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Contrada Balciana
Pubblicato il 11/04/2014
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Un recentissimo studio del professor Gabriele Micozzi, docente di marketing dell’Università Politecnica delle Marche, effettuato alla fine dello scorso anno subito dopo la pubblicazione delle Guide dei vini più influenti del settore (Bibenda, Slow Wine, Gambero Rosso, Vini d’Italia de L’Espresso, Veronelli e Vini buoni d’Italia), ha rilevato che per le guide 2014 il Verdicchio è il vino bianco fermo più premiato. Da oltre un ventennio, due degli interpreti principali del successo di questa importantissima varietà, sono Donatella Sartarelli ed il marito Patrizio Chiacchiarini, proprietari della cantina Sartarelli di Poggio San Marcello in provincia di Ancona. Il primo pensiero di Donatella, dopo aver ripreso la piccola attività vincola che il padre Ferruccio aveva abbandonato nei primi anni sessanta perché poco redditizia è stato quello di cominciare reimpiantare una parte di vigneto, sei ettari, dei dodici di proprietà e di trasformare direttamente le uve prodotte. La consapevolezza dell’ottimo potenziale qualitativo delle uve, esclusivamente Verdicchio, e del territorio, li ha portati nel 1976 a fondare Cantina Sartarelli. La vera svolta arriva dopo qualche anno, nel 1992, quando vengono impiantati altri 9 ettari di vigneto in contrada Balciana, suoli sciolti, calcarei di medio impasto, ad un’altitudine di 300 metri e con una densità massima per ettaro di 3.000 piante.

È storia poi il modo in cui la cantina ha saputo interpretare in maniera ottimale la versatilità di questo vitigno, con la realizzazione di etichette di livello a denominazione Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore come il Contrada Balciana ed il Tralivio. Il Contrada Balciana, è sicuramente la colonna portante della cantina, le cui uve provengono da un vigneto posto in una zona dal microclima singolare, che si contraddistingue nel dare origine, durante il periodo precedente alla vendemmia, a delle foschie mattutine, nebbie che si ripetono costantemente nel corso di tutti questi anni. A ciò è bastata poi l’intelligenza del produttore, assistito dalla sapienza e dalla conoscenza di quel vitigno dell’enologo Giancarlo Soverchia, un “viticolo prestato temporaneamente all’enologia”, che percepita l’attenzione che ci poteva essere nel favorire lo sviluppo della muffa nobile, botritys cinerea, sugli acini di Verdicchio, volle provare a vinificarlo in versione secca. Una vendemmia tardiva, quindi, raccolta in più fasi e con estrema selezione dei chicchi. La prima annata fu contrassegnata dal millesimo 1994. Con l’arrivo poi in cantina nel 1998 dell’enologo Alberto Mazzoni, sono proseguite senza soluzione di continuità le sperimentazioni su questa importante etichetta. La fase di realizzazione è ben distinta dagli altri prodotti, poiché solo 40 dei 90 quintali prodotti in quel vigneto vengono destinati alla produzione del Contrada Balciana. Dopo un’accurata valutazione del rapporto tra acidi e zuccheri e lo stato di maturazione, si da inizio alle diverse fasi della raccolta. In un primo momento viene vendemmiato solo il 50% dell’uva presente sulla pianta, l’altra parte viene raccolta gradualmente in base all’andamento stagionale. La vendemmia anche se ogni anno è differente, varia solitamente tra i primi di novembre fino alla metà dello stesso mese. In vent’anni dalla produzione mancano all’appello le annate 1996, 2002 e 2005, poiché ritenute sfavorevoli per la qualità delle uve Verdicchio in quella zona. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Balciana 2011 si presenta di colore giallo paglierino cristallino, con sfumature verdoline, di ottima consistenza. Ventaglio olfattivo variegato e complesso con nette sensazioni di fiori gialli appassiti, camomilla, poi tiglio e ginestra, toni mielati e pesca bianca, pompelmo maturo e lime, tutto spiegato su un ricco sfondo salmastro ed un tocco iodato. Palato coinvolgente ed avvolgente, giocato sulla morbidezza, perfettamente equilibrato dalla freschezza e segnato in chiusura da un esuberante sapidità minerale. Lungo nella persistenza, perfetto nell’equilibrio. Accompagna un piatto tipico regionale come un brodetto di pesce alla sanbenedettese o cappelletti affumicati in brodo di cappone e curry rosso.

Sartarelli
Via Coste del Molino, 24 
60030 Poggio San Marcello (AN)
Tel. 0731 89732 
www.sartarelli.it 
info@sartarelli.it

 

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