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Una vigna sul castello
Pubblicato il 20/11/2015
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Un progetto enoico ambizioso che all’inizio presentava più difficoltà che certezze. È quello del “vigneto sul castello” immaginato e realizzato dalla cantina sociale Copertinum di Copertino (Lecce). Un sogno che affonda le sue radici in un passato remoto e nella terra rossa e ricca del Salento. Dal passato al futuro: 120 piante di uva Negroamaro cannellino, marchio di salentinità, messe a dimora sulle mura del castello. La fortezza nasce con il suo nucleo centrale grazie alla ristrutturazione militare del regno, voluta da Carlo d’Angiò alla fine del 1200. Dopo una serie di vicissitudini, il castello, ingrandito e arricchito nella pianta con quattro imponenti bastioni a lancia come difesa dalle scorribande saracene, passa dalla famiglia di Federico d’Aragona, a quella dei Castriota Scanderberg, principi di Albania. È il più grande maniero fortificato del Salento e ora anche unico esempio in Italia e nel mondo di vigna impiantata sui bastioni di un castello. Ma l’idea del futuro arriva dal passato, come spiega Francesco Maria Trono, presidente della Copertinum: “documenti storici testimoniano come i camminamenti del possente mastio angioino fossero utilizzati a cavallo tra 700 e 800 come giardini pensili coltivati a vigneto e oliveto. Il vino che se ne ricavava era di conforto per truppe e guarnigioni e di servizio per le liturgie. Così assieme a Giuseppe Pizzolante Leuzzi, enologo dell’azienda, abbiamo presentato il progetto. Comune, direzione del castello e soprintendenza per i beni archeologici e paesaggistici di Lecce hanno capito il valore dell’iniziativa e ci hanno immediatamente sostenuto”.

Il vigneto è stato impiantato nel 2014 con un sistema ad alberello pugliese disposto a quinconce (cinque viti disposte come sulla faccia di un dado). A queste se ne stanno aggiungendo altre 100, appena il terreno su un altro tratto di mura sarà pronto. “la storia e la bellezza del castello, l’importanza della viticoltura salentina si fondono con la storia della cantina Copertinum che dal 1935, anno di fondazione, si batte per il territorio e la qualità - spiega Trono - un’idea che unisce turismo, arte, tradizione ed economia della nostra terra”. Che vino regalerà allora il castello? “Sarà una bottiglia di Negramaro senza precedenti, spiega Giuseppe Pizzolante Leuzzi, un prodotto esclusivo e di nicchia, che verrà vinificato in purezza in un modo particolare. Poche bottiglie, la maggior parte delle quali andranno all’asta e il cui ricavato sara devoluto alla salvaguardia e al recupero di beni artistici del nostro territorio”. 

Cupertinum
Via Martiri del Risorgimento, 6
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Tel. 0832 947031
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