Al San Carlo con la Fondazione per Pino Daniele
Un ricordo e un omaggio all'artista napoletano con la partecipazione della Fondazione italiana Sommelier in gemellaggio con l’istituto alberghiero Ancel Keys del Cilento.
Pubblicato il 05/04/2017
Pino, correva l’anno 1993, con autoironia cantava:
Sono un cantante di blues
e mi vesto male
mi piace il vino, la birra
ma adesso bevo acqua minerale...
Sono un cantante di blues
e mi vesto male
mi piace il vino, la birra
ma adesso bevo acqua minerale...
Cadeau a Pino Daniele al teatro San Carlo, per l'anteprima del film «Il tempo resterà» di Giorgio Verdelli (prodotto da Rai Cinema) alla quale hanno partecipato, invitati dalla Regione Campania, circa 150 ragazzi provenienti dagli istituti alberghieri di Napoli e del Cilento.
Un modo per continuare a “sentire” la musica della sua personalità, della sua ironia, della sua schiettezza, della sua passionalità.
All’artista partenopeo, cittadino di una Napoli dalla grande espressività, bisogna riconoscere il merito con le sue melodie di aver addolcito il cuore dei napoletani e della città tutta. Napoli, un rifugio, un luogo dove si fondono culture diverse, capaci di comunicare tra loro, attraverso l’uso di lingue diverse ma, primo tra tutti, un linguaggio sonoro unico, retaggio nella vita di tutti i giorni.
A Napoli, nell’aria c’è qualcosa di diverso, non solo
“ à munnezza ”, “ à carta sporca ” ma anche …il calore del sole …che trasmette la forza per poter cantare, combattere, affrontare ogni giorno ciò che la vita offre. Un messaggio chiaro che Pino Daniele ha sempre trasmesso attraverso i suoi testi, alle persone fortunate e a quelle meno.
Un futuro includendo i giovani, all’ insegna della formazione con una scuola alberghiera, disposta a lasciare più spazio alla figura del sommelier partendo proprio dal gemellaggio tra la Fondazione italiana Sommelier e l’istituto alberghiero Ancel Keys del Cilento.
Un modo per continuare a “sentire” la musica della sua personalità, della sua ironia, della sua schiettezza, della sua passionalità.
All’artista partenopeo, cittadino di una Napoli dalla grande espressività, bisogna riconoscere il merito con le sue melodie di aver addolcito il cuore dei napoletani e della città tutta. Napoli, un rifugio, un luogo dove si fondono culture diverse, capaci di comunicare tra loro, attraverso l’uso di lingue diverse ma, primo tra tutti, un linguaggio sonoro unico, retaggio nella vita di tutti i giorni.
A Napoli, nell’aria c’è qualcosa di diverso, non solo
“ à munnezza ”, “ à carta sporca ” ma anche …il calore del sole …che trasmette la forza per poter cantare, combattere, affrontare ogni giorno ciò che la vita offre. Un messaggio chiaro che Pino Daniele ha sempre trasmesso attraverso i suoi testi, alle persone fortunate e a quelle meno.
Un futuro includendo i giovani, all’ insegna della formazione con una scuola alberghiera, disposta a lasciare più spazio alla figura del sommelier partendo proprio dal gemellaggio tra la Fondazione italiana Sommelier e l’istituto alberghiero Ancel Keys del Cilento.
Un convivio mediterraneo (rassegna sulla cultura gastronomica della dieta mediterranea) a cura della Fondazione ITS BACT , in collaborazione con gli istituti alberghieri Ancel Keys di Castelnuovo Cilento e Vittorio Veneto di Napoli che hanno realizzato piatti dalla bontà unica e dalla raffinata estetica con l’eleganza e l’armonia dei vini di cantine cilentane come Maffini, De Conciliis, I Vini del Cavaliere, rappresentate egregiamente dai Sommelier dalla nostra Fondazione.
Abbiamo fatto un brindisi con il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris e qui è scattato l'abbraccio ideale di noi tutti con la città di Napoli.
Presenti con i familiari dell'artista scomparso due anni fa (oggi avrebbe compiuto 62 anni) il suo gruppo storico, composto da James Senese, Tullio De Piscopo, Rino Zurzolo e Joe Amoruso, immortalato davanti al babà di Scaturchio, e altri musicisti che hanno lavorato con lui, Lina Sastri, Cristina Donado, Enzo Gragnaniello e Aurora Ramazzotti. <<Pino Daniele è stato un grande artista, ha rappresentato l'anima internazionale di Napoli e rilanciato Napoli nel contesto mediterraneo - ha sottolineato il governatore Vincenzo De Luca – La Regione Campania ha voluto a Napoli questa anteprima e invitato questi giovani per dare loro un messaggio di valori positivi, il ricordo di Pino non si è mai interrotto da quando è mancato alla vita terrena e anche le istituzioni non lo hanno dimenticato, è un monumento eterno della musica.>>
Abbiamo fatto un brindisi con il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris e qui è scattato l'abbraccio ideale di noi tutti con la città di Napoli.
Presenti con i familiari dell'artista scomparso due anni fa (oggi avrebbe compiuto 62 anni) il suo gruppo storico, composto da James Senese, Tullio De Piscopo, Rino Zurzolo e Joe Amoruso, immortalato davanti al babà di Scaturchio, e altri musicisti che hanno lavorato con lui, Lina Sastri, Cristina Donado, Enzo Gragnaniello e Aurora Ramazzotti. <<Pino Daniele è stato un grande artista, ha rappresentato l'anima internazionale di Napoli e rilanciato Napoli nel contesto mediterraneo - ha sottolineato il governatore Vincenzo De Luca – La Regione Campania ha voluto a Napoli questa anteprima e invitato questi giovani per dare loro un messaggio di valori positivi, il ricordo di Pino non si è mai interrotto da quando è mancato alla vita terrena e anche le istituzioni non lo hanno dimenticato, è un monumento eterno della musica.>>