Al cinema James Bond beve Bollinger da più di 40 anni, ma l’agente segreto più famoso del mondo bevve per la prima volta Bollinger in “Diamonds are forever” il quarto romanzo di Fleming pubblicato nel 1956. Questo Champagne fa la sua prima apparizione al cinema in “ Vivi e lascia morire” del 1973. Dall’incontro nel 1978 tra Albert R. “Cubby” Broccoli, produttore dei film di 007 e Christian Bizot, direttore generale della Maison, nasce un’amicizia e una collaborazione, cosicché lo Champagne Bollinger diventa lo champagne di James Bond, elemento chiave di seduzione e simbolo della ricercatezza dello stile “British”. Nel 1979 diventa lo Champagne esclusivo di 007 con “Moonraker”, dove beve un RD del 1969, una tra le migliori annate del secolo scorso. Bond all’hotel Danieli entra nella camera della dottoressa Goodhead e intravedendo una bottiglia di Bollinger RD dichiara: “ se è del ’69 lei aspettava me”. La Maison è conosciuta in Inghilterra dal 1884, da quando diventa lo Champagne esclusivo della British Court, ricevendo un Royal warrant della Regina Victoria. Bollinger è legata al Pinot Noir che delinea tutte le cuvée per una scelta di qualità e di carattere, e gli inglesi tendono a preferire bollicine con una percentuale maggiore di Pinot Noir. Era inevitabile che L’agente segreto al servizio di sua maestà lo bevesse. L’azienda possiede 178 ha di vigneti per la maggior parte attorno ad Ay nella montagna di Reims. Durante la seconda guerra mondiale, la direzione passa a Lily Bollinger, a seguito della morte del marito Jacques, la quale conduce la Maison con sapienza e lungimiranza e definisce il corretto mix di qualità, tradizione e innovazione, che la rende riconoscibile ancora oggi.
In occasione dell’uscita del 24esimo film della serie, Spectre , la Maison esce sul mercato con l’edizione limitata di “dressed to Kill” millesimo 2009 by Bollinger. Le uve provengono solo dai Grand Cru della Champagne, Aÿ e Verzenay per il Pinot Noir e per lo Chardonnay da Le Mesnil sur Oger, Avize e Cramant, e viene utilizzata soltanto il mosto della prima pigiatura (la cuvée), cosicché l’alta qualità del mosto consente di farlo fermentare in botti di legno, in questo caso piccoli fusti di quercia antichi, e matura nelle cantine dopo l’imbottigliamento per circa 5 anni in bottiglie tappate con il sughero per preservare la freschezza, ed alla fine viene dosato 7 g/l.
2009 by Bollinger x 007
Pinot Noir 68%, Chardonnay 32%
Colore oro intenso, caratteristica della maturità del vino, dovuto anche all’annata abbastanza calda. Al naso complesso e raffinato con note di albicocca matura, frutta secca, nocciola, note di panificazione e brioche au beurre, in bocca viene fuori la potenza del Pinot Noir con una preponderanza di frutta rossa, note di miele di zagara e un finale di agrume scuro molto piacevole, come l’arancia rossa. L’espressione del terroir e la ricchezza aromatica di questo assemblaggio 2009 rispecchiano lo stile Bollinger. Un grande Champagne di carattere la cui eleganza ricorda quella di 007.