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Misterioso Cilento
Pubblicato il 06/05/2016
Fotografia

In provincia di Salerno, a ridosso del confine con la Basilicata, si estende un territorio attraversato da nugoli di colline tappezzate da castagni, lecci, ulivi e vigneti, il Cilento. Qui sorge il Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano che ospita i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula, inseriti nel 1998 dall'Unesco tra i Patrimoni dell’Umanità.

Sui declivi che circondano Agropoli, la cantina Viticoltori De Conciliis è tra le realtà produttive che hanno dimostrato le migliori attitudini nell’interpretare il terroir cilentano. Nata nel 1996, l’azienda dispone di 21 ettari vitati tra i comuni di Agropoli, Prignano e Torchiara; i vigneti insistono su terreni dalla tessitura franco argillosa con una forte presenza di scheletro calcareo e sono condotti secondo i dettami dell’agricoltura biologica. La produzione si basa essenzialmente sui vitigni locali, introdotti dai coloni greci che nel 540 a.C. fondarono il primo insediamento di Elea, chiamata poi Velia dai Romani. Avvincente la carrellata dei rossi prodotti dalla casa che vede in pole position le etichette a base di Aglianico; già molto piacevole la versione base, il Naima Igt Paestum che comunque non vede la luce se prima non ha trascorso almeno due anni tra barrique e tonneau, ancora di più la versione Riserva, il Naima Wilburger, che sosta per altri 24 mesi in grandi legni da 30 hl.

Dalla dimestichezza con questo vitigno, unita alla capacità di esecuzione e al desiderio di tentare quasi per scommessa un nuovo approccio al mercato, nel 2011 è nato il rosso Misterioso, un vino da tavola distribuito in bottiglie da 500 ml, realizzato in un’edizione molto limitata, appena 3000 unità, assemblando tre annate di Naima (2004/2005/2006).

A differenza dell’etichetta che nella grafica richiama i fumetti di genere tipo Martin Mystère o Dylan Dog, il contenuto della bottiglia al momento della degustazione non fa mistero della sua intima natura, dimostrando una cifra stilistica da fuoriclasse, espressa in modo esplicito tanto nei profumi quanto nel palato. Ma quello che stupisce in prima istanza è il colore rubino di cristallina trasparenza, intenso come la più pura delle gemme birmane, inviolato dal tempo e refrattario a cadute o mutamenti di tonalità. Il profumo, sfacciato e aristocratico a un tempo, dischiude aromi di violaciocche e rosa selvatica, frutti rossi surmaturi e bacche scure del bosco; vi si annidano inoltre macis, vaniglia, pellame conciato, estratto di china, zolla smossa, tabacco bruno e boero. Raffinato l’appeal del sorso, in cui la superba concentrazione estrattiva, l’esuberanza alcolica e la vitale freschezza si raccordano in un unicum omogeneo, nitido e, con grande sorpresa, lieve. Un vino che ha già diverse primavere alle spalle, ancora straordinariamente giovane ma soprattutto con una prospettiva di evoluzione sconfinata.

 

Viticoltori De Conciliis
Località Querce, 1
84060 Prignano Cilento (SA)
Tel. 0974 831090
info@viticoltorideconciliis.it
www.viticoltorideconciliis.it

 

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