L’azienda agricola Barberani è situata sulle colline che dominano il lago di Corbara, lungo la strada che da Orvieto conduce a Todi. Da moltissimi anni è leader nella produzione di vini di grande classe, originalmente caratterizzati dal particolare microclima di questa zona, e si distingue per il dinamismo e l’impegno tesi a valorizzare al massimo un territorio e un vino - l’Orvieto - colpevolmente mortificato da insulse interpretazioni che ne hanno svilito l’immagine, soprattutto in Italia. L’Orvieto, a parziale consolazione dei produttori, rimane molto apprezzato all’estero, anche se sono pochi i buyer disposti a spendere cifre rilevanti per quello che considerano un bianco con scarse pretese qualitative, semplice ed economico.
A sparigliare le carte ci hanno pensato proprio i Barberani, in particolar modo i giovani Bernardo e Niccolò, la nuova dinamica generazione che guida con lucidità ed entusiasmo la cantina di Baschi. L’amore per la terra umbra e la passione per il loro lavoro li hanno spinti, con mirabile spirito pionieristico, a superare i dogmi accademici e rompere le regole dell’enologia tradizionale per realizzare qualcosa di veramente innovativo. I due fratelli, infatti, hanno da poco presentato il ViNoSo2, nuovissimo Orvieto Classico Superiore (la foto è tratta da http://lucafilippetti.com) prodotto, come si evince dall’azzeccatissimo nome, senza aggiunta di anidride solforosa durante l’intero processo di vinificazione.
I grappoli di Grechetto (90%) e Procanico (10%) alla base del ViNoSo2, accuratamente selezionati, e tutti gli strumenti utilizzati per trasformarli sono disinfettati con ossigeno attivo; il vino rimane oltre sei mesi sulle fecce fini e la naturale concentrazione di antiossidanti presente nel Grechetto gli garantisce un’integrità e una longevità potenziale davvero incredibili.
Appena aperto, il vino regala raffinate sensazioni di biancospino, pesca gialla, melone, erbe aromatiche e iodio, delicatamente abbracciate da una suadente fragranza di lievito. In bocca è sapido e fresco, prontamente bilanciato dal calore alcolico e teso in una persistenza già molto interessante, appena ammandorlata. La vera sorpresa, però, arriva quando lo si riassaggia dopo uno o due giorni, anche dalla bottiglia lasciata aperta: il vino mantiene una solida impalcatura aromatica, anzi l’ha ulteriormente ampliata con tocchi minerali ed esotici. Non solo: rimane intatto nella freschezza ed elegantemente saporito al palato, che si lascia ancora conquistare da una solarità sorprendente.
Non siamo avvezzi all’esaltazione per le novità tout court, ma stavolta la sorpresa è stata notevole. Il lavoro dei Barberani merita un plauso convinto. Perché il naturale, se non è solo uno slogan, può davvero essere la strada per migliorare la qualità. Non per moda, ma per convinzione.
Barberani
Loc. Cerreto - Baschi
05023 Orvieto (TR)
Tel. 0763 341820
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barberani@barberani.it