
Domenica scorsa 21 Settembre si è celebrato "IL PRANZO DELLA DOMENICA", evento tra gli eventi che il Ministero dell'Agricoltura, chiedendo all'Unesco la possibilità di nominare la Cucina Italiana patrimonio Immateriale dell'Umanità, organizza da un paio d'anni. Sono eventi celebrativi al fine di sottolineare il valore Culturale della Cucina italiana.
Badate bene, non della Ristorazione Italiana, perché questa non va certo premiata, considerata la scarsissima qualità, che da qualche anno si fa notare per assenza di valori, sia in Sala che in Cucina.
Domenica, dicevamo, la Rai attraverso Domenica In ha effettuato un servizio con collegamenti in 7 Regioni: personaggio, chef parlante e tavolata apparecchiata con con tanto cibo; brutto a vedersi, ma c'era.
È il vino che non c'era! E nemmeno l'olio. Che brutta e volgare una tavola senza vino la Domenica! Ma se non lo bevo la domenica, quando lo bevo? Questa incultura terribile che hanno mostrato Rai e compagni è veramente uno schiaffo a migliaia di Produttori Italiani che partecipano a pieno diritto all'acquisizione della Cucina Italiana Patrimonio dell'Umanità.
Il Ministro dell'Agricolutura per promuovere questa richiesta ha inserito decine di volte nelle varie iniziative per l'Unesco il Vino e l'Olio Italiano, noi stessi ne abbiamo organizzate alcune con grande successo. Si sono mobilitati grandi protagonisti della Vitivinicoltura e si è servito il Vino in ogni manifestazione inerente.
Per la Rai il vino non esiste. Da molti anni è causa di una debacle spaventosa, il vino lo teme e non lo manda in onda.
E non ci dite che il vino fa male, perché peggiorate la vostra indecenza. In questi ultimi giorni è stata la droga a provocare disastri e quando è l'incoscenza degli abusi siamo convinti che non si tratta del vino che noi comunichiamo, quello dei 170 miliardi di fatturato, quello che ne crea 18 miliardi di Turismo.

È di pochi giorni la scomparsa di Decanter da Radio Due, dopo 23 anni di importantissimi e appropriati messaggi sul Vino, racconti eleganti e competenti di Fede e Tinto. Oggi il Vino perde una comunicazione efficace per colpa. Mentre, nello stesso tempo, arriva una nuova trasmissione di Belen...
La trasmissione tv di Antonella Clerici decise alcuni anni fa di parlare di vino una volta alla settimana. Il nostro impegno a LA PROVA DEL CUOCO durò 26 anni, tutti i giorni a suggerire un abbinamento Cibo-Vino con la nostra competenza; insieme alla simpatia di Antonella si provocava un dialogo sul vino che spaziava nei territori e nelle diversità del nostro Paese.
Il 10 Dicembre in India, non so il perché, l'Unesco si pronuncerà per la nomina della Cucina Italiana a Patrimonio della Umanità. Quel giorno, anche il Vino avrà fatto la sua parte, con un'importante presenza, grazie al Ministro della Agricoltura, nei molti eventi che hanno evidenziato una cucina straordinaria, italiana, di meravigliosi territori, di vigneti che hanno colorato di verde la nostra Nazione.
Quel giorno, i Programmi Rai comunicheranno il lieto evento, sono convinto che ci sarà la nomina e sono altrettanto convinto che il vino non ci sarà.
Sarò un po' infuriato?
Franco M. Ricci

