Dopo quattro anni di battaglia serrata tra le istituzioni europee, la Commissione Europea ha varato la nuova normativa sulla compilazione delle etichette alimentari per la tutela del consumatore, pubblicata il 22 novembre 2011 dalla Gazzetta Ufficiale dell’UE. Il nuovo regolamento prevede l’obbligo di specificare in maniera evidente la composizione degli alimenti e la loro precisa provenienza, così da rendere l’informazione più semplice per il consumatore e dare più omogeneità a livello europeo. Queste nuove direttive sono entrate in vigore a inizio 2012; solo pochi emendamenti si concluderanno entro e non oltre 5 anni.
Le nuove norme prevedono la presenza in etichetta:
- tabella nutrizionale riportante i valori degli elementi principali (carboidrati, proteine, grassi, zuccheri, sale, acidi grassi saturi e valore energetico) anche attraverso una segnaletica a colori - “semafori” - per indicare i cibi con un maggiore/minore contenuto di grassi o zuccheri;
- un carattere tipografico non inferiore a 1,2 mm (0,9 mm per le piccole confezioni)
- data di scadenza sui prodotti confezionati singolarmente
- dichiarazione dell’acqua aggiunta se superiore al 5 percento nel prodotto finito
- informazioni sulle sostanze allergene anche per i cibi non imballati (alimenti venduti nei ristoranti o mense) ed evidenziate in grassetto o con colori sulla lista degli ingredienti
- dicitura “Tenore elevato di caffeina” e l’avvertimento per i bambini, le donne in gravidanza e allattamento per le bevande non a base di caffeina ma che ne contengono più di 150 mg/l
- comunicazione per i salumi insaccati se l’involucro non è commestibile
- indicazione della tipologia esatta per gli oli ed i grassi vegetali (soia, arachide, ecc.)
- scritta “scongelato” e data di surgelazione o congelamento per gli alimenti venduti una volta scongelati
- facile riconoscibilità per gli alimenti simili e condanna per le indicazioni fuorvianti (utilizzo di descrizioni e grafie riportanti false diciture)
- paese di origine o il luogo di provenienza per tutte le tipologie di carne (entro due anni) e per il latte e derivati (scadenza tra tre anni).
Grazie a questa nuova normativa tutti i Paesi Europei garantiranno finalmente maggiore trasparenza alimentare e permetteranno al consumatore di conoscere con esattezza la filiera produttiva di ogni prodotto, evitando così confusione e possibili emergenze.