Lambic, la birra di Bruegel
Il mondo di questa tipologia di birra è in qualche modo comparabile a quello dello Champagne: anni di maturazione, cuvée, liqueur d'expedition...
Pubblicato il 01/02/2017

Nei dipinti di Pieter Bruegel il Vecchio i fiamminghi bevono Lambic. Non c’è da compatirli per una presunta monotonia del gusto: il mondo delle Lambic è abbastanza vasto e in un certo senso comparabile a quello dello Champagne, precisamente per l’utilizzo di birre dai diversi anni di maturazione con il fine di creare nuove etichette, come avviene con le cuvée dello Champagne, mentre erbe o frutta fungono da liqueur d'expedition. Le tipologie più conosciute di Lambic sono sicuramente Gueuze, cuvée di birre di uno e più anni di maturazione; Oude Gueuze, risultato di diversi anni di maturazione della cuvée; Faro, dove la cuvée è arricchita con lo zucchero di canna o con il caramello, e “femminili” Kriek per l’aggiunta di ciliegie o lamponi disidratati. La “Mort subite” è uno tra i più famosi e brillanti esempi di Lambic con, ovviamente, la propria leggenda alle spalle. Si dice che nei primi anni dello scorso secolo ci fosse a Bruxelles un bar molto popolare, dove gli habitués passavano le ore serali sfidandosi a dadi e sorseggiando Lambic della casa. Quando il gioco si protraeva troppo a lungo, si faceva l’ultima gettata soprannominata “la mort subite”, si proclamava il vincitore e si ripartiva il giorno dopo con il numero ancor più alto di desiderosi del gioco. L’intraprendente oste ha colto il momento e ha rilanciato la popolarità del locale rinominandolo in Mort subite e cominciando ad imbottigliare la sua birra della casa. La Mort subite ha un gusto secco e sottile, è sempre presente quella leggera nuance acidula che caratterizza tutte le Lambic, mentre l’invecchiamento, da 1 a 10 anni, nelle botti vecchie di Jerez, le conferisce un aroma di mandorla e mille altre sfumature floreali. Spettacolare!