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Cisterna Fuori di Ciro Biondi
Pubblicato il 07/03/2014
Fotografia

“Tutto ciò che la natura ha di grande, tutto ciò che ha di piacevole, tutto ciò che ha di terribile, si può paragonare all’Etna, e l’Etna non si può paragonare a nulla” - Dominique Vivand Denon, Voyage en Sicilie, 1788. Se ascolti i contadini che sono nati e che producono faticosamente in queste zone, sostengono che tutto quello che si produce qui sopra “sa di Etna”. Ciro Biondi è uno di questi, perché è figlio di questa “isola nell’isola”. Alla sua laurea in Architettura e alla viva passione sportiva per la pallanuoto, ha affiancato, dal 1990, anche la professione di viticoltore creando la cantina Vini Biondi. Dopo un periodo di fermo dell’attività vitivinicola di famiglia, iniziata agli inizi del 1900, ha cominciato a riportare in produzione i vecchi vigneti posti sulle pendici dei coni vulcanici come Monte Ronzini, Monte Ilice e Carpene. Con i sette ettari totali di vigneto nel territorio del paese di Trecastagni, dove sono messi a dimora ceppi autoctoni sistemati ad alberello, realizza etichette importanti. Il primo vino è l’Etna Rosso Outis 2002, ottenuto da vitigni locali di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, segue il Gurna Rosso 2003, ora non più prodotto, da uve di Cabernet Sauvignon e Nero d’Avola, ed il Gurna Bianco 2003, poi divenuto dall’annata 2006 Etna Bianco Outis, composto da uve Carricante, Catarratto e Minnella. Nel 2007 è stato anche realizzato l’Etna Rosso Monte Ilice, vino proveniente dai vigneti del cono vulcanico posto più in alto a 900 metri.

Nel 2012, chiusa l’esperienza associativa con la Vini Biondi e ristrutturata la vecchia cantina nel centro di Trecastagni dove già operavano il nonno Cirino e il padre Salvatore, fonda la nuova cantina Biondi insieme alla moglie Stephanie Pollock. Il rinnovamento prosegue anche sotto l’aspetto produttivo, con la creazione del Chianta, a bacca bianca, e il Cisterna Fuori, a bacca rossa. Le etichette dei due vini, raffiguranti le antiche mappe catastali, identificano i terreni su cui sono posti i vigneti, disposti a terrazze sul versante sud-est dell’Etna in Contrada Ronzini, suoli vulcanici, scuri e sabbiosi, ricchi di sostanze minerali. L’Igt Chianta, ottenuta da ceppi di Carricante, Catarratto e Minnella impiantati circa quarant’anni fa. La prima annata, la 2011 è prodotta in soli 1.100 esemplari. Vinifica e matura in barrique per circa 10 mesi, poi affina in bottiglia per 6 mesi. Mentre, per la seconda novità Etna Rosso Cisterna Fuori, Nerello Mascalese all’80% ed il restante Nerello Cappuccio, il discorso evolutivo è completamente diverso. Qui i ceppi sono un pò più giovani: 30 anni circa. La vinificazione avviene esclusivamente in contenitori di acciaio, segue l’elevazione in barrique e in botti da 5 hl per un periodo di 13 mesi e un ulteriore affinamento in bottiglia per altri 6 mesi. In programma l’uscita di un’altra nuova etichetta proveniente dal vigneto S. Niccolò e l’Etna Rosso Outis marcata dal millesimo 2012.

Abbiamo degustato la prima etichetta della coppia anglo-etnea, l’Igt Cisterna Fuori 2011, un vino che già alla sua prima uscita manifesta davvero un bel carattere, una felice interpretazione del territorio di produzione. Alla vista si presenta di colore rosso rubino limpido, con sfumature tendenti al granato. Al naso cattura l’olfatto con sensazioni intense di sottobosco, humus, poi un compendio di frutti rossi, ciliegia, ribes e more di rovo, a seguire eleganti note di erbe aromatiche, buccia d’arancia rossa, rose appassite, cuoio e sul fondo complesse sfumature minerali e ferrose. La bocca è morbida ed equilibrata, segnata da un significativo apporto della vena acida e dai tannini fini di ottima fattura. Lungo nella persistenza, sapido, con ritorni fruttati. Accompagna primi piatti come maccheroni alla chitarra con ragù d’agnello o un filetto di lepre al pan brioche, timo e julienne di buccia d’arancia.

Vini Biondi
Corso Sicilia, 20
95039 Trecastagni (CT)
Tel. 095 7633933
www.levignebiondi.it 
ciro@levignebiondi.it
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