La biodiversità in vigna
Monte Zovo, esempio di eco-sostenibilità in Valpolicella.
Pubblicato il 21/06/2017
L’Azienda di proprietà della famiglia Cottini sin dal 1925, prende il nome dalla collina in cui è situata la moderna cantina. Già da diversi anni conosciuta in America, Canada e Europa, (attualmente circa il 90% della produzione viene esportato in questi Paesi), ha presentato lo scorso 12 giugno in degustazione, nei saloni della Fondazione Italiana Sommelier, in anteprima esclusiva la sua produzione più rappresentativa. Sono intervenuti, l’enologo Riccardo Cotarella, il titolare Diego Cottini e suo figlio Mattia, che insieme al fratello Michele e alla mamma Annaberta sono alla guida della Monte Zovo. L’Azienda si estende oggi per circa 140 ettari collocati nelle due tenute di Caprino Veronese, nell’area del Bardolino, e di Tregnago, in Val d’Illasi, nel cuore della Valpolicella, dove la famiglia ha rilevato i vigneti dei Marchesi Maffei. Nella primavera del 2013 l’Azienda ha ottenuto, prima al mondo, la certificazione Biodiversity Friend, che attesta il rispetto della biodiversità in vigna. Ma anche in cantina la filosofia di eco-sostenibilità viene seguita con attenzione, dall’uso delle biomasse per il riscaldamento all’utilizzo di bottiglie alleggerite per abbattere le emissioni di anidride carbonica nell’aria.
Ed ora ecco i vini che sono stati posti in degustazione: Lugana Le Civaie (dal nome delle strutture che contenevano le sementi), annata 2016, a base di Trebbiano, chiamato in zona Turbiano. Mostra freschezza e fragranza, delicati profumi di biancospino e caramella alla frutta. Altro bianco il Sauvignon 2016, da uve allevate a 850 metri di altitudine, ai piedi del Monte Baldo, offre profumi varietali netti e puliti ed è un’esplosione di freschezza e di acidità, succosa e saporita. Dalla zona del Bardolino, È Senza 2016, dal tipico uvaggio, fresco e vinoso, un rosso anche da pesce, e il Ca’ l’Inverno 2013, con uve che subiscono un leggero appassimento, più avvolgente e strutturato, sembra quasi un vino aromatizzato.
Dalla Valpolicella, oltre al Valpolicella Superiore 2015, dall’elegante speziatura, ci ha colpito il Ripasso 2015, dal bel colore rubino concentrato e dagli intensi profumi di frutta rossa sottospirito, ma con una nota gradevolissima di agrume che accompagna la chiusura. Da ultimo, e non poteva mancare, un ottimo Amarone 2013, dal sorso suadente, dolce, etereo.
Ed ora ecco i vini che sono stati posti in degustazione: Lugana Le Civaie (dal nome delle strutture che contenevano le sementi), annata 2016, a base di Trebbiano, chiamato in zona Turbiano. Mostra freschezza e fragranza, delicati profumi di biancospino e caramella alla frutta. Altro bianco il Sauvignon 2016, da uve allevate a 850 metri di altitudine, ai piedi del Monte Baldo, offre profumi varietali netti e puliti ed è un’esplosione di freschezza e di acidità, succosa e saporita. Dalla zona del Bardolino, È Senza 2016, dal tipico uvaggio, fresco e vinoso, un rosso anche da pesce, e il Ca’ l’Inverno 2013, con uve che subiscono un leggero appassimento, più avvolgente e strutturato, sembra quasi un vino aromatizzato.
Dalla Valpolicella, oltre al Valpolicella Superiore 2015, dall’elegante speziatura, ci ha colpito il Ripasso 2015, dal bel colore rubino concentrato e dagli intensi profumi di frutta rossa sottospirito, ma con una nota gradevolissima di agrume che accompagna la chiusura. Da ultimo, e non poteva mancare, un ottimo Amarone 2013, dal sorso suadente, dolce, etereo.
MONTE ZOVO
Località Zovo, 23
37013 Caprino Veronese VR
Tel. 045 7281301
info@montezovo.com
www.montezovo.com
Località Zovo, 23
37013 Caprino Veronese VR
Tel. 045 7281301
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