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Dalla Lombardia Muratori
Pubblicato il 09/02/2024
Storia e stile di un’azienda oltre le mode

 Evolvere ogni giorno nel senso della continuità”. Questo passaggio ripetuto con forza da Bruno Muratori, presidente della cantina dove è sempre presente anche il fratello Giuliano, consente di capire come la famiglia Muratori abbia deciso di mettersi in gioco dalla fine degli anni Novanta. Inizialmente, erano quattro le aziende di proprietà: da Villa Crespia in Lombardia, a Rubbia al Colle in Toscana più due realtà campane, Giardini Arimei e Oppida Aminea, tutte riunite sotto il marchio Arcipelago Muratori e presenti sulla nostra Guida Bibenda fin dalla fondazione. In seguito, nel 2020, si è passati a un significativo processo di rebranding, concentrando forze e attenzione alla sola azienda franciacortina. Da qui parte la collaborazione con Riccardo Cotarella, quando c’è stata la svolta, rinunciando all’arcipelago per dedicarsi esclusivamente sulla produzione in Franciacorta. Il famoso enologo si esprime così sulle scelte operate:
 

“È necessaria la consapevolezza che il vino debba essere un progetto. E ogni progetto necessita studio, approfondimento, passione e arte”. Il vino, e soprattutto lo spumante, è un prodotto che non può fare a meno di uva sana e di tecnologia. Tecnologia non vuol dire uso della chimica, vuol dire lavorare con buon senso. E non è mancata una stoccata a certe scelte di raccontare e di vedere il vino, che anche se “attaccato da predicatori del nulla, non morirà mai”. Un monito per tenere la barra dritta e non cedere alle tentazioni di chi vuole il vino che puzza o ne auspica la morte fomentando scenari drammatici di riscaldamento globale e vigne desertificate. Il vino non può essere di chi è approssimativo o privo di conoscenze adeguate.

Le etichette in degustazione
Degustazione

Franciacorta Brut (Chardonnay nella quasi totalità)

Può capitare che ci si riferisca al vino d’ingresso di una Azienda come al suo “prodotto base”, come per deprezzarne le qualità e considerarlo un elemento di serie B rispetto alle teste di serie.

È una valutazione che tradisce una certa approssimazione e inciampa in un grossolano errore.

Produrre oltre duecentomila bottiglie dello stesso vino e garantirne la qualità è certamente impresa più ardua che produrne quattromila. Due prodotti assolutamente diversi, che presentano anche diversi abbinamenti e diversi momenti di consumo. Certamente può intendersi il Franciacorta Brut come un vino ampiamente rappresentativo della filosofia aziendale e del suo tratto distintivo, una cartina di tornasole.

In questo vino la quasi totalità delle uve è rappresentata da Chardonnay ed è prevista una sosta di 24 mesi sui lieviti. 

Paglierino luminoso con intensi riflessi dorati. Al naso fiori bianchi con rintocchi di tiglio e una pennellata vegetale di sambuco, quasi clorofilla, poi mela verde, quindi richiami agrumati di scorza di limone ritmati su toni di frutta esotica, appena accennati, che schiudono, sul fondo, a note delicate di pasticceria. La beva evidenzia una affilata acidità dai riverberi agrumati ben veicolata da una piacevole morbidezza. Vino strutturato e di elegante profondità. 

Franciacorta Brut Satèn (Chardonnay 100%)

Necessaria una premessa per comprendere e apprezzare appieno il vino. Il Saten è un vino esclusivamente Brut quindi gli zuccheri possono essere compresi tra gli 0 e i 12 g per litro, oltre questo la differenza è rappresentata dalla minore pressione rispetto agli altri Franciacorta Brut di almeno 1-1,5 atmosfere. Si comprende come sia possibile giocare lavorando sulle percentuali di zuccheri, snaturando e amplificando quindi il prodotto finale a favore di una eccessiva morbidezza non direttamente propria della tipologia Franciacorta.

Questo Franciacorta Brut Satèn mantiene fede alle promesse e a fronte di un dosaggio minimo di zuccheri (4gr/l) presenta una cremosità e minima effervescenza di ammaliante eleganza e struttura.

Paglierino intenso dai vividi riflessi oro. Offre intrigante una fresca mineralità gessosa a cornice di sentori di pesca bianca, di susina e di nespola, quindi pera abate e rintocchi agrumati accarezzati da ricordi di anice e di muschio bianco, sul fondo nuance di miele. Beva segnata da carbonica ammaliante e cipiglio sapido fuso a componente morbida che sorregge e allunga delicatamente il sorso. Riverberi minerali e ricordi di mandorla fresca persistono lungamente. 

Franciacorta Extra Brut Rosé (Pinot Nero in prevalenza)

Luminoso rosa antico. Imprinting olfattivo fascinoso e composto. Rosa e peonia, glicine e ciclamino, lamponi e fragoline di bosco, chicchi di melograno e ciliegie appena colte, quindi timbro agrumato di arancia sanguinella, sul fondo delicata mineralità. La beva amplifica il naso in un sorso connotato da una spalla fresca e da una sapidità dal respiro marino, quindi si distende lungamente sui ricordi di ghiaia fusi a note di macadamia e di mandorle tostate. 

Franciacorta Dosaggio Zero Blanc de Blancs Numerozero (Chardonnay 100%)

Luminoso paglierino intenso. Spettro olfattivo veicolato da intrigante mineralità di pietra pomice, salgemma con venature iodate, quindi apre a sentori floreali di gelsomino e di fiore di pesco, poi albicocca e susina, sino a rintocchi agrumati di pompelmo e di cedro, sul fondo un accenno di panificazione. L’assaggio avvolge il palato di suadente morbidezza e cremosità sorretto da viva spalla sapida. Finale lungo e dai riverberi del naso.

Franciacorta Dosaggio Zero Blanc de Noirs Cisiolo (Pinot Nero 100%)

Dorato luminoso dalle copiose bollicine. Incipit di gesso, poi respiro marino di salsedine, quindi rintocchi vegetali con ricordi di erba tagliata e timo per schiudere verso tonalità di pompelmo rosa e di bergamotto. La beva è stentorea e affilata. Struttura e nerbo sapido esibiscono una personalità che fatica ad abbandonare il cavo orale. Persistenza ed eleganza.

Franciacorta Dosaggio Zero Riserva del Gelso 2015 (Pinot Nero 100%)

Oro luminoso. Naso intenso su note calde e morbide. Emerge un timbro di crema pasticcera, rintocchi lignei, quindi piacevole mineralità fusa a ricordi di frutta a guscio tostata, poi agrume candito, zenzero, quasi chiodi di garofano, sul fondo mandorle salate e ricordi di pane integrale. L’ingresso esibisce una elegante componente morbida ben sorretta da una sapidità dal respiro marino che ne slancia l’impatto gustativo e ne allunga la persistenza. Continui ritorni speziati e di vaniglia.

Franciacorta Brut Millè Riserva 2012 (Chardonnay 100%)

Lampi oro in un calice brillante dal fitto perlage. Naso ampio e poliedrico. Una pennellata fumé anticipa ricordi fruttati di nespola e di litchi, scorza di agrume candito e di mandorla salata, quindi mineralità iodata e note gessose ammaliano l’olfatto. Al palato si presenta profondo con una beva di grande morbidezza e piacevolezza. Verve fresco-sapida fusa in un unico abbraccio con la componente morbida regala un sorso strutturato e senza spigoli. Invita a nuovi sorsi. Lunghissimo.

Muratori 
Via Valli, 31 
25030 Adro BS 
Tel. 030 7451051 
relazioni.esterne@muratoriwine.it
www.muratoriwine.it

Bruno Muratori Proprietario, Riccardo Cotarella Matteo Muratori Enologo, Luciano Mallozzi Docente Fondazione Italiana Sommelier
Panoramica della sala di degustazione
Panoramica della sala di degustazione
Franciacorta Brut Satèn
Franciacorta Extra Brut Rosé
Franciacorta Dosaggio Zero Blanc de Blancs Numerozero
Franciacorta Dosaggio Zero Blanc de Noirs Cisiolo
Franciacorta Dosaggio Zero Riserva del Gelso 2015
Franciacorta Brut Millè Riserva 2012
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