestiero ti fa la stessa domanda che ti aveva fatto per il Brunello tu non puoi altro che dargli la stessa risposta di prima: il territorio, le particolari condizioni pedoclimatiche, la composizione dei terreni ecc. ecc. Poi quello prende lo smartphone, fa un click su Google Maps, punta su Montepulciano e scopre che, almeno sul suo video, si trova a circa 7 millimetri da Montalcino (meglio così che nella realtà perché, sul terreno, il confine est della zona di produzione del Brunello dista circa 10 km dal confine ovest della zona di produzione del Nobile).
A questo punto, diventa difficile spiegargli che tutti gli elementi che fanno l’unicità del Sangiovese di Montalcino sono totalmente diversi dagli stessi elementi che fanno l’unicità del Sangiovese di Montepulciano.
Ecco, diventa difficile spiegarglielo. Ma, se ci riusciamo, siamo davvero convinti che gli abbiamo detto la verità?
