Alcoolismo, conta il bicchiere?
Una complessa ricerca effettuata dall’Istituto di Salute Pubblica della University of Cambridge.
Pubblicato il 04/01/2018
L’alcoolismo dipende anche dai millimetri in più del bicchiere? Al quesito cui non è stata data una risposta ma solo un possibile avvertimento, viene da una interessante e complessa ricerca effettuata dall’Istituto di Salute Pubblica della University of Cambridge e pubblicata sulla prestigiosa rivista inglese British Medical Journal. Il periodo esaminato andava dal 1700, secolo in cui era iniziato in Inghilterra l’uso abituale del bicchiere da vino, fino al 2017.
L’indagine ha esaminato 8910 bicchieri da vino conservati presso il Museo di Arte e Archeologia dell’Università di Oxford, dalla Casa Reale Inglese, dai cataloghi della Darlington Crystal, da collezioni private, da eBay e da John Lewis, il più grande esperto del settore. Le misure ottenute hanno riguardato 411 bicchieri provenienti dalle già citate collezioni. Un dato è certo: in 300 anni in Inghilterra, le dimensioni dei bicchieri sono aumentate di ben sette volte passando dai 66 millimetri del 1700 ai 449 millimetri del 2017. L’indagine non spiega se questo fenomeno è avvenuto in altri paesi ma evidenzia alcune differenze a seconda delle collezioni di provenienza dei bicchieri come le dimensioni decisamente più piccole nelle collezioni vendute da eBay o la necessità di un veloce ricambio in quelle della Casa reale a causa di facili e frequenti rotture. Se per tutto il 700 le dimensioni del bicchiere si mantenevano piuttosto piccole, è solo dalla metà dell’800 che le cose cambiano. Ad incidere sulle aumentate dimensione del bicchiere da vino vi sono due fenomeni: la neccessità di bicchieri con taglia studiata appositamente per i diversi tipi di vino, e la richiesta del mercato statunitense che amava bicchieri di più larga taglia di provenienza inglese, ma che rifletteva anche un fenomeno sociale dovuto al maggiore apprezzamento per il vino stesso.
La domanda che si pongono i relatori è se le aumentate dimensioni portano ad un aumento dell’alcolismo e a un uso smodato del bere soprattutto tra i giovani. I messaggi chiave dicono che certamente vi è stato in Inghilterra un aumento della capacità del bicchiere e che questo ha portato a un aumento del consumo di vino ma non evidenziano un aumento del fenomeno alcolismo. Per contro le evidenze dimostrano che riducendo la misura del bicchiere si potrebbe diminuire il consumo eccessivo che avviene comunemente nelle abitazioni.
Ancora una volta non è sotto processo il vino, ma le abitudini, la scarsa conoscenza di questa bevanda e di come farne un uso consapevole.
L’indagine ha esaminato 8910 bicchieri da vino conservati presso il Museo di Arte e Archeologia dell’Università di Oxford, dalla Casa Reale Inglese, dai cataloghi della Darlington Crystal, da collezioni private, da eBay e da John Lewis, il più grande esperto del settore. Le misure ottenute hanno riguardato 411 bicchieri provenienti dalle già citate collezioni. Un dato è certo: in 300 anni in Inghilterra, le dimensioni dei bicchieri sono aumentate di ben sette volte passando dai 66 millimetri del 1700 ai 449 millimetri del 2017. L’indagine non spiega se questo fenomeno è avvenuto in altri paesi ma evidenzia alcune differenze a seconda delle collezioni di provenienza dei bicchieri come le dimensioni decisamente più piccole nelle collezioni vendute da eBay o la necessità di un veloce ricambio in quelle della Casa reale a causa di facili e frequenti rotture. Se per tutto il 700 le dimensioni del bicchiere si mantenevano piuttosto piccole, è solo dalla metà dell’800 che le cose cambiano. Ad incidere sulle aumentate dimensione del bicchiere da vino vi sono due fenomeni: la neccessità di bicchieri con taglia studiata appositamente per i diversi tipi di vino, e la richiesta del mercato statunitense che amava bicchieri di più larga taglia di provenienza inglese, ma che rifletteva anche un fenomeno sociale dovuto al maggiore apprezzamento per il vino stesso.
La domanda che si pongono i relatori è se le aumentate dimensioni portano ad un aumento dell’alcolismo e a un uso smodato del bere soprattutto tra i giovani. I messaggi chiave dicono che certamente vi è stato in Inghilterra un aumento della capacità del bicchiere e che questo ha portato a un aumento del consumo di vino ma non evidenziano un aumento del fenomeno alcolismo. Per contro le evidenze dimostrano che riducendo la misura del bicchiere si potrebbe diminuire il consumo eccessivo che avviene comunemente nelle abitazioni.
Ancora una volta non è sotto processo il vino, ma le abitudini, la scarsa conoscenza di questa bevanda e di come farne un uso consapevole.