La musica è emozione. Il vino è emozione. Esiste una relazione vera e inscindibile tra i due, e quando si ha la possibilità di apprezzarli insieme, si può gioire di un’inebriante beatitudine.
La prima emozione che raggiungiamo noi esseri viventi è proprio di tipo ritmo-sonico, cioè musicale, e arriva dal battito del cuore materno: il corpo che riceve musica, la trasforma interiormente in emozione e diventa esecutore lui stesso di vibrazioni proprie e di musica propria, di una armonia personale che tende a comunicare agli altri in vari modi.
Il vino certamente è un tramite di trasmissione di emozioni; ha proprie caratteristiche e ogni sorso può regalare sensazioni coinvolgenti. Il colore, l’aroma e il gusto comunicano messaggi che la musica può descrivere e intensificare: l’emozione regalata da un bicchiere di vino, accompagnato da un brano musicale, permette di godere sia del vino che della musica in modo entusiasmante.
La sinergia tra vino e musica ha sempre alimentato l’animo di tutti i popoli fin dall’antichità. Nel regno di Zeus si assiste ad una competizione tra i due elementi: si narra che Orfeo, abilissimo suonatore della Lira, cercò con la musica di ricondurre la sua defunta sposa nel mondo dei vivi; scese per questo a suonare nell’Ade, ma rimase impressionato dal buio del luogo, e iniziò ad adorare il dio del Sole, Elio, più di Dionisio, dio del vino, il quale si offese ed istigò le baccanti che lo uccisero. Durante i tempi degli antichi Greci, nelle locande, si mesceva il vino con l’accompagnamento di musica strumentale di sottofondo. In alcune civiltà precristiane strumenti musicali come Flauti, Cetre e Lire, erano impiegati nei banchetti e favorivano la bevuta del vino. Insomma un magico connubio sempre esistito e che sempre ha donato sensazioni profonde ed appassionanti.
In molti testi di brani musicali di tutti i generi, il vino è presente: nell’opera lirica è famoso il celebre brindisi in tempo di valzer del primo atto, scena II, della Traviata di Giuseppe Verdi: ”Libiamo, libiamo ne’ lieti calici, che la bellezza infiora… Libiam ne’ dolci fremiti che suscita l’amore… Libiamo, amore, amor fra i calici più caldi baci avrà”. Anche nel “Barbiere di Siviglia” Rossini evoca più volte il vino, per esempio dalla voce di Rosina: ”Perdonate, poverino, tutto effetto fu del vino.” Nota è anche l’opera di Mozart, il Don Giovanni, dove in una festa accompagnata da una musica briosa, tutti sono resi euforici dal vino “ Fin ch’han dal vino calda la testa, una gran festa fa preparar!” Il vino fa spesso la sua comparsa nella musica popolare locale, come a Roma con “La società dei magnaccioni”: “ma che ce frega ma che ce ’mporta se l’oste ar vino ci ha messo l’acqua…”canzone conosciuta in tutta Italia, in cui “er vino de li Castelli” fa da protagonista. I cantautori hanno tanto celebrato il vino, come Giorgio Gaber in “Barbera e Champagne”; Fabrizio De André nella “Città vecchia”; Ligabue in “Lambrusco e popcorn”; e molti altri ancora come Lucio Dalla, Francesco Guccini e Paolo Conte.
Una ricerca condotta dalla Oxford University, ha effettuato uno studio su 24 persone, a cui sono stati presentati 4 vini diversi; ognuno ha espresso opinioni e caratteristiche, e si sono cercati modelli di relazione tra vino e musica: lo studio ha permesso di comprendere che certamente esistono preferenze nell’abbinamento vino-musica, per esempio Mozart Flute Quartet in do maggiore, brano pulito, chiaro, all’insegna della raffinatezza e dell’eleganza, è risultato un ottimo accompagnatore del vino Poully Fumé, un Sauvignon morbido, puro, ricco e potente all’olfatto e al gusto; inoltre la ricerca ha evidenziato che le sensazioni gustative, ad esempio il dolce e l’amaro, suscitate da un vino vengono influenzate dalla musica ascoltata.
Lo studio è davvero interessante perché rende certo che ciascuna persona attribuisce alla musica un senso personale; la musica arriva alla mente e al cuore donando sensazioni diverse: di emozione, di pensiero, e di immaginazione; anche il vino comunica messaggi e regala sensazioni differenti: di divertimento, di dolcezza, e di malinconia. Quindi ognuno troverà, nell’abbinamento che più riterrà opportuno, un mondo di stimoli percettivi ed emozionali… e l’unione della musica con il vino accrescerà in noi la produzione di quell’ormone della vita, vero elisir di benessere, che susciterà nella nostra anima “note” di armoniose ed intense sensazioni.