Dolmen, sughere, olivastri millenari, granito e cespugli di cisto. Sono gli elementi che insieme alla vite dominano il paesaggio di una terra vocata al vino, in particolare quello che sa raccontare con naturale chiarezza un territorio. Il vento qui ha ammorbidito i profili delle colline a cui il sole da tregua verso sera cedendo il posto a una frescura preziosa, custode dei profumi e della tensione acida di ogni vino. Siamo nella zona interna dell’Alta Gallura, tra Luras e Calangianus, piccolo paese alle porte di Tempio Pausania che vanta il primato di maggior centro italiano per l’estrazione e la lavorazione del sughero. È qui, su suoli a disfacimento granitico, sabbiosi ed estremamente poveri, che il Vermentino ha incontrato le condizioni per dare il meglio di sé.
Poi c’è l’uomo, a cui spetta il compito di mettere insieme i pezzi e trasformarli in un vino unico e riconoscibile, dal profondo carattere minerale. A interpretare, e bene, questo vigneto dagli acini d’oro sono in molti e non mancano le cosiddette “punte di eccellenza”, espressione ormai talmente abusata che ci si sente quasi in imbarazzo ad usarla, persino quando è insindacabilmente il caso.
Dai primi anni ’60 tra i protagonisti della lavorazione del Vermentino c’è la Cantina Gallura, cooperativa che conta circa 300 ettari di vigna e 130 soci conferenti. A dirigerla è Andreino Addis, l’enologo che da ventotto anni da l’imprinting ai prodotti dell’azienda. È lui che nel 1996, contestualmente alla nascita della denominazione Docg, ha battezzato Canayli, Vermentino Superiore, a lungo cavallo di battaglia della cantina.
Le vigne, solo Vermentino allevato a Guyot, sono quelle della Vallata di San Leonardo in Agro di Luras, tra i 230 e i 290 metri sopra il livello del mare con una resa di circa 65 quintali per ettaro. Il viaggio verso la bottiglia inizia con la piena maturità delle uve che dopo la raccolta manuale sono sottoposte per una notte a macerazione prefermentativa a basse temperature, così da preservare il potenziale aromatico. Seguono la fermentazione e quindi l’affinamento in acciaio per circa 4 mesi.
Circa 400.000 bottiglie ogni anno, questo Vermentino di Gallura Superiore Docg ha un interessante rapporto qualità-prezzo, intorno agli 8 euro. Un paglierino luminoso presenta il Canayli 2012 che investe sia il naso che la bocca con una mineralità prorompente, salmastra. Macchia mediterranea e agrumi dominano le note aromatiche che ritornano al sorso, sempre accompagnate dalla costante sapida e da una freschezza pungente che trova equilibrio nella nel corpo pieno e caldo.