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Ancora per Giacomo Tachis
Pubblicato il 12/02/2016
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La lezione di enologia al Primo Livello del nuovo Corso di Qualificazione Professionale per Sommelier a Palermo si è aperto con un omaggio al grande Giacomo Tachis, appena scomparso, da parte di Lorenza Scianna, enologa, che esordisce così: "Non potevo non dedicare questa lezione a un uomo, Giacomo Tachis, che ha fatto la storia dell'enologia italiana e ha dato un grande contributo anche alla Sicilia del Vino. Io ho avuto la fortuna d'incontrarlo in occasione di un seminario tanti anni fa e poi di avere come maestro un suo allievo, l'enologo Vincenzo Bambina. Tachis non era solo un enologo, ma una persona poliedrica, che amava l'arte, la storia, la letteratura. Quando viaggiava amava portare con sé i classici, custoditi in apposite valigie.


Metaforicamente potremmo dire che  "trascinava  il peso della cultura" per ricevere in cambio lo slancio alla sensibilità, al superamento del certo, all'intuizione del nuovo, dalle varietà di un disciplinare alla fermentazione malolattica, all'uso della barrique per l'elevazione del vino. Senza paura, con gioia, sicuro di aver letto da qualche parte che la storia si scrive con i cambiamenti. L'interiorizzazione del suo sapere è stato riversato e rielaborato nel mondo del vino per dare il via a una nuova era, superando i limiti burocratici, con un intuito sapientemente mescolato a una profonda conoscenza della chimica enologica. La sua cultura aveva trasformato la sua competenza in genialità". Così la Scianna conclude la sua introduzione, entrando poi nel vivo della lezione, con rimandi  sempre pertinenti alle creature enologiche di Tachis, citando a mano a mano Sassicaia, Solaia, Tignanello...


Foto di Alessandro Di Giugno

 

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