Alieni e vino
Una divertente storia (vera) su vino e marziani.
Pubblicato il 29/11/2017
Chateauneuf-du-Pape è una delle più antiche e prestigiose regioni vitivinicole francesi. Il nome della città, “Nuovo Castello del Papa”, ha origine nel XIV secolo, quando il papato di Clemente V aveva sede non a Roma bensì ad Avignone, una città a non più di quindici minuti di auto da questa enclave enologica. Giovanni XXII, successore di Clemente, scelse Chateauneuf-du-Pape come residenza estiva e costruì il “nuovo castello” papale su una collina con vista sui vigneti, piantò alberi d'ulivo, aumentò i terreni destinati alla viticoltura e fu un grande estimatore dei vini della regione. Ad oggi i resti del castello si affacciano sulla città e formano un pittoresco sfondo ai vigneti circostanti.
Ma oltre alla storia più “classica”, Chateauneuf-du-Pape offre simpatici aneddoti che la fanno riconoscere come una delle più bizzarre cittadine del mondo: nel 1954, in piena Guerra Fredda, questa zona fu al centro di diversi avvistamenti U.F.O. Per la precisione, un uomo raccontò di aver visto due oggetti che assomigliavano a “sommergibili” venire fuori da una nave spaziale “a forma di sigaro”. La città e le zone limitrofe furono così sconvolte da folle di cittadini terrorizzati e dai rumor sempre crescenti di una imminente invasione aliena. Il consiglio cittadino era molto preoccupato, ma non per la paura dei civili o per la possibilità di essere rapiti dagli alieni: ciò che preoccupava il comune era difendere i preziosi vigneti di questa regione. Perciò, fu emanato un decreto municipale che stabiliva così:
Ma oltre alla storia più “classica”, Chateauneuf-du-Pape offre simpatici aneddoti che la fanno riconoscere come una delle più bizzarre cittadine del mondo: nel 1954, in piena Guerra Fredda, questa zona fu al centro di diversi avvistamenti U.F.O. Per la precisione, un uomo raccontò di aver visto due oggetti che assomigliavano a “sommergibili” venire fuori da una nave spaziale “a forma di sigaro”. La città e le zone limitrofe furono così sconvolte da folle di cittadini terrorizzati e dai rumor sempre crescenti di una imminente invasione aliena. Il consiglio cittadino era molto preoccupato, ma non per la paura dei civili o per la possibilità di essere rapiti dagli alieni: ciò che preoccupava il comune era difendere i preziosi vigneti di questa regione. Perciò, fu emanato un decreto municipale che stabiliva così:
Articolo 1
Il sorvolo, l'atterraggio e il decollo degli apparecchi aeronautici chiamati “dischi volanti” o “sigari volanti”, di qualsiasi nazionalità siano, sono strettamente vietati nel territorio del comune di Chateauneuf-du-Pape.
Articolo 2
Ogni apparecchio aeronautico - “disco volante” o “sigaro volante” - che atterra sul territorio del comune sarà immediatamente confiscato e i suoi passeggeri arrestati.
La legge del “sigaro volante”, per quanto strano, è ancora in vigore e sebbene “per ora” la Polizia non abbia mai dovuto arrestare alcun alieno, il sindaco Claude Avril, attualmente in carica, non la abolirà perché a suo dire “rende tutto un po' più pepato, creando un sorta di brivido innocuo da cui nessuno può sentirsi minacciato”.
E poco importa se tale decreto nacque proprio per ragioni pubblicitarie, ancora oggi questa storia continua a riscuotere successo e interesse negli appassionati di vino e mistero.
Tant'è che l'enologo Randall Grahm della Bonny Doon Vineyards a Santa Cruz, California, ha deciso di creare un vino ottenuto dai vitigni e con lo stile tipico dello Chateauneuf-du-Pape rosso e l'ha chiamato proprio “Le Cigare Volant” in riferimento al divertente decreto del comune francese.
La simpatica etichetta ritrae infatti proprio un sigaro volante, con tanto di “raggio traente” come nei migliori film di fantascienza, che si libra su cantina e vigneti.
A parte l'operazione geniale di marketing, Le Cigare Volant Réserve è tutta sostanza e segue un particolare iter produttivo per cui, una volta vinificate le uve di cui si compone ( Grenache, Syrah, Mourvedre e Cinsault), non viene elevato in legno ma direttamente in bottiglioni di vetro da 18 litri a contatto con i lieviti: questa scelta deriva dagli approfonditi studi di Grahm sull'ossidoriduzione, condotti insieme a Patrick Ducournau (inventore della micro-ossigenazione). Tale sistema di elevazione permette al vino di digerire una considerevole quantità di lieviti e di aumentare la sua consistenza e la sapidità.
E poco importa se tale decreto nacque proprio per ragioni pubblicitarie, ancora oggi questa storia continua a riscuotere successo e interesse negli appassionati di vino e mistero.
Tant'è che l'enologo Randall Grahm della Bonny Doon Vineyards a Santa Cruz, California, ha deciso di creare un vino ottenuto dai vitigni e con lo stile tipico dello Chateauneuf-du-Pape rosso e l'ha chiamato proprio “Le Cigare Volant” in riferimento al divertente decreto del comune francese.
La simpatica etichetta ritrae infatti proprio un sigaro volante, con tanto di “raggio traente” come nei migliori film di fantascienza, che si libra su cantina e vigneti.
A parte l'operazione geniale di marketing, Le Cigare Volant Réserve è tutta sostanza e segue un particolare iter produttivo per cui, una volta vinificate le uve di cui si compone ( Grenache, Syrah, Mourvedre e Cinsault), non viene elevato in legno ma direttamente in bottiglioni di vetro da 18 litri a contatto con i lieviti: questa scelta deriva dagli approfonditi studi di Grahm sull'ossidoriduzione, condotti insieme a Patrick Ducournau (inventore della micro-ossigenazione). Tale sistema di elevazione permette al vino di digerire una considerevole quantità di lieviti e di aumentare la sua consistenza e la sapidità.
L'annata 2013 presenta un profondo color rubino con riflessi porpora, al naso sa di viola del pensiero, prugna, marasca, erbe di macchia e liquirizia, con una nota di sottobosco, tartufo scorzone e una leggera speziatura. Un sentore ematico e terragno emerge sia all'olfatto che al palato, per un sorso pieno e tannico, vellutato, morbido e di limpida freschezza, ricco di umami. Ottimo abbinato ad uno stufato di lepre o coniglio o ad una più spartana costata alla brace.
Sebbene imbottigliato con tappo a vite, Le Cigare Volant Réserve ha un grande potenziale di invecchiamento, un'altra sfida che Randall Grahm ha lanciato al mondo del vino.
Sebbene imbottigliato con tappo a vite, Le Cigare Volant Réserve ha un grande potenziale di invecchiamento, un'altra sfida che Randall Grahm ha lanciato al mondo del vino.