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Monti e Meraviglie
Pubblicato il 01/04/2016
Fotografia

In Languedoc vini che promettono Monts et Merveilles. Il domaine Monts et Merveilles è, innanzitutto la storia di Laure e Julien. Lei gestisce enoteche in giro per l’Europa, lui sommelier in un ristorante stellato, si incontrano in uno dei mille eventi sociali e lavorativi tipici di questa professione. Diventano una coppia con un sogno da realizzare : far fortuna e poi, una volta raggiunta l’età della pensione, ritirarsi in campagna e fare vino.

Pochi anni invece e il richiamo della natura si fa sentire. Mollano tutto e si installano in questo angolo di Languedoc, nella zona del Minervois, per intraprendere un’attività che non vuole essere solo azienda vinicola ma anche un centro di pedagogia ambientalista dove recuperare un contatto diretto con la natura.

Cosi nasce il domaine Monts et Merveilles.

La prima vendemmia è la 2012, vissuta come una grande festa con la partecipazione solidale di parenti, amici e viticoltori vicini. Viticoltori che dispensano consigli, prestano attrrezzature, mettono a disposizione parti delle proprie cantine a questa coppia di sognatori per aiutarli a realizzare il loro progetto. Dopo la prima vendemmia la « solidarietà » dei produttori locali non è venuta meno, per aiutare Laure e Julien a creare i loro vini.


Il vigneto si estende su una superficie totale di 4,20 ettari suddivisi in 5 parcelle. I vitigni coltivati sono Syrah, Grenache Noir, Carignan Noir, Marsanne e Roussanne. Il lavoro in vigna è orientato al massimo rispetto per la natura: conduzione biologica e biodinamica del vigneto.

La giovane età e la voglia di sperimentare si rifletto chiaramente nel ventaglio di prodotti. Tre vini base, presentati con cadenza annuale. Altri tre vini che sono il frutto di esperimenti, prove, caso, curiosità. E che talvolta non avranno una seconda vita.

 


I vini che rinascono ogni anno sono:

  • Supplement d’Ame, un uvaggio di Syrah e Carignan che subisce une macerazione carbonoca per preservarne la freschezza e gli aromi di frutti rossi.un gusto croccante e salvaguardare la mineralità. Un  vino vivo, in bocca è biscottato, ricco, profondo.
  • Les Petits Bouchons, il bianco dell’azienda, è un uvaggio di Roussane  e Marsanne. Le due uve apportano a questo nettare croccantezza e mineralità.
  • Maintenant è il secondo rosso base, un Syrah raccolto a 500m di altitudine su terreni di scisto unito a una Grenache coltivata su terreni calcarei per un prodotto franco, diretto, di beva facile e piacevole.

A questi vini, se ne affiancano altri due che nascono solo in annate particolari:

  • L’Inattendu è un uvaggio selezionato di Syrah coltivato nella parcella di Altitude de Cassagnole e uve provenienti dalle vecchie viti di Grenache Noir. Un assemblaggio che connubia freschezza e aromaticità, per un vino elegante e fine. Le note dominanti sono i frutti rossi, la prugna, una leggera nota speziata. Le annate disponibili sono la 2012 e la 2014 (in quest’ultima ne sono stati prodotte solo 500 bottiglie)
  • Le Grand Vert è un Marsanne in purezza. Le uve fermentano e macerano per 12 mesi in barriques di almeno tre anni, in modo da limitare le note di legno. Il vino va lasciato respirare un paio d’ore prima di essere degustato. Questo vino viene prodotto solo in particolari annate ed in quantità limitata (nell’ordine di 2000 bottiglie). Al naso è un trionfo di pesca, fiori bianchi, pasta di mandorla, miele. Che in bocca avvolgono il palato con una eccezionale morbidezza.

E in ultimo un unicum, nato nel 2013 e, ahimé, destinato a non essere riproposto:

  • Page Blanche 2013 è un Marsanne in purezza. Le uve fermentano e macerano sulle bucce per 13 mesi, in parte in anfore di argilla in parte in botti non nuove. Questo vino è stato prodotto solo nell’annata 2013 in quantità ridotta (solo 500 bottiglie) ; non è pertanto più in vendita ma ne resta qualche bottiglia in degustazione all’azienda. Un vino fuori del comune. L’anfora, le botti vecchie, la lunga macerazione sulle bucce : tanti piccoli accorgimenti per cercare un gusto diverso senza deturpare la natura dell’uva. Il vino non è filtrato e quella leggera velatura ce lo ricorda. La successione di profumi è sinceramente intrigante : la dolcezza della pera, l’esotismo del ginseng, una punta di piccante dello zenzero. In bocca l’attacco è soave, sul dolce e secco allo stesso tempo. Con un finale appunto leggermente piccante (limone, zenzero) e una persistenza durevole e piacevole. L’abbinamento con un piatto leggermente speziato in stile orientale (curry, curcuma, cocco) lo ha reso ancora migliore.

 

Il loro sito internet è una miniera di informazioni interessanti, un diario di viaggio della loro esperienza vinicola e un banco di condivisione. Curiosando troverete le gioie della prima vendemmia, lo sconforto per una parte di produzione andata a male (e la tentazione di cedere al richiamo dei solfiti, andando contro ai loro ideali), i loro viaggi a promuovere e far conoscere la loro storia.

Una storia di Monti, tra i quali crescono le loro uve. E di Merveilles, che noi fortunati possiamo ritrovare nel bicchiere.

 

Domaine Monts et Merveilles Agroecologie-Biodynamie

Vins Vivants, Pédagogie Environnementale, Lieu de Partage

Hameau Saint Julien les Meulières, 34210 La Livinière HAUT-MINERVOIS

Tel: 04 68 75 99 40/ 06 78 35 89 07 (Julien)

www.domainemontsetmerveilles.com

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