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La Valle del Lupo
Pubblicato il 22/11/2013
Fotografia

La Valle del Lupo è la valle che porta da Erbusco alla Ca’ del Bosco, prestigiosa azienda di Franciacorta fondata da Maurizio Zanella e fu proprio quest’ultimo che chiese a Nucara (artista co-fondatore della Cracking Art) di pensare ad un animale del bosco per abbellire l’interno e l’esterno della cantina. Si pensò prima di tutto alla volpe (famosa per la furbizia), poi allo scoiattolo (già utilizzato come simbolo di un’altra tenuta come anche il riccio), ma ciò che alla fine affascinò e che sembrò avere più affinità con Ca’ del Bosco fu il lupo. Antenato del cane, predatore temuto, ma anche amico distante dell’uomo, il lupo è simbolo di fedeltà ed è rappresentato in atteggiamento mite, come custode attento del bosco, del vigneto e attore di un ambiente in equilibrio. Vigneti ordinati, giardini curati nei minimi particolari (sembrava di essere in un giardino tipico giapponese), statue ben integrate sia all’esterno della struttura, in cui proprio quelle dei lupi indirizzano il loro sguardo attento e vigile alla Valle del Lupo, che all’interno della bellissima cantina, più volte ampliata nel corso degli anni, con la suggestiva cripta dove si affinano i Franciacorta, la barricaia, gli spazi abbelliti con opere d’arte collocate in vari punti che stanno a significare il legame tra arte e vino. Tutto si rispecchia anche nel modo di lavorare dell’azienda e Cuvée Anna Maria Clementi 2004 e Cuvée Anna Maria Clementi Rosè 2005 ne sono una dimostrazione!

Cuvée Anna Maria Clementi 2004 è il frutto della ricerca dell’eccellenza, sia in vigna sia in cantina e il 2004 è stato un gran millesimo ed un’annata che ha assolto bene la seconda fase di fermentazione.  Gli aromi sono intensi, profondi e complessi; note di frutta gialla, pesca, mela ed albicocca, si alternano a quelle di frutta secca, nocciola, mandorla e frutta cotta quali mela, fico e uva passa. A seguire si avvertono fiori bianchi, biancospino ed acacia, sensazioni di mollica di pane dovute alle note fermentative e chiusura finale di scie gradevoli agrumate di limone e pompelmo. Man mano che si scalda si avvertono note di pasticceria, note speziate di vaniglia e tabacco, sensazioni vegetali di bergamotto, te verde e finocchietto selvatico. Al gusto si presenta con un buon ritmo, equilibrio e ritorno delle sensazioni olfattive. L’effervescenza è magistrale ed armonica, le bollicine sono cremose, setose e morbide. Finale nervoso e teso per la sua acidità. Cuvée Anna Maria Clementi Rosè 2005 nasce dall’arte di saper assemblare vini base provenienti da 3 vigne storiche e rappresenta la massima espressione del puro Pinot Nero vinificato in rosa. Il colore si presenta rosa con riflessi aranciati e ramati; aroma profondo con matrice di base caratterizzata dal fruttato; segue un attacco di grafite con susseguenti note agrumate, arancia e confettura candita. Più il vino si apre e più emergono note di susina, fragolina di bosco e lampone, leggere speziature di pepe bianco e accenni di vaniglia, nocciola tostata e felce ne completano il profilo aromatico.  Al gusto il pinot nero si sente tutto, senza perdere in eleganza ed armonia, con un ritorno di arancia, fragola e susina. Perfetta la combinazione tra eleganza dei sapori e cremosità croccante. Freschezza e vivacità assicurano un finale lungo ed articolato.

Il Franciacorta, come anche altri vini di qualità, esige più rispetto, eleganza ed identità e in una bottiglia di vino, spesso al di là delle tecniche enologiche, ciò che si ricerca è l’espressione del territorio. Ma per quanto sia il suolo a donare al vino determinate caratteristiche, non vanno tuttavia dimenticate le suggestioni che un determinato terroir può trasmettergli. Se spesso si guarda troppo dentro la bottiglia entrando in particolarismi da degustatori piuttosto che da gustatori, va da sé che la trasparenza del vetro permette di vedere oltre. Dietro, o per meglio dire, fuori da una bottiglia di Franciacorta si intravedono nitidamente le doti di calda accoglienza di questo territorio e dei suoi produttori; l’effervescenza dei luoghi, delle strutture e delle persone sono oltremodo tangibili. Il lago d’Iseo, con le sue bellezze naturalistiche, basterebbe da solo a giustificare un viaggio; ma un soggiorno non vive di sole vedute. Un territorio magico con persone in gamba e fortemente motivate che hanno capito quello di cui potevano disporre, si sono impegnate rischiando e facendo cose raramente pianificate, con un tipo di orgoglio che ha portato ad avere una competitività tra le aziende, un territorio vivo nel panorama enologico italiano e internazionale.

Ca’ del Bosco
Via Albano Zanella, 13 
25030 Erbusco (BS)
Tel. 030 7766111 
www.cadelbosco.com 
cadelbosco@cadelbosco.com
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