Metti una sera di aprile davanti un piatto di lasagne con verdure di stagione, una buona bottiglia di Chardonnay e in sottofondo un vinile di Frank Sinatra rigato dal tempo… quale triade migliore? Questa settimana, come di consueto, partiamo dal vino servito lo scorso martedì al salotto de La Partita Perfetta**, ma per la prima volta andiamo a “strizzare l’occhio” oltreoceano. Abbiamo scelto infatti uno dei monovarietali internazionali di Castello Banfi, azienda di proprietà dei fratelli italo-americani John e Harry Mariani, artefici di aver trasformato la Banfi Vintners in un colosso di importazione negli Stati Uniti, un vero e proprio ponte commerciale del vino tra Italia e USA.
Banfi appartiene certamente a quell’insieme di realtà che hanno contribuito a diffondere la qualità del vino italiano negli States ma soprattutto ad invertire l’equazione “mito americano Vs mito italiano”. Se è vero infatti che fino a pochi decenni fa si rimaneva ingannati da chewing-gum, potatoes e tomato, oggi i fattori sono invertiti, limitando la fascinazione della Grande Mela, prima fra tutte, a rossetti e storielle da “Sex and the City” (e rimanendo consapevoli che la qualità dei prodotti italiani è insostituibile). Dall’altra parte poi, la credibilità dell’Italia - in senso eno-gastronomico, s’intende! - è cresciuta esponenzialmente agli occhi e ai palati degli statunitensi. Basti pensare al grande successo riscosso ad esempio da Eataly sulla Quinta Strada, dove vengono commercializzati solo prodotti italiani di altissima qualità, o a tutti quegli Italian Restaurant(s) che dagli anni Ottanta - quando l’unica cosa che si avvicinava alla cucina italiana erano gli spaghetti al sugo di meatball decongelati - ad oggi, hanno mutato radicalmente la scelta delle materie prime, importandole direttamente dal Bel Paese.
Un prodotto che ha riscosso successo negli Stati Uniti è lo Chardonnay Fontanelle di Castello Banfi. Intenso al naso con profumi di pesca bianca, uva spina e ginestra, si chiude con una speziatura dolce e leggera di vaniglia. In bocca risulta sorprendente l’equilibrio creato tra morbidezza e sapidità. Un vino, sì di stampo internazionale, ma anche dal carattere palesemente italiano. Di importazione italiana - era nato da padre siciliano e madre ligure - ma anche uno che andava matto per la cucina italiana, è “La Voce” della selezione musicale di questa settimana. Si narra infatti che Frank Sinatra abbia frequentato per ben ventotto anni il famoso ristorante Patsy’s di New York, dove amava mangiare la lasagna dello chef Scognamillo accompagnata da un bicchiere di vino rosso sicuramente italiano.
Per essere un po’ nostalgici, abbiamo preso spunto dalla sua versione nostalgica di I’ll Remember April, un brano classico del repertorio jazz americano scritto da Gene de Paul e contenuto nell’album Point of No Return del 1962, il brano perfetto per accompagnare una cena di metà aprile!
...I’ll remember April and smile...
Il vino
Chardonnay Fontanelle 2012
Banfi
Castello di Poggio alle Mura
53024 Montalcino (SI)
www.castellobanfi.it
Il piatto
Una succulenta lasagna di verdure di stagione
La selezione musicale
Frank Sinatra, Point of No Return, Capitol Records, 1962
*Triade (trì-a-de) Accordo musicale formato da tre suoni a intervalli di terza sovrapposti.
L'accordo elementare a tre suoni, da cui derivano i più complessi, è chiamato perfetto.
Nel nostro caso, abbiamo mutuato il termine per una triade tutta nostra: vino, piatto, selezione musicale.
**La Partita Perfetta, trasmissione sportiva dedicata quasi interamente alla squadra della Roma, in onda su Gold TV ogni martedì alle ore 21, condotta da Patrick Vom Bruck e Daniele Lo Monaco
***L’uovo-biscotto dell’ultima immagine è opera della Cake Designer Claudia Deb