Da qualche giorno sono disponibili le statistiche Istat sull’uso e l’abuso di alcol in Italia in riferimento all’anno 2011. I dati, come sempre soggetti a mille e più interpretazioni, sembrerebbero, a una prima sommaria analisi, positivi per quel che concerne il presunto consumo di vini di qualità. Le cifre fotografano una diminuzione del consumo giornaliero di vino. Il 23,6% della popolazione tra i 14 e 65 anni dichiara di bere vino tutti i giorni, nel 2001 questo dato era pari al 34,8% e lo scorso anno al 24,1%. Aumenta di converso la percentuale di chi consuma vino occasionalmente, 53,3 contro il 37,1% di dieci anni fa. I due trend, insieme all’aumento del consumo fuori casa, potrebbero essere una prova dell’ incremento del consumo di vini di qualità. Sempre dai dati si desume poi che la bevanda degli italiani rimane comunque il vino, solo il 4,5% della popolazione, infatti, dichiara di consumare quotidianamente birra. Se il consumo di vino denota un miglioramento qualitativo, legato molto probabilmente a una maggiore consapevolezza e cultura, l’andamento dell’uso di alcolici in generale non sottolinea dati del tutto confortanti. Se infatti in dieci anni (2001-2011) il numero di consumatori giornalieri di bevande alcoliche diminuisce del 18,4%, specialmente tra le donne (-25,7%), cresce invece il consumo di alcol fuori pasto dei giovanissimi, ovvero tra 14 e 17 anni, che sale dal 15,5% del 2001 al 18,8% del 2011. Infine il report mostra che i frequentatori di discoteche, spettacoli sportivi e concerti tra i 18 e i 24 anni rischiano maggiormente di abusare di alcol rispetto a chi, nella medesima fascia d’età, segue o frequenta in misura molto minore tali eventi. Senza demonizzare alcuna attività, quest’ultimo dato indica ciò che da sempre BIBENDA e BIBENDA 7 vanno ripetendo: bere bene è un atto di cultura.
Dati Istat su uso e abuso di alcol in Italia
Pubblicato il 04/05/2012
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