Per gli amanti del caffè una bella notizia: l’Università di Harvard ha seguito per 20 anni 45.000 uomini studiando il rapporto fra caffè e tumore alla prostata. Il risultato è stato incredibile: chi fa buon uso di caffè abbatte del 20% la possibilità di contrarre questo tipo tumore, vero flagello nel mondo occidentale.

Questo rende giustizia ad una bevanda per anni oggetto di diffidenze e calunnie; ho sempre pensato che un prodotto completamente vegetale (il caffè come la cioccolata, infatti, deriva da un seme) possa fare solo bene alla nostra salute.

Ma credo che molti meriti abbia anche il caffè d’orzo, utile in tutti i soggetti che non tollerano la caffeina; l’orzo ha, come la soia, una discreta dose di estrogeni vegetali utilissimi per la profilassi del tumore alla prostata e al seno. A queste due armi antitumorali assocerei, nell’alimentazione quotidiana, un cucchiaino di curry (mix di curcuma, peperoncino, aneto ecc.); da sempre si sa che, lì dove il curry è usato quotidianamente (Indonesia), la percentuale del tumore alla prostata è bassissima, soprattutto se c’è una forte riduzione di carni rosse e salumi.

Ciro Vestita

Medico Dietologo e Fitoterapeuta

Docente in Nutrizione medica

Scuola Superiore Sant’Anna Pisa

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