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Lo Champagne quasi estinto
Pubblicato il 22/01/2016
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Fabrice Pouillon entra nell’azienda familiare, la R. Pouillon & Fils, nel 1998, dopo gli studi in viticoltura ed enologia. Nel 2000 si sposa con Elodie e nel 2004 si riappropriano della gestione del vigneto portato in dote dalla moglie, creando un loro marchio: Elodie & Fabrice Pouillon. Elodie proviene da una famiglia di viticultori, infatti i Desbordes-Amiaud allevano la vite nella regione di Ecueil dal XIII secolo.

Fabrice, sia nei vitigni familiari sia in quelli in condivisione con la moglie, imposta una coltura artigianale e ragionata, privilegiando l’utilizzo di prodotti dell’agricoltura biologica e anche tisane per proteggere le viti. In vigna si procede con l’inerbimento naturale e la manutenzione del suolo è svolta attraverso semplici arature, affinché il Terroir si rispecchi meglio prima nelle uve, poi nei vini di Champagne. Fabrice ed Elodie elaborano uno Champagne unicamente a partire dallo zucchero naturale contenuto nell’uva e lo chiamano 2Xoz. L’uva proviene da vigne di 35-40 anni, con delle parcelle che superano i 50, quindi basse rese che permettono di evitare la “chaptalisation”, ovverosia l’aggiunta di zucchero al fine di raggiungere il grado alcolico sufficiente per lo sviluppo della fermentazione; infatti in vinificazione il mosto ha già un grado alcolico del 12,5%.

Nel periodo della vendemmia, circa il 15% del volume del succo d’uva non viene vinificato (è l’equivalente della quantità di zucchero che serve per far partire la seconda fermentazione in bottiglia, la prise de mousse ) ed è conservato a freddo fino al momento del tiraggio (messa in bottiglia). A questo punto viene assemblato con i vins clair e sono aggiunti solamente lieviti indigeni per poter permettere di sviluppare le 6 atmosfere di anidride carbonica. Dopo il dégorgement il dosaggio viene fatto aggiungendo Jus de raisine, con una misura finale di 4 grammi per litro. Di conseguenza lo Champagne è ottenuto senza alcuna aggiunta di saccarosio (zucchero di canna) ma utilizzando il glucosio e il fruttosio presenti nell’ uva e l’esosio presente naturalmente, elemento da cui prende il nome il vino, che contiene 2 molecole di Esosio, termine biochimico di zucchero a 6 atomi di Carbonio, ossia 2Xoz.

Abbiamo avuto la possibilità di degustare la bottiglia numero 445 su 1996 del millesimo 2006 e il risultato è stato eccezionale. 100% Pinot Noir, proveniente dalle vigne di Mareuil-sur-Aÿ, il vino base è vinificato in “futs de chene” e fermentato in barrique con lieviti indigeni e senza filtrazioni. Per la seconda fermentazione e il dosaggio finale (6 g/l) è stato usato il mosto d’uva della stessa vendemmia. Messo in bottiglia nell’aprile 2007 e degorgiato a settembre 2012 si presenta subito come uno Champagne atipico, color rosa tenue. Naso espressivo su degli aromi maturi di frutta rossa, agrumato di arancia rossa e tamarindo. Bocca fresca, tesa, con una ricchezza aromatica incredibile. Ritorna l’arancia rossa e il pompelmo rosa, su un fondo di mineralità terrosa. Champagne complesso, di grande bevibilità e unico nel suo genere. Assolutamente da provare una volta nella vita, ma sarà molto difficile farlo perché purtroppo non vi saranno altre annate poiché la coppia Elodie -Fabrice si è divisa, sia dal punto di vista personale che professionale. Non resta quindi che trovarne qualcuna ancora non aperta.

R. Pouillon & fils 
17, rue d’Aÿ 
51160 Mareuil-sur-Aÿ 
Tel. +33 326 526362 
www.champagne-pouillon.com
contact@champagne-pouillon.com

 

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