San Patrignano, emozioni a non finire
La squadra di Fondazione Italiana Sommelier della Regione Marche consegna gli attestati e le insegne ai nuovi Sommelier a San Patrignano.
Pubblicato il 05/10/2022
La squadra di Fondazione Italiana Sommelier della Regione Marche ha voluto rendere veramente speciale la consegna degli attestati e delle insegne ai nuovi Sommelier, organizzando un viaggio presso la Comunità di San Patrignano, una realtà che lascia il segno!
Già nelle prime fasi dell’organizzazione del viaggio abbiamo percepito l’entusiasmo e le gioia dei responsabili della Comunità, felici che una Regione di FIS abbia deciso di realizzare un’esperienza così per i propri ragazzi. Oltre ad essere emozionante dal punto di vista personale dei partecipanti per aver portato a termine il proprio percorso, questa esperienza arricchirà ed amplificherà ancora di più tutte le sensazioni della giornata.
Sabato 1 ottobre, arriviamo in Comunità intorno alle ore 10:30, già percorrendo la strada che porta all’ingresso si percepisce la maestosità della struttura ma anche l’ordine, la precisione e la cura di ogni dettaglio. Ad accoglierci con un immenso sorriso due ragazzi della Comunità Gabriele e Daniel insieme ai responsabili Marco Tamagnini e Christophe Bally, breve chiacchierata di organizzazione e si parte per la visita.
Ovviamente iniziamo con la parte che a noi sta più a cuore e cioè la Cantina, fortunatamente per muoversi all’interno della Comunità non si usano mezzi ma si cammina e questo ci ha permesso di vedere ogni struttura al suo interno, hanno di tutto, ma soprattutto qualsiasi cosa è meravigliosamente ideata per dare valore e opportunità ai ragazzi e ragazze che affronteranno questo percorso di nuova vita.
Arrivati in cantina troviamo l’enologa Monia Ravagli anche lei ad accoglierci con un meraviglioso sorriso, ci dedica tutto il tempo che abbiamo a disposizione per spiegarci il progetto Vino di San Patrignano ed ovviamente i vitigni, i vini e tutti i processi di lavorazione che servono per realizzarli, anche qui i ragazzi della Comunità sono coinvolti al 100%.
Usciamo dalla cantina e ci dirigiamo verso il salone da pranzo sempre camminando e ciò ci permette di continuare ad ammirare strutture sia ricettive che ludiche per i ragazzi ma anche lavorative come le stalle, il caseificio, il reparto tessile, manifatturiero del pellame, la realizzazione delle carte da parati, il centro medico, il centro sportivo, gli immensi parchi verdi perfettamente custoditi e molto molto altro.
L’impatto all’ingresso del salone da pranzo è molto forte, una struttura immensa che ospita tutti i ragazzi, ad oggi circa 700, la prima cosa che si nota sono proprio loro, riuniti per il pranzo, anche qui la gestione della sala e della cucina coinvolge i ragazzi stessi, chi fa parte della brigata di cucina e chi di quella di sala, organizzati in ogni dettaglio e ognuno con un compito specifico, nel giro di poco tempo hanno portato a termine tutto il servizio per tutti i commensali presenti. A noi “ospiti” hanno dedicato un menù extra nel quale hanno inserito la degustazione di uno dei loro vini il “1978” cabernet franc – vino dal nome importante perché riporta l’anno di fondazione della Comunità. A pranzo abbiamo l’onore di essere raggiunti dal Presidente della Comunità Roberto Bezzi che si siede con noi e ci accompagna per tutto il pasto, un’occasione per avere ancora più informazioni sul loro operato e scambiare piacevoli opinioni anche sul mondo di Fondazione Italiana Sommelier che all’interno di San Patrignano realizza corsi di Formazione per Sommelier partecipando quindi in maniera attiva alla formazione dei ragazzi e alla creazione di nuove opportunità.
Già nelle prime fasi dell’organizzazione del viaggio abbiamo percepito l’entusiasmo e le gioia dei responsabili della Comunità, felici che una Regione di FIS abbia deciso di realizzare un’esperienza così per i propri ragazzi. Oltre ad essere emozionante dal punto di vista personale dei partecipanti per aver portato a termine il proprio percorso, questa esperienza arricchirà ed amplificherà ancora di più tutte le sensazioni della giornata.
Sabato 1 ottobre, arriviamo in Comunità intorno alle ore 10:30, già percorrendo la strada che porta all’ingresso si percepisce la maestosità della struttura ma anche l’ordine, la precisione e la cura di ogni dettaglio. Ad accoglierci con un immenso sorriso due ragazzi della Comunità Gabriele e Daniel insieme ai responsabili Marco Tamagnini e Christophe Bally, breve chiacchierata di organizzazione e si parte per la visita.
Ovviamente iniziamo con la parte che a noi sta più a cuore e cioè la Cantina, fortunatamente per muoversi all’interno della Comunità non si usano mezzi ma si cammina e questo ci ha permesso di vedere ogni struttura al suo interno, hanno di tutto, ma soprattutto qualsiasi cosa è meravigliosamente ideata per dare valore e opportunità ai ragazzi e ragazze che affronteranno questo percorso di nuova vita.
Arrivati in cantina troviamo l’enologa Monia Ravagli anche lei ad accoglierci con un meraviglioso sorriso, ci dedica tutto il tempo che abbiamo a disposizione per spiegarci il progetto Vino di San Patrignano ed ovviamente i vitigni, i vini e tutti i processi di lavorazione che servono per realizzarli, anche qui i ragazzi della Comunità sono coinvolti al 100%.
Usciamo dalla cantina e ci dirigiamo verso il salone da pranzo sempre camminando e ciò ci permette di continuare ad ammirare strutture sia ricettive che ludiche per i ragazzi ma anche lavorative come le stalle, il caseificio, il reparto tessile, manifatturiero del pellame, la realizzazione delle carte da parati, il centro medico, il centro sportivo, gli immensi parchi verdi perfettamente custoditi e molto molto altro.
L’impatto all’ingresso del salone da pranzo è molto forte, una struttura immensa che ospita tutti i ragazzi, ad oggi circa 700, la prima cosa che si nota sono proprio loro, riuniti per il pranzo, anche qui la gestione della sala e della cucina coinvolge i ragazzi stessi, chi fa parte della brigata di cucina e chi di quella di sala, organizzati in ogni dettaglio e ognuno con un compito specifico, nel giro di poco tempo hanno portato a termine tutto il servizio per tutti i commensali presenti. A noi “ospiti” hanno dedicato un menù extra nel quale hanno inserito la degustazione di uno dei loro vini il “1978” cabernet franc – vino dal nome importante perché riporta l’anno di fondazione della Comunità. A pranzo abbiamo l’onore di essere raggiunti dal Presidente della Comunità Roberto Bezzi che si siede con noi e ci accompagna per tutto il pasto, un’occasione per avere ancora più informazioni sul loro operato e scambiare piacevoli opinioni anche sul mondo di Fondazione Italiana Sommelier che all’interno di San Patrignano realizza corsi di Formazione per Sommelier partecipando quindi in maniera attiva alla formazione dei ragazzi e alla creazione di nuove opportunità.
Concludiamo questa prima parte della giornata visitando ancora la struttura per poi darci appuntamento in serata con il Presidente Bezzi al Ristorante Vite, sempre della Comunità, dove consegneremo gli attestati ai nuovi Sommelier delle Marche, faremo un brindisi e una favolosa cena in abbinamento con i vini di San Patrignano.
E’ ora della consegna degli attestati, arriviamo al Ristorante Vite al tramonto, anche qui la location è molto ben curata ed elegante.
Prepariamo tutto il materiale da consegnare ai nostri nuovi Sommelier: i 2 Attestati, il tastevin, la spilla, il libretto di Sommelier per sempre ma anche la cravatta e/o il foulard perché fortunatamente i ragazzi che sono usciti da questi corsi hanno deciso di seguirci anche dopo il loro percorso ed entrare a far parte di questo stupendo gruppo di Fondazione Italiana Sommelier.
La consegna ha visto partecipare Docenti, Direttori dei Corsi e i Sommelier che li hanno seguiti in questo percorso e orgogliosamente anche da me, Marco Medori Presidente FIS Marche. Con immenso piacere tutto questo è stato svolto con la presenza del Presidente della Comunità Roberto Bezzi che ci ha raggiunto per ringraziarci della nostra presenza, assistere a tutte le consegne degli attestati e fare il meritato brindisi finale con tutti noi.
Cena stupenda dove abbiamo ritrovato con molto piacere a lavorare in sala Gabriele, il ragazzo che ci ha accompagnato per la visita.
Ottimi i vini in abbinamento al menù, che meritano di essere menzionati: metodo classico AVENIR (chardonnay 50%, pinot noir 50%) affinamento sui lieviti per 36 mesi; MONTEPIROLO (cabernet sauvignon, merlot e cabernet franc; AVI (sangiovese) premiato con i 5 grappoli della Guida BIBENDA.
Paradossalmente per questa giornata che abbiamo trascorso nella Comunità di San Patrignano ci siamo sentiti ringraziare un’infinità di volte ma la realtà è che siamo noi a doverli ringraziare per l’esperienza veramente coinvolgente che abbiamo vissuto, per l’accoglienza, la disponibilità e l’attenzione con cui ci hanno seguito ma soprattutto per il lavoro che svolgono e il loro contributo alla società.
Ci siamo lasciati tra “Presidenti” con la promessa di allargare questa esperienza a tutte le regioni d’Italia della Fondazione Italiana Sommelier, per noi sarà un onore. Grazie!
E’ ora della consegna degli attestati, arriviamo al Ristorante Vite al tramonto, anche qui la location è molto ben curata ed elegante.
Prepariamo tutto il materiale da consegnare ai nostri nuovi Sommelier: i 2 Attestati, il tastevin, la spilla, il libretto di Sommelier per sempre ma anche la cravatta e/o il foulard perché fortunatamente i ragazzi che sono usciti da questi corsi hanno deciso di seguirci anche dopo il loro percorso ed entrare a far parte di questo stupendo gruppo di Fondazione Italiana Sommelier.
La consegna ha visto partecipare Docenti, Direttori dei Corsi e i Sommelier che li hanno seguiti in questo percorso e orgogliosamente anche da me, Marco Medori Presidente FIS Marche. Con immenso piacere tutto questo è stato svolto con la presenza del Presidente della Comunità Roberto Bezzi che ci ha raggiunto per ringraziarci della nostra presenza, assistere a tutte le consegne degli attestati e fare il meritato brindisi finale con tutti noi.
Cena stupenda dove abbiamo ritrovato con molto piacere a lavorare in sala Gabriele, il ragazzo che ci ha accompagnato per la visita.
Ottimi i vini in abbinamento al menù, che meritano di essere menzionati: metodo classico AVENIR (chardonnay 50%, pinot noir 50%) affinamento sui lieviti per 36 mesi; MONTEPIROLO (cabernet sauvignon, merlot e cabernet franc; AVI (sangiovese) premiato con i 5 grappoli della Guida BIBENDA.
Paradossalmente per questa giornata che abbiamo trascorso nella Comunità di San Patrignano ci siamo sentiti ringraziare un’infinità di volte ma la realtà è che siamo noi a doverli ringraziare per l’esperienza veramente coinvolgente che abbiamo vissuto, per l’accoglienza, la disponibilità e l’attenzione con cui ci hanno seguito ma soprattutto per il lavoro che svolgono e il loro contributo alla società.
Ci siamo lasciati tra “Presidenti” con la promessa di allargare questa esperienza a tutte le regioni d’Italia della Fondazione Italiana Sommelier, per noi sarà un onore. Grazie!