Presentato ufficialmente durante lo scorso Vinitaly 2014 il progetto pilota Viva Sustainable Wine, avviato nel 2011 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il progetto è nato con lo scopo di misurare la performance di sostenibilità della filiera vite-vino, a partire dal calcolo delle impronte dell’acqua e del carbonio. In un primo momento, l’iniziativa ha coinvolto solo nove aziende del settore, scelte sulla base di criteri geografici e di prodotto, che hanno dapprima misurato l’impatto ambientale della loro produzione attraverso quattro indicatori specifici: aria, acqua, vigneto e territorio. Le aziende in questione sono: F.lli Gancia & Co, Masi Agricola, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Castello Monte Vibiano Vecchio, Planeta, Tasca d’Almerita e Venica&Venica). Durante il periodo di perfezionamento le aziende sono state assistite dallo stesso Ministero, e da autorevoli partner del mondo della ricerca (Agroinnova, Centro di Competenza dell’Università di Torino, Centro di Ricerca Opera per l’agricoltura sostenibile dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Centro di Ricerca sulle Biomasse dell'Università degli Studi di Perugia).
L’Indicatore Aria ha comunicato il totale dell’emissione di gas ad effetto serra, associato al ciclo di vita di una bottiglia di vino. L’indicatore Acqua ha riferito in litri, il volume totale di acqua dolce utilizzata ed inquinata, utilizzata sia in vigneto che in cantina per produrre una bottiglia di vino. L’indicatore vigneto, invece, ha valutato sia l’effetto sull’ambiente dell’impiego di agro-farmaci ed il livello di biodiversità rilevabile nell’ecosistema vigneto. Ed infine l’indicatore territorio ha permesso di stabilire le ricadute ambientali, economiche e sociali delle attività aziendali sulla biodiversità, il paesaggio, i lavoratori, la comunità locale e i consumatori. Il vino certificato Viva ha una propria etichetta, subito identificabile, poiché il consumatore trova stampato in etichetta il logo del progetto, i quattro simboli degli indicatori, il logo del Ministero dell’Ambiente ed un QRcode che permette al consumatore di collegarsi attraverso internet ed avere dettagliatamente tutte le specifiche informazioni sul livello di sostenibilità del prodotto acquistato. Viva è già disponibile come applicazione per tutti i sistemi mobile. Il progetto, in quest’ultimo periodo si è ancora arricchito con l’ingresso di altre cantine: Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano, Principi di Porcia, Vicobarone, Vinosia, Donnachiara, Cantine Riunite & CIV, Arnaldo Caprai, La Gioiosa.