Il segreto condiviso
Una Maison di Champagne a dimensione familiare.
Pubblicato il 27/02/2018
Maison familiare fondata nel 1912 da Henri Lhopital a Damery, nella Vallée de la Marne e oggi rappresentata dalla quarta generazione, Bertrand che è l’attuale direttore della Maison insieme alla sorella Pascale e suo cognato Philippe Parinet.
Ma il significato di « J.de Telmont » ?
André, il figlio di Henri, il fondatore della Maison, giudicava il proprio cognome poco adatto alla commercializzazione dei propri vini e comprese anzitempo (intorno agli anni ’50) l’importanza dell’ identità del brand, cosi decise di cambiare il nome con quello di una parcella « Les Beaumonts »; ci vollero 3 anni e diversi adattamenti per ottenere l’autorizzazione del CIVC e arrivare al nome definitivo: J. de Telmont !!!
Posseggono 30 ettari su 8 crus, 23 a Damery, di cui 10 coltivati in biodinamica, e gli altri 7 si trovano nella Côte des Blancs a Chouilly e Avize, nell’ Aube e nel Vitryat. In totale 20 ettari sono condotti in biologico e comprano uva per l’equivalente di 70 ettari, approvvigionamento rigorosamente selezionato per una produzione di circa 1 milione di bottiglie.
Lo stile della Maison privilegia soprattutto il vino, è il suo gusto che bisogna lasciare esprimere, l’effervescenza apporta la freschezza e il pizzicore della carbonica.
In ciascuna cuvée cercano una mousse la più delicata possibile, delle bollicine fini che accompagnano il vino, bollicina che deve essere presente all’inizio, per poi lasciare spazio agli aromi e riapparire alla fine associata all’acidità per dare una persistenza degli aromi lunga e coinvolgente.
In cantina non effettuano collage, la filtrazione è naturale, il débourbage avviene in acciao e la vinificazione in acciaio e legno, sia barrique che foudres da 5.000 litri, a secondo della cuvée, effettuando delle vinificazioni parcellari.
Pur avendo sede nella Vallée de la Marne, da sempre i Lhopital amano lo Chardonnay e hanno 3 cuvée Blanc des Blancs millesimate, e per mantenere intatta la freschezza delle uve vinificano senza effettuare la fermentazione malolattica.
Ma il significato di « J.de Telmont » ?
André, il figlio di Henri, il fondatore della Maison, giudicava il proprio cognome poco adatto alla commercializzazione dei propri vini e comprese anzitempo (intorno agli anni ’50) l’importanza dell’ identità del brand, cosi decise di cambiare il nome con quello di una parcella « Les Beaumonts »; ci vollero 3 anni e diversi adattamenti per ottenere l’autorizzazione del CIVC e arrivare al nome definitivo: J. de Telmont !!!
Posseggono 30 ettari su 8 crus, 23 a Damery, di cui 10 coltivati in biodinamica, e gli altri 7 si trovano nella Côte des Blancs a Chouilly e Avize, nell’ Aube e nel Vitryat. In totale 20 ettari sono condotti in biologico e comprano uva per l’equivalente di 70 ettari, approvvigionamento rigorosamente selezionato per una produzione di circa 1 milione di bottiglie.
Lo stile della Maison privilegia soprattutto il vino, è il suo gusto che bisogna lasciare esprimere, l’effervescenza apporta la freschezza e il pizzicore della carbonica.
In ciascuna cuvée cercano una mousse la più delicata possibile, delle bollicine fini che accompagnano il vino, bollicina che deve essere presente all’inizio, per poi lasciare spazio agli aromi e riapparire alla fine associata all’acidità per dare una persistenza degli aromi lunga e coinvolgente.
In cantina non effettuano collage, la filtrazione è naturale, il débourbage avviene in acciao e la vinificazione in acciaio e legno, sia barrique che foudres da 5.000 litri, a secondo della cuvée, effettuando delle vinificazioni parcellari.
Pur avendo sede nella Vallée de la Marne, da sempre i Lhopital amano lo Chardonnay e hanno 3 cuvée Blanc des Blancs millesimate, e per mantenere intatta la freschezza delle uve vinificano senza effettuare la fermentazione malolattica.
La prima uscita della Cuvée O.R. 1735, creata da Bernard fu con il millesimo 1997, con rifermento all’ordinanza reale firmata l’8 marzo 1735 da Louis XV che autorizzava il trasporto dei vini di Champagne in bottiglia. Combina il savoir faire della Champagne attraverso la selezione dei territori, troviamo l’espressione dello Chardonnay dei migliori lieux-dits di Chouilly e Avize, i vini sono vinificati parte in acciaio parte in barriques (la 2001 fu vinificata 100% in barriques) e un affinamento di minimo 10 anni nelle cantine con il « bouchon Liège » (tappo di sughero).
Cuvée O.R. 1735 2004
Cuvée grand cru, 100% Chardonnay, con un 40% delle uve vinificate in fûts con un dosaggio di 4,5 g/l. e una produzione di sole 6.000 bottiglie.
Si entra in un universo profumato e sensuale. Un insieme di agrumi canditi, mela, pera, fino all’albicocca matura !!, poi frutta secca, nocciole e mandorle, un delicato floreale bianco, su un fondo speziato e note di sottobosco, con sentori di pasticceria, di torta viennese, cioccolato e caffè tostato, espressione della perfetta maturità di una cuvée che è rimasta ad affinare 10 anni sui lieviti con il bouchon de liège prima del dégorgement, sublimato da una nota boisé delicata, risultato della vinificazione e dell’affinamento dei vins clairs in barrique.
Al palato puro, profondo ed equilibrato, con un gusto avvolgente, sapido e fresco firma dei grands crus di origine delle uve (Avize e Chouilly).
Finale carnale con una lunghezza rimarcabile
Champagne J. De Telmont
1 avenue de Champagne
51 480 Damery
www.champagne-de-telmont.com
1 avenue de Champagne
51 480 Damery
www.champagne-de-telmont.com