Uno dei più intriganti personaggi della Barossa Valley, figura di spicco per lo sviluppo dell’enologia del Sud Australia, importantissimo anche per il resto del
Paese, Peter Lehmann oggi è un nome famoso in Australia come all’estero, ma ciò che lo rese importante non è stato tanto il successo di un uomo con una storia alle spalle, ma la determinazione delle sue azioni. Peter Lehmann nacque ad Angaston (Eden Valley, SA) nel 1930 da una famiglia di Pastori Luterani, quinta generazione di immigrati tedeschi. La sua passione per la vigna iniziò sin da giovane in una delle aziende più famose della zona, Yaluma wines. Era il 1947 e da quell’anno in poi Lehmann si farà strada “saltando” da una vigna a un’altra, rafforzando non solo le sue conoscenze ma le relazioni tra i coltivatori di ciascun territorio. Tre mentori lungo il suo cammino lo aiuteranno a formarsi definitivamente, sia nel corpo che nello spirito: Alf Wark che gli passò la gioia del vino, del cibo e della caccia; Rudi Kronbergere capaci di trasmettergli i fondamentali dell’enologia e poi Wyndham Hill Smith che gli insegnò il valore dell’onore di un uomo. Nel 1959 Peter Lehmann fu Manager Winemaker per Saltram, storica azienda della Barossa Valley. Qui rimase per molti anni, rafforzando le relazioni sopratutto con i coltivatori, importantissimi secondo lui e sempre da salvaguardare. Per Peter Lehmann “il vino si fa in vigna e non nelle sale di consiglio di amministrazione”, parole forti che oggi sono ancora foriere di ricordi e momenti drammatici, quando alla fine degli anni Settanta la produzione vinicola australiana era in piena e profonda crisi. Fu la fine per l’azienda Saltram, venduta, forse svenduta, ma per Peter Lehmann fu un nuovo inizio. Assieme ad un team di professionisti pose le basi nel 1982 all’azienda che porta ancora oggi il suo nome, costruendo una cantina che poteva aiutare i coltivatori ed in qualche modo proteggerli, ma anche spingerli a perfezionarsi e convincerli a non abbandonare l’allevamento della vite. L’azienda in principio era conosciuta sotto il nome di Masterson con l’idea di produrre vino sfuso da poter vendere in larga quantità ad aziende più grandi, ma ci si rese subito conto che, con questa filosofia, il futuro avrebbe avuto un respiro troppo corto, così si decise di buttarsi dentro ciò che inizialmente Lehmann voleva evitare, ovvero la “glass jungle”, la giungla del vetro. Per poter entrare in questo mercato bisognava avere un nome importante con il quale fare presa sin dall’inizio. Per questo Peter Lehmann divenne non solo un nome importante, ma uno stile, un’icona e oggi una legenda ed esempio per tutti.
A causa di un peggioramento delle condizioni di salute, Peter Lehmann ha concluso i suoi giorni in Adelaide il 28 Giugno 2013. Per molti è un vuoto incolmabile, per altri la fine di un’epoca della storia enologica Sud Australiana. Il barone della Barossa fu colui che andò contro il sistema burocratico, contro il potere aziendale, contro coloro che avrebbero usato i coltivatori come merce senza valore. Senza di lui la viticoltura australiana non sarebbe ciò che oggi è.