Bibenda
Bibenda, per rendere più seducenti la cultura e l’immagine del vino.
Visualizza tutte le notizie
Ricerca oleicola italiana, un’eccellenza che rischia di morire
Pubblicato il 16/03/2012
Fotografia

Alla base del rinascimento oleario nazionale non ci sono solo produttori innovatori o la diffusione delle moderne tecnologie, c’è soprattutto un substrato di cultura, conoscenza e sperimentazione legato alla ricerca, una vera eccellenza nazionale in Italia e nel mondo. Questo motore del made in Italy di qualità in fatto di Extravergine sta letteralmente morendo per la progressiva mancanza di fondi che rendono precaria l’esistenza stessa dei tanti dottorati di ricerca. Il paventato svuotamento delle Università renderà disponibile un’ampia offerta qualificata non solo per i privati ma soprattutto per gli atenei di Paesi emergenti dal punto di vista oleario come l’Australia o dalla qualità già consolidata come la Spagna. La soluzione più efficace e immediata sta nel fare lobby a livello Paese in sede UE in modo da dirottare fondi verso questo tipo di ricerca all’interno del prossimo 8° Programma Quadro, atto a garantire il fabbisogno di ricerca e innovazione in agricoltura. L’appello “Non lasciamo morire la ricerca oleicola italiana” è stato lanciato all’inizio del mese durante la manifestazione Olio Capitale, Salone degli oli extravergini tipici di qualità, e ha trovato una condivisione bipartisan da parte della politica, della comunicazione e degli addetti ai lavori. Non rimane quindi che rinnovare l’appello e vigilare sulle azioni concrete per mantenere in vita questa ricerca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA