In Liguria la Riviera dei Fiori rappresenta una meta turistica di indubbio fascino, tra le tante in questa magnifica regione. Ma non c’è solo il mare; basta avventurarsi in una delle tante valli interne per raggiungere in pochi chilometri borghi medioevali ricchi di storia e itinerari enogastronomici.
La Val Nervia si raggiunge lasciando Ventimiglia e seguendo la strada che costeggia il torrente omonimo. Dopo pochi chilometri incontriamo Dolceacqua.
Il paese è dominato nella parte più antica, chiamata Terra, dal castello dei Doria. La parte più moderna si trova sulla riva opposta (il Borgo). Non sfugge all’occhio del visitatore il bellissimo ponte ad un solo arco che collega i due centri, immortalato in alcuni dipinti da Monet durante un breve soggiorno nella zona.
Proseguendo in direzione Apricale, uno dei Borghi più belli d’Italia, raggiungiamo dopo pochi chilometri Isolabona, interessante comune di poche centinaia di abitanti, dove facciamo la conoscenza di Paolo Cassini: siamo in terra di vino e di olio ed è proprio di quest’ultimo che vogliamo parlare con questo produttore, uno di quelli che, con impegno e professionalità, tengono alto il nome della Taggiasca.
L’Azienda si estende su circa 8,5 ettari, in più tenute, di cui 7 esclusivamente ad oliveto: l’altitudine di questi appezzamenti varia dai 150 metri della Tenuta Maorengo dove è sito il frantoio fino agli oltre 500 metri della Tenuta Colabella nel comune di Dolceacqua. La varietà è la Taggiasca ricavata da circa 1300 alberi, prevalentemente secolari, abbassati in altezza ad un massimo di 4-5 metri per facilitare raccolta e potatura.
Vengono prodotti due tipi di olio extra vergine. Lo S’ciappau e lo S’ciappau Gran Cru: le olive vengono abbacchiate e frante freschissime, sempre in giornata, e lavorate nel frantoio aziendale, con sistema a ciclo continuo a due fasi, senza aggiunta di acqua in centrifugazione, per ottenere oli più fruttati e con maggiore carica fenolica.
Lo aiutano in questa grande passione la moglie, la mamma e, fino a qualche tempo fa, anche il padre.
In attesa della nuova produzione riassaggiamo lo S’ciappau Gran Cru del raccolto 2011/2012 che ci appare di color verde oro con sentori di mandorla e carciofo: al gusto emergono delle leggere note piccanti che sfumano in un finale che ricorda la mandorla e i pinoli.
Paolo Cassini lo consiglia sul Brandacujun: stoccafisso alla ligure, preparato con un purè di patate, prezzemolo e aglio.
Si è fatto tardi, ma il viaggio continua: ci aspetta il Rossese…
Paolo Cassini
Via Roma, 112
18035 Isolabona (IM)
Val Nervia Strada provinciale per Pigna
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