Da ingegnere a vignaiolo
La bella storia di un ingegnere fiorentino e della sua conversione dal cantiere alla vigna. Un’altra conferma del nostro motto: l’incontro con il vino ti cambia la vita, in meglio.
Pubblicato il 01/03/2017
Fabrizio Forconi, classe 71. Nato e cresciuto nella campagna fiorentina a Montespertoli, posto famoso più per i vini di pronta beva che da lungo invecchiamento. Studiava ingegneria quando il nonno decise di comprare il "Podere dell’Anselmo". Il nonno non voleva assolutamente che lui facesse il contadino, ma una volta deceduto, Fabrizio si trovò catapultato in azienda, in realtà più per la passione per i cavalli, che tra l'altro allevavano, che per la convinzione di poter valorizzare il vino di cui da sempre era appassionato e puntiglioso degustatore. Piano piano il vino lo conquista: dopo aver girato un po' per la Toscana, seguito corsi in Francia e incontrato grandi personaggi che hanno cambiato la percezione dei vini toscani nel mondo, decide di trasformare la propria passione nella sua “missione”. Nel 1992 la sua prima vendemmia. Partendo con una realtà molto piccola è stato facile per lui ripensare l’impianto produttivo e puntare alla personalità ed espressività dei suoi vini. Il percorso è partito dal terreno che, grazie a concimazioni effettuate con concime di cavallo auto prodotto, ha garantito il ripristino di batteri e di infestanti naturali che hanno vitalizzato e protetto i terreni gestiti in maniera chimica nel corso degli anni.
Successivamente ha cercato i cloni migliori per il suo particolare terreno. Poi le micro vinificazioni fatte negli anni con le parcelle dei vigneti divise, gli hanno dato la dimensione di quello che si poteva comporre rispettando i dettami dell’agricoltura bio e migliorandone ancora la compatibilità ambientale. Ha avuto dei dogmi come quello di selezionare e scegliere a mano ogni grappolo e chicco e di non filtrare i vini rispettandone la struttura per tutta la vinificazione.
Fino ad arrivare alla vendemmia 2000, quando imbottiglia il primo "PAX Rosso Toscano IGT", è stato il suo grido per farsi sentire, un vino dalla trama fittissima con delle peculiarità che derivano dalle maturazioni e dai grappoli sceltissimi che vengono vinificati in piccole vasche aperte. Gli uvaggi sono Sangiovese, Colorino, Cabernet Franc e Sauvignon. La tessitura è data da una presenza importante di colorino, un vitigno autoctono molto interessante perchè dà dei vini cioccolatosi con delle speziature profonde, per questo ci vuole una vinificazione accurata e non prolungata, si prende solo il mosto fiore e va in barrique nuove per un paio d'anni, appena fatta la malolattica.
La scelta del colorino e mirata ad esaltare il vino portando al massimo la propria personalità, senza coprire edulcorare o miscelare creando confusione.
Successivamente ha cercato i cloni migliori per il suo particolare terreno. Poi le micro vinificazioni fatte negli anni con le parcelle dei vigneti divise, gli hanno dato la dimensione di quello che si poteva comporre rispettando i dettami dell’agricoltura bio e migliorandone ancora la compatibilità ambientale. Ha avuto dei dogmi come quello di selezionare e scegliere a mano ogni grappolo e chicco e di non filtrare i vini rispettandone la struttura per tutta la vinificazione.
Fino ad arrivare alla vendemmia 2000, quando imbottiglia il primo "PAX Rosso Toscano IGT", è stato il suo grido per farsi sentire, un vino dalla trama fittissima con delle peculiarità che derivano dalle maturazioni e dai grappoli sceltissimi che vengono vinificati in piccole vasche aperte. Gli uvaggi sono Sangiovese, Colorino, Cabernet Franc e Sauvignon. La tessitura è data da una presenza importante di colorino, un vitigno autoctono molto interessante perchè dà dei vini cioccolatosi con delle speziature profonde, per questo ci vuole una vinificazione accurata e non prolungata, si prende solo il mosto fiore e va in barrique nuove per un paio d'anni, appena fatta la malolattica.
La scelta del colorino e mirata ad esaltare il vino portando al massimo la propria personalità, senza coprire edulcorare o miscelare creando confusione.
Attualmente Podere dell'Anselmo produce 50.000 bottiglie l'anno. Oltre al PAX, segnaliamo "Ingannamatti" Chianti Montespertoli in Riserva D.O.C.G. asciutto, caldo con tannini eleganti e di buon gusto; “Terre di Bracciatica” Rosso Toscano IGT che viene da una vinificazione un pò diversa, una raccolta precoce, che lascia una bella energia dell'uva, che viene fuori con una buona struttura acida ed una macerazione condotta con molto rispetto delle uve che conferisce una sua piacevolezza; "Colmo di cielo", Rosato Toscano IGT, vino dalle note fruttate di fragoline di bosco, con una nota acida ben integrata che completa la struttura con un buon bilanciamento delle sensazioni retro gustative.
Nonostante la crescita continua, Fabrizio non sorride quando si parla di numeri: il suo più grande timore è quello di perdere il legame con i vigneti, e la personalità. Ricorda che quando ha cambiato la cantina, (prima produceva tutto all'esterno), pur apprezzandone la qualità, non riconosceva più i suoi vini. Oggi dopo 4 vendemmie si rende conto delle potenzialità qualitative incrementate ed è molto orgoglioso di quelli che definisce i suoi figli ed ognuno rappresenta a pieno una sua idea.
Quest'anno ha raccolto trebbiano e malvasia da due zone diverse, dunque produrrà due o tre bianchi diversi. E ha anche altri vini pronti che sono, a suo parere, sorprendenti e molto interessanti. Chissà quale sarà il vino bianco che affiancherà il PAX, Fabrizio aspettiamo il tuo nuovo messaggio.
Nonostante la crescita continua, Fabrizio non sorride quando si parla di numeri: il suo più grande timore è quello di perdere il legame con i vigneti, e la personalità. Ricorda che quando ha cambiato la cantina, (prima produceva tutto all'esterno), pur apprezzandone la qualità, non riconosceva più i suoi vini. Oggi dopo 4 vendemmie si rende conto delle potenzialità qualitative incrementate ed è molto orgoglioso di quelli che definisce i suoi figli ed ognuno rappresenta a pieno una sua idea.
Quest'anno ha raccolto trebbiano e malvasia da due zone diverse, dunque produrrà due o tre bianchi diversi. E ha anche altri vini pronti che sono, a suo parere, sorprendenti e molto interessanti. Chissà quale sarà il vino bianco che affiancherà il PAX, Fabrizio aspettiamo il tuo nuovo messaggio.