Kolbenhof è uno dei più grandi cru del Gewürztraminer altoatesino. Situato in posizione collinare nella frazione di Sella, appena sopra Termeno, è l’habitat ideale per l’uva che proprio da questo paese (“Tramin” in tedesco) prende il nome. Il terreno è costituito da argilla e ghiaia calcarea che, in unione alla particolare posizione e all’età dei vigneti, contribuiscono a far nascere un vino assolutamente unico. Le vigne, esposte a est, godono del sole mattutino e beneficiano dei freschi venti serali che scendono dal monte. Tutto questo, assieme alle naturali prerogative di un’uva eccezionale per bagaglio terpenico, diviene matrice di profumi incomparabili, capaci di rapire i sensi di chi si accosta al calice e vi scopre un turibolo traboccante di seducente aromaticità. Il vino è talmente buono subito che non sempre se ne scopre un’ulteriore qualità: la virtù di maturare con gli anni. Una prerogativa che, soprattutto nei bianchi, è il segno distintivo della classe.
Il maso Kolbenhof, già esistente nel XVI secolo, fu acquistato nel 1936 da Josef Hofstätter; suo nipote Konrad Oberhofer vi produsse il Kolbenhofer, primo vino altoatesino che prese il nome dal podere in cui crescevano le uve. La vinificazione dell’attuale Gewürztraminer Kolbenhof prevede un breve periodo di macerazione delle bucce, che esalta le caratteristiche varietali dell’uva; dopo la fermentazione, il vino sosta otto mesi sulle fecce fini, per poi completare l’affinamento in bottiglia. Se consumato giovane, è da stappare durante una rilassata conversazione tra amici o in affettuosa intimità; sempre nei primi anni della sua evoluzione, sposa magnificamente i crostacei, le ostriche e le preparazioni di pesci strutturate e caratterizzate da salse ricche di profumi. A mano a mano che si evolve, diviene uno straordinario compagno dei formaggi caprini e del foie gras. Se molto maturo, è uno splendido nettare da meditazione.
Abbiamo aperto l’incredibile 1992, un giovanotto di vent’anni in forma smagliante. Le caratteristiche legate all’evoluzione appaiono evidenti fin dall’aspetto, che si caratterizza per un concentrato colore oro antico, di austera luminosità. Esaltante il panorama olfattivo, intenso e di grande complessità: in prorompente successione, sfilano frutta secca, miele millefiori, ananas caramellato, erbe alpine e pietra spaccata, il tutto siglato da splendidi richiami di idrocarburi. In bocca è morbido e corposo, perfettamente armonico e integro, appagante all’ennesima potenza. Un vino grandioso, che si stempera in una lunga e affascinante persistenza, calda e vellutata, piena di perdurante freschezza e stuzzicanti richiami minerali. Un sorso di territorio, scolpito in un nettare di seducente eleganza.
Hofstätter
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