I dati di questi primi mesi del 2012 sono confortanti dal punto di vista dell’export dei vini italiani. Così emerge dai numeri dell’Osservatorio Vini Spumanti Effervescenti (Osve) fondato da Giampiero Comolli che fotografano un costante aumento dei consumi esteri dei vini effervescenti italiani, pari a un +9% in volume e +15% in valore, “segno - commenta Comolli - della credibilità e della forza del marchio e della qualità”. Sempre dai dati dell’Osservatorio Economico dell’Osve emerge che gli spumanti metodo classico sono un po’ fermi rispetto al 2011 mentre crescono Barolo (+9%), Chianti, Soave (+7%) e Amarone, soprattutto nei mercati di Regno Unito e Stai Uniti. L’export totale italiano nel 2011 ha fatto registrare 23,6 milioni di ettolitri pari a 4,4 miliardi di euro di valore. Sempre secondo l’Osve i vini senza denominazione, cioè vini commercializzati con il nome della marca, sono cresciuti più degli altri, mentre per quel che concerne il trend dei consumi, si è assistito a un apprezzamento dei vini freschi e meno alcolici, duttili nell’abbinamento con le diverse gastronomie e ideali per ogni occasione. Inoltre, e la cosa non può che farci piacere vista l’eterna missione in tal senso di Associazione Italiana Sommelier, all’estero è molto alto il livello di conoscenza del binomio vino-cultura italiana.