È una serata fredda e uggiosa ad Adelaide, il traffico scorre abbastanza veloce, credo di essere in orario per una serata che si prospetta interessante. Un leggero tremore alle gambe è il segno di una incontrollabile ed impaziente attesa, in programma c’è un incontro faccia a faccia con una delle aziende tra le più emergenti ed innovative della regione vinicola Geelong situata nello stato del Victoria a Ovest di Melbourne. Emergente è anche il locale che ospita la degustazione, The Pot, recentemente sulla bocca di tutti per lo stile giovanile, stravagante e casual con il quale ha riscosso grande successo. Lo stile food tapas è l’ “ingrediente” segreto di una cucina contemporanea dallo stile originale, piacevole e dal sapore “caliente” trasmesso da Carlos Alvarez, manager del ristorante, purosangue spagnolo. Questa sera degusteremo i vini dell’azienda Bannockburn, fondata da un certo Stuart Hooper nel 1974, con l’idea di voler realizzare la produzione di eccezionali varietà francesi come Chardonnay e Pinot Nero su un territorio che garantisca qualità e longevità. Nonostante la scomparsa di Mr. Hooper, la proprietà rimane ancora oggi alla famiglia che diligentemente si aiuta con due esperti nel campo della produzione vinicola in Geelong, Lucas Grigsby, vineyard manager, e Michael Glover, winemaker.
Esperienza e innovazione hanno spinto l’azienda Bannockburn nella ricerca di qualità e nell’interpretazione di varietà come Riesling, Chardonnay, Pinot Nero e Shiraz. Questa sera l’enologo Michael Glover ci guiderà attraverso una serie di annate recenti e vere chicche di annate passate. Uomo dal linguaggio schietto e sincero, passione incontenibile la sua, con una voglia di puntalizzare ogni minimo dettaglio per non farsi confondere con color che producono solo per copiare uno stile. Passato in Nuova Zelanda, Tasmania, Italia ed Europa. Passione cresciuta nelle vigne con la collaborazione di grandi enologi e con il suo collega e amico Gary Farr, proprietario ed enologo di By Farr, un’altra azienda famosa a Geelong. Il primo vino in degustazione è stata una sorpresa, un Sauvignon che nessuno si aspettava: naso delicato, dai profumi tropicali di un vino che ha uno stile al dir poco non “locale” ma del tutto originale. Un bouquet femminile, suadente e affascinante. Palato abbastanza intenso, pungente con un 13% di Riesling che aggiunge una certa fragranza e aumenta la nota fruttata. Finale stretto, ordinato e abbastanza lungo. Si passa poi a due Chardonnay diversi per stile e annata. La prima annata 2008 presenta dei profumi di carattere giovanile: floreali e fruttati con sfumature leggermente burrose. Due anni sulle fecce si sentono sia al naso sia al palato. Fruttato molto incisivo, buona complessità e freschezza. Finale fresco e vanigliato. Il secondo Chardonnay, annata 2006, è dedicato alla memoria di Stuart Reginald Hooper (S.R.H.) il fondatore dell’azienda. Una selezione molto curata di uve provenienti dalla collina dove sorge la vigna Olive Tree Hill, dodici filari che producono un’uva di carattere e personalità. Il bouquet è molto complesso, con note fumé, di burro, vaniglia, cenni minerali, poi frutti e fiori. Il palato è fresco, intenso, fruttato, abbastanza caldo e complesso, dal carattere longevo e dal finale abbastanza equilibrato. L’annata 2001 dello stesso vino presenta caratteristiche molto più vegetali e marine con odori di ostrica e conchiglia molto incisivi. Meno espressivo al palato, sapido e poco complesso.
Pinot Noir Time!!! La degustazione prosegue con tre tipologie di Pinot Nero diverse di due annate, caratterizzate da una diversità aromatica e strutturale. Tre selezioni di assoluta originalità e vinificazione, con note molto varietali nel primo esemplare annata 2007 e toni molto più vegetali nel secondo vino, Stuart 2008. Il terzo vino, Serre 2007, presenta un carattere stile Bannockburn, con un bouquet delicato ed elegante al tempo stesso: vaniglia, polvere di cacao e aroma di china. Il palato inizia con una buona freschezza e finisce con una certa rotondità. Finale asciutto, abbastanza intenso e poco complesso. Una degustazione di Pinot Nero che ha lasciato un po’ tutti perplessi ma allo stesso tempo ha fatto conoscere un patrimonio enologico in Geelong. Chardonnay e Pinot Nero sono le due varietà più coltivate nell’area, influenzata da un clima marino proveniente dalla Baia di Port Phillip e da precipitazioni annuali di circa 550 millimetri, mentre il suolo è vulcanico, sabbioso e in parte limoso. Tutto il regola quindi per fare grandi vini.