Le Murge occupano un’area molto estesa della Puglia, corrispondente a un altopiano carsico situato nella parte centrale della regione; il nome Murge, derivante dalla parola latina "murex" (roccia aguzza), ben identifica le caratteristiche delle colline calcareo rocciose che le compongono, in particolare nella parte settentrionale denominata Alta Murgia. Questo territorio si sviluppa a nord di Bari, ininterrottamente aspro e brullo, finché in provincia di Andria l’uniformità del paesaggio non è interrotta dall’imponente silhouette di Castel del Monte, l’edificio fu fatto erigere dall’Imperatore Federico II, nipote di Federico Barbarossa, nel 1240. In questo ambiente così ostile l’opera dell’uomo è riuscita a far attecchire la vite, dando inizio a una storia enologica che ha portato nel 1971 all’istituzione della Doc Castel del Monte e nel 2011 al riconoscimento della Docg. Queste terre, dove il clima è caratterizzato da inverni freschi e piovosi ed estati calde e asciutte mitigate dalle brezze marine, ospitano i principali vitigni autoctoni pugliesi: il Bombino Bianco, il Fiano, il Moscato Reale e il Pampanuto tra le varietà a bacca bianca e il Bombino Nero e il Nero di Troia tra quelle a bacca nera.
La casa vinicola Rivera è una delle aziende di spicco della zona e di tutta la Puglia per il grande contributo offerto alla rinascita enologica della regione. Fondata nel 1950 da Sebastiano De Corato, annovera 75 ettari vitati localizzati nell’agro di Andria su appezzamenti con diverse altitudini; rinomata soprattutto per i due rossi a base di Nero di Troia e Montepulciano, Puer Apuliae e Il Falcone (due appellativi di Federico II), questa cantina riserva grandi sorprese col rosato Pungirosa, ottenuto da uve Bombino Nero in purezza provenienti da vigneti coltivati ad alberello di oltre 30 anni di età. Dopo la vendemmia, ai primi di ottobre, e la pressatura, il mosto rimane a contatto con le bucce per 24 ore; terminata la svinatura hanno luogo la fermentazione a 18°C per 9-10 giorni e la successiva sosta di 3 mesi in vasche di cemento vetrificato. Per l’imbottigliamento è stata scelta una bottiglia di vetro trasparente perché possa essere subito visibile il colore ciclamino di grande intensità che rappresenta la prima e più immediata arma di seduzione di questo vino.
Da gustare in gioventù, il millesimo 2014 al naso è tutto un fiorire di gerani e rose selvatiche, miste a marasche, uva spina ed erbe di campo che evolvono verso sensazioni più intriganti di confetto alla mandorla e pietra marina. Una freschezza lampante, tipica di un vino di alta collina, sferza il palato ma poi il gusto si assesta su toni più morbidi e accondiscendenti, chiosati da un finale lungo e succoso, vagamente salmastro. Un rosato snello e brioso, fatto apposta per l’estate, al bacio per un aperitivo in allegria con canapè al salmone e aspic di pesce.
Rivera
S.P. 231 km 60,500
76123 Andria (BT)
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