Le famose bollicine Bollinger, come perle dal sapore antico, sono legate indissolubilmente alla figura di “zia” Lily, Lily Bollinger (nella foto). Nel caleidoscopio attuale della produzione della Champagne, che si snoda tra grandi Maisons e piccoli vigneron, questi ultimi protagonisti della recente rivisitazione del tradizionale assemblaggio, Bollinger resta uno dei monumenti della classicità. Lily, o meglio Elizabeth Law de Lauriston Boubers, sposa nel 1918 Jacques, figlio di Georges Bollinger. Rimane vedova nel 1941 e subisce la drammatica esperienza dell’occupazione nazista della Casa di Aÿ, protrattasi fino al 1944. Con orgoglio e determinazione Lily assume le redini della già famosa Maison: affronta l’austerità, i sacrifici e le privazioni. Non viene fermata dall’assenza del carburante. Ispeziona i vigneti in bicicletta, ogni giorno. Nelle foto color seppia che la ritraggono elegante e sorridente sul vélo si ritrae l’orgoglio di una Nazione che si rialza in piedi. Madame segue tutte le fasi produttive, dall’allevamento delle viti negli appezzamenti di proprietà fino ai processi di vinificazione e assemblaggio. È sua l’intuizione di preservare i piccoli vigneti di pinot noir prefilosserico, che poco più tardi consentiranno di realizzare il blancs de noires Vielles Vignes Françaises. Strategica anche la sua politica commerciale: il consolidamento delle forniture alla Casa Reale inglese e le molteplici citazioni, comprensive di annata, dal James Bond letterario e cinematografico, citazioni dal fascino irresistibile. In quegli anni si definisce anche lo stile originale “Boll”, come lo chiamano i francesi, o “Boly”, all’inglese: archetipo del purismo, è uno Champagne dai profumi intensi fruttati, maturo, carnoso e di estrema finezza, grazie alle fermentazioni in piccole botti di rovere, alla conservazione dei grandi vini Riserva in Magnum, alla maturazione in cantina, per oltre dieci anni, delle cuvée millesimate. La Grande Année 1996, dal gusto quasi vintage, esprime con chiarezza una delle migliori annate delle ultime decadi, destinata ai lunghi invecchiamenti; vendemmia esemplare, con uve dal perfetto equilibrio tra la ricchezza zuccherina e dell’acidità. Il blend comprende ben il 75% di uve proveniente dai Gran cru di proprietà ed una grande proporzione di Pinot noir, che conferisce la potenza e la pienezza degli aromi. Nel bicchiere i riflessi oro antico preannunciano una complessità di sentori esemplare: fiori gialli, scorza di cedro candito e uva zibibbo, avvolti da note dolci di pan di spezie e pasta frolla. Il perlage finissimo, cremoso e persistente, anticipa una profondità infinita, fruttata e minerale, sostenuta da una freschezza ancora vivida e tesa. Un monumento alla classicità, reso imponente proprio dall’invecchiamento.
Bollinger
Rue Jules Lobet
51160 Aÿ (Francia)
Tel. 0033 32 6533366
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