A dir la verità non è certo la Puglia a venirci in mente quando scegliamo di bere bollicine italiane metodo classico. Ma, non fosse altro che per pura curiosità, o anche solo con per confermare o smentire un preconcetto, vale la pena di scoprire cosa succede quando i protagonisti dell’affascinante rito della rifermentazione in bottiglia non sono i soliti noti, i vitigni simbolo nella patria dello Champagne così come a casa nostra. Con la giusta predisposizione della mente e dei sensi si può quindi arrivare fino ai Trulli, nei vigneti della Valle D’Itria dove sono tornate alla ribalta le varietà autoctone, alcune delle quali a lungo dimenticate.
Fiano Minutolo, Maruggio, Verdeca e Bianco d’Alessano sono il blend tutto a bacca bianca da cui nasce Donna Gislena Medici di Albea, Brut che con 2000 bottiglie e 400 magnum è uscito dalla storica cantina di Alberobello rilanciata da Dante Renzini, mastro norcino umbro che nel 2002 ha intrapreso l’avventura enologica rilevandone la proprietà. Superata la fase di sperimentazione, Donna Gislena - il nome è un omaggio alla nonna del Cavalier Renzini - ha raggiunto il pubblico di wine bar, ristoranti ed enoteche con un prezzo a bottiglia intorno ai 14 euro.
I vigneti da cui nasce sono quelli affittati dall’azienda in Valle d’Itria, a 400 metri sul livello del mare con una resa di circa 80 quintali di uva per ettaro. Vendemmia anticipata, raffreddamento delle uve e pressatura soffice in assenza di ossigeno permettono a Donna Gislena di preservare l’indispensabile acidità, tenuta sotto controllo anche con la prima fermentazione, effettuata a 14 gradi. Una volta messo in bottiglia e rifermentato con Saccharomyces bayanus, questo Brut sosta sui lieviti 24 mesi. Millesimato 2010, Donna Gislena Medici ha una veste color paglierino con riflessi dorati e un perlage che se non colpisce per finezza rimane impresso per la persistenza. Ricchi nella loro semplicità, i profumi richiamano la frutta estiva matura e accennano alle erbe mediterranee. Piacevole al gusto, abbina buona struttura, freschezza e lieve sapidità. Da accompagnare con una frittura di polpetti.