A Marzo si è iscritto al Corso di Qualificazione Professionale per Sommelier a Roma, i genitori lo hanno approvato e lui, Simone, è felice come non mai.
 
Attento in maniera impressionante ad ogni azione che si svolge in aula e con ricordi indelebili dei temi di ogni lezione.
 
Insomma, Simone ha trovato la sua strada, il suo piacere, il suo interesse.
 
Parlare oggi di giovani che amano il vino e che lo sentono materia da studiare per il loro futuro è dire poco, è un concetto riduttivo. Perché c’è veramente molto di più. Entusiasmo, passione fervore, un’infatuazione, forse un innamoramento che cambia la loro vita.
 
Non è poco il 27% in più di iscrizioni alla facoltà di Agraria e di Enologia nell'anno 2016 e non sono pochi i 900 ragazzi che partecipano ai nostri Corsi quest'anno nel Lazio.
 
Dobbiamo soltanto sperare nell’emancipazione seria di chi questi Corsi li propone. E purtroppo fuori piove... Sappiamo, infatti, di vini scadenti proposti in degustazione da persone incoscienti che credono addirittura di poter insegnare con i mezzi più dozzinali possibili.
Mi ricordano tanto quelle scuole alberghiere nella lezione di cucina che fanno cucinare il pollo coi peperoni senza pollo perché quel giorno non avevano i soldi per comprarlo.
 
Ma sono storie che per fortuna non ci appartengono. Noi pensiamo piuttosto a cavalcarlo, questo entusiasmo, senza vendere pressappochismo. Troviamo che sia nocivo, dannoso, sconveniente proporre vini senza emozioni, è una colpa grave, è da scriteriati.
 
Simone questo rischio non lo corre e bene lo sa. Per questo è sicuro di andare avanti per una strada che gli cambia la vita. In meglio.