L’ultimo rapporto Mediobanca, diffuso in settimana e prontamente ripreso dal sito www.inumeridelvino.it fotografa uno stato di buona salute per le aziende vitivinicole del Bel Paese. I dati, che non contemplano le cooperative e riferiti comunque al 2010 - da prendere quindi come punto di riferimento soprattutto nel confronto con quelli che usciranno in futuro sul 2011- mostrano in ogni caso una rilevante ripresa rispetto alle deludenti performance del 2009. Il fatturato cumulato (Italia ed estero) sfiora nel 2010 i 2,6 miliari di euro (2.586 milioni) contro i poco più di 2,4 miliardi del 2009, ovvero un +6% che per la porzione estero diventa +9%. L’altro dato che mostra il “risveglio” della filiera è quello relativo al margine operativo lordo (Mol), indice di redditività dell’azienda - calcolato al lordo delle spese per la gestione finanziaria, fiscale e degli ammortamenti - che mostra la capacità delle singole aziende e, cumulato, della filiera, di generare ricchezza. Il Mol nel 2010 è valso 323 milioni, nel 2009 erano 278. Questo risultato è legato a una diminuzione dei costi di gestione delle singole unità produttive, legati comunque non al personale, i cui costi invece aumentano del 4%, ma a una riduzione degli acquisti e delle spese di ammortamento. Dati incoraggianti quindi che tuttavia si dovranno, speriamo solo confrontare e non scontrare con i numeri del 2011 e del 2012 che saranno pesantemente influenzati dall’aumento del carico fiscale e altre variabili congiunturali più o meno influenti.
Cresce il fatturato delle aziende vinicole italiane
Pubblicato il 08/06/2012
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