Si dice Gallura e si pensa… Vermentino. È senz’altro questa la sinapsi più frequente; l’altra è “Mare-Sole-Costa Smeralda”, e probabilmente riguarda gli astemi. Niente da eccepire, entrambe le associazioni di idee sono più che azzeccate visto che è la Gallura la terra d’elezione del Vermentino in Sardegna - e dell’unica Docg dell’isola - così come lo è del turismo balneare. È risaputo, però, che bordeggiando l’isola si incontrano quasi duemila chilometri di costa altrettanto belli e sorprendenti. Ebbene, allo stesso modo la Gallura, tra i sughereti dei Colli del Limbara, propone altri colori, altri profumi, altri interessanti frutti di vigna e di cantina. Uno di questi è rosso e il suo nome in limba (in sardo), Galana, promette eleganza. Per scoprire se è vero bisogna andare a Monti, borgo che dalle falde della catena montuosa del Limbara respira il mare della Costa Smeralda. I massi granitici, i boschi di querce da sughero e la macchia mediterranea che lo circondano sono gli stessi che incorniciano le vigne della cantina sociale, nota ai più per il fine Funtanaliras.
Nata quasi sessant’anni fa da un gruppo di trenta viticoltori, la Cantina del Vermentino di Monti conta oggi 350 soci, tra proprietari e conduttori, per un totale di 500 ettari di vigne poste tra i 200 e i 500 metri sopra il livello del mare nell’area di Monti, Telti, Olbia e Loiri Porto San Paolo. A rendere costante la buona sorte delle vendemmie sono il vento frequente, le temperature miti e le precipitazioni che quasi mai superano gli 800 millimetri. L’indole e la personalità delle uve sono invece segnate dalle notevoli escursioni termiche giornaliere, dalla mineralità del mare e dai suoli da disfacimento granitico. La Cantina di Monti presiede a tutte le fasi della produzione, dalla pigiadiraspatura allo stoccaggio in locali termocondizionati, e come le imprese moderne accoglie il pubblico nel salotto di rappresentanza, e cioè la barricaia dall’ingresso solenne, un portale di granito che veste anche il logo della cooperativa. La qualità dei vini, qui, è cresciuta negli anni insieme al desiderio di strizzare l’occhio alle voglie del mercato, ed è anche per questo che alla tipicità locale del Vermentino si sono affiancati altri vitigni autoctoni come Cagnulari, Cannonau, Muristellu e Monica, oltre a Carignano, Moscato, Cabernet Sauvignon e Sangiovese.
Il rosso Galana Igt Colli del Limbara, circa 40.000 bottiglie l’anno, nasce così. Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Carignano e Cagnulari sono il blend di un vino che guarda oltre la tradizione. Pigiatura soffice e fermentazione completa nelle vinacce per 15 giorni sono seguiti da 13 mesi di maturazione in botti e da un anno abbondante di affinamento in bottiglia. Il 2005 è un’annata che mantiene nella sostanza la promessa di eleganza già annunciata nella forma, quella del nome e del premiato design dell’etichetta. A otto anni dalla vendemmia, Galana è una signora che si avvicina al picco della sua avvenenza. I profumi di piccoli frutti rossi hanno ceduto il posto a sentori più maturi di confettura e alla ricchezza del letto del bosco. Seguono lievi note selvatiche e balsamiche che precedono accenni tostati, di cioccolato. In bocca l’impatto morbido e avvolgente incontra presto la freschezza, per nulla remissiva, e i tannini sottili e discreti. Caldo e sapido, il sorso svanisce lentamente in un finale composto. A tavola, degno cavaliere di questa dama è il capretto allo spiedo.