Chioccioli Day
Una degustazione-evento con le aziende di Stefano Chioccioli.
Pubblicato il 25/05/2017
Quando pensi vino, vai a dormire vino e ti risvegli vino, non è più un lavoro ma è la vita. Vale anche per molti di noi winelovers, però per Stefano Chioccioli, enologo di fama internazionale, è una missione, uno stile di vita. Da sempre enologo per pura passione, è un maestro nel proporre vini territoriali con un’entità regionale riconoscibile. Perché lui articola, distingue, fa risaltare vitigni e terroir. Il suo lavoro è un discorso di sensi e di essenza come fa un grande chef con le sue creazioni culinarie, e l’equilibrio sottile e metaforico tra passato e presente lo si riscontra in ogni suo vino; un equilibrio tra la terra di appartenenza e il “mondo di sotto”, la cantina.
Ecco i nostri assaggi del Chioccioli Day, per tutti coloro che c’erano e per quelli che non c’erano, per gli intenditori e per i neofiti, per bianchisti e per rossisti e non solo. Un’ampia ricerca valutata secondo i gusti e gli umori. Non è stato facile perché 24 erano le aziende in degustazione e oltre cento le etichette presentate. Non è stato facile perché tutti i vini erano di alto livello qualitativo, vini di nicchia fatti con assoluta dedizione e con un fil rouge che li univa: storia, carattere e territorio.
Ecco i nostri assaggi del Chioccioli Day, per tutti coloro che c’erano e per quelli che non c’erano, per gli intenditori e per i neofiti, per bianchisti e per rossisti e non solo. Un’ampia ricerca valutata secondo i gusti e gli umori. Non è stato facile perché 24 erano le aziende in degustazione e oltre cento le etichette presentate. Non è stato facile perché tutti i vini erano di alto livello qualitativo, vini di nicchia fatti con assoluta dedizione e con un fil rouge che li univa: storia, carattere e territorio.
Per gli amanti dei vini bianchi dalla personalità marcata, carichi di storia e terroir ma di indole gentile e pacata, ecco il Rosazzo Abbazia di Rosazzo di Livio Felluga, quest’ultimo punto di riferimento nel panorama enologico italiano che non ha bisogno di presentazioni. I suoi vini sono quelli dalle etichette con la carta geografica dove è stata riprodotta una mappa dei poderi aziendali. Il 2014 in degustazione è un uvaggio di Friulano, Pinot Bianco, Sauvignon, Malvasia e Ribolla Gialla proveniente da vigne vecchie che vivono proprio intorno all’Abbazia stessa. Il suo fare elegante riveste il bicchiere di un colore paglierino dorato, lucente. Al naso propone in avvio una sottile nota fumè; poi il profilo si fa più cordiale aprendosi a nuance di fiori di mandorlo, ananas, confetto all’anice, pepe bianco e sambuco. Palato morbido, saporito, profondo dall’idea quasi burrosa ma libera da pesantezze e contrastata subito da un guizzo sapido che ne allunga la persistenza. Affascinante. 9 mesi sui lieviti in botti da 20 ettolitri.
www.liviofelluga.it
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Vento di Capolino Perlingieri 2014 è un Greco in purezza proveniente dalle colline del Sannio lambite da forti escursioni termiche. Dorato. C’è un mondo odoroso fatto di equilibri e giusti compromessi dove le note floreali di ginestra e camomilla si confondono con quelle di mentuccia e maggiorana. Continua con alisei pungenti di lime per poi affievolirsi su soffusi aliti mielati. Al gusto te l’aspetti con un fisico asciutto ma tira fuori ciccia e muscoli con apporto calorico bilanciato da freschezza procace e da lungimirante scia sapida. Solo acciaio.
www.capolinoperlingieri.com
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L'Invisibile 2016 è prodotto da uve Vermentino al 80% e da Viognier al 20% in provincia di Grosseto da Montero’ (Tenuta di Monterozzino). Invisibile è il lavoro attento e meticoloso che c'è dietro questo vino, quello che non si vede e che è fatto con il cuore. Il lavoro difficilissimo della microvinificazione che vede il Vermentino vinificato in parte in uova di terracotta della capacità di 225 litri e in parte nelle clayver (palle di grès porcellanato); mentre il Viogner è vinificato in uova di terracotta, per poi essere assemblati insieme, sempre nelle uova di terracotta per l'affinamento. 6 mesi sur lie e no malolattica. Paglierino intenso rilucente di riflessi oro zecchino. Etereo il profumo iniziale, impalpabile, simile a un "parfum" femminile come se donna e vino fossero uniti dalla concreta metafora del sapore della Terra. Poi si affiancano note di ananas, mela Granny Smith, nespola, giglio e mentuccia. Bocca morbida, rallegrata da ottima freschezza e da una delicata scia sapida che esalta il gusto in un finale appagante. L'ingannevole semplicità cede il passo a una invisibile complessità.
www.tenutamontero.it
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Petruna 2015 è l’ultimo nato in casa Il Borro, raffinata azienda toscana che ha radici nobili risalenti ai Medici e ai Savoia, oggi di proprietà della famiglia Ferragamo. Vino biologico, 100% Sangiovese che rimane per ben un anno sulle bucce in anfore di terracotta. Una sfida, un amore ancestrale, un percorso naturale, un ritorno al passato, un'arte antica che racconta il binomio tra terracotta e vino già percorso precedentemente dagli Etruschi. Ecco dunque un Sangiovese somigliante a nessun altro. Impeccabile, preciso, elegante anche nel colore che si lascia attraversare dalla luce. Fine nei profumi e soffice nella beva. Un vino di alta sartoria e perdonateci il calembour. Parola chiave: bellezza.
www.ilborro.it
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Rosalto è il Sangiovese rosato di Chioccioli-Altadonna dalla personalità intrigante che delizia il palato fino alla chiusura. Appena nato con l’annata 2016 ha gentile savoir faire nel suo abito rosa tenue con riflessi diamantini. Al naso nulla di banale, si dona con sospiri di lillà bianco, confetto, mandorla pallida, gesso e roccia bagnata per un finale dalle leggere rimembranze salmastre. L’assaggio è ricco, di guizzante freschezza e di decisa sapidità con un ritorno dell’onda floreale. 6 mesi sui lieviti parte in uova di terracotta dalla capacità di 225 litri e parte in acciaio.
www.chiocciolialtadonna.it
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Il Pinot Nero di Baracchi vive in quota abbastanza elevata (500 m slm), nella montagna cortonese. Azienda di Cortona che ha una passione per l’antica arte della falconeria, confermata anche dai rapaci sulle etichette. Annata 2014. Rubino luminoso con allure quasi granato. Naso garbato che si esprime nelle tonalità soffuse di frutti di bosco, ciliegia, integrate a note più scure terrose e di tè nero. Poi bacche di ginepro, alloro e un sottobosco verde. Bocca generosa, morbida ma dinamica con spettro retrolfattivo ampio e tannino sottile. 18 mesi in barrique. Non filtrato.
www.baracchiwinery.com
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Il Tokaj Sauska Cuvée 105 2013 ha il classico uvaggio ungherese di Furmint, Hárslevelú e Sárgamuskotály (Moscato Giallo). Avvio della vinificazione in acciaio poi passa in legno dove una parte fa malolattica e una parte no. Bagliori dorati. L'impatto di idrocarburo sfiora il sorriso. Poi bergamotto, cedro, verbena intervallati da resina e da una nota salmastra marina. Ritorna la mineralità con del pietrisco. Palato di grande spessore, profondo, verticale, freschissimo e sapidissimo. Vigoria e sagacia, acuto, perfetto, di straordinaria persistenza agrumata. Parola chiave: incanto.
www.Sauska.hu
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Lo Spumante Rosé Metodo Classico 2014 di Castello di Cacchiano è un Sangiovese in purezza e fa 24 mesi sur lie. Rosato cristallino. Accattivanti i profumi di fragoline, rosa e delizia al limone. Bocca freschissima, tagliente, bilanciata da buona morbidezza e dalla cremosità del perlage. Delicato, non ostenta fornisce incoraggiamento psicologico a chi si sente un po’ scarico, perché Brut è bello, specie se è in rosa.
www.castellodicacchiano.it
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Di Mare Barba 2015 è un Trebbiano d’Abruzzo 100%; vino energico, strutturato che aiuta a rompere la routine quotidiana. I vigneti sono ubicati su una collina in quota e hanno il Gran Sasso alle spalle. Vivono su terreni un po’ salati e risentono della brezza marina. Raccolto tardivamente fa solo acciaio. Oro lucido. Profumi così, senza soluzione di continuità: glicine bianco, macchia mediterranea, Salgemma, scorza di cedro, salvia, albicocca acerba. Il sale ritorna all’assaggio piantonando il sorso in ogni sua sfumatura pur amalgamandosi alla rotondità di un alcol che c’è ma che non disturba affatto.
www.fratellibarba.it
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Il Montefalco Rosso Scacciadiavoli 2014 è un vino di quelli che stuzzicano lo spirito e parlano di territorio. Scacciadiavoli è una storica azienda di Montefalco creata dal Principe Ugo Boncompagni Ludovisi, il cui nome curioso deriva da un esorcista che usava il vino locale per scacciare i dèmoni. Sangiovese 60%, Merlot 25%, Sagrantino 15%, vinifica in acciaio, poi travaso in barrique, tonneau e botti da 30 hl. Elevazione in legno per 18 mesi. Rubino cupo vivido. Il naso gioca sulle sensazioni di fumo di un camino spento dove di fianco c’è un cestino di amarene. Poi erba secca e bacche di ginepro. Ricco ma longilineo nella beva, fresco e sapidissimo con tannini accondiscendenti.
www.scacciadiavoli.it
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Aluigi Chianti Classico Riserva 2012 Le Cinciole ha indole conturbante, non tradisce le attese e non è facile resistere al bis. Un vino dedicato non solo al papà della proprietaria ma anche alla bellezza e alla classicità del Sangiovese in questa denominazione. 24 mesi tra botte e barrique. Biologico. Rubino concentrato luminoso. Naso variegato e austero con esplosione di frutti rossi maturi e di ciliegia. Ancora iris, pepe, cardamomo, anice stellato, mallo di noce. Ha corpo e trama tannica sottile. Continua succoso, serico di gustosa freschezza.
www.lecinciole.it
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La Baronne Pièce de Roche 2013 Famille Lignères è Carignan 100%, varietà emblematica della Regione Languedoc. Vino biologico, biodinamico e vegano proveniente da viti antichissime di 110 anni. Questo Carignan fu la prima vite in Francia ad essere piantata dopo la fillossera. Vinificato in cemento, maturato in barrique al 70% e in anfora al 30%. Ancora purpureo con riflessi rubino. Naso pungente di visciole sotto spirito e mirtilli pestati, poi iris, canfora, pepe nero e una nota minerale ematica. Al palato è denso e concentrato, generoso, estremamente gourmand. Voluttuoso, forte con ottima impalcatura tannica. L’acidità iniziale dei frutti rossi chiude il lungo finale gustativo. Vino che induce alla riflessione.
www.chateaulabaronne.com
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In conclusione non poteva mancare un Brunello di Montalcino di suprema eleganza oggi di casa Ridolfi. Granato impeccabile. Un vino ricco di sfumature dallo splendido panorama di coriandolo, pepe nero, grano, viola e frutta matura con echi sottili di liquirizia. Sorso appagante, pieno, caldo pur teso e sapido con tannini merlettati. 24 mesi in botti di rovere francese da 25 hl. Sono sorsi gioiosi che rendono felici, colmi della tipicità di questa terra ed è ciò che la famiglia Peretti vuole trasmettere e gli basta così.
www.ridolfimontalcino.it
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