Per gli amanti, per i curiosi, ma sopratutto per coloro che sono alla ricerca di novità e magari sorprese, questa potrà rappresentare un occasione imperdibile e sicuramente da approfondire. Finalmente il Riesling Australiano esce fuori da quel guscio di incredulità generale e da un’idea inventata ancora una volta da una diseducata mentalità commerciale, che associa alla parola Riesling, l’aggettivo dolcezza.
Quest’annata chissà magari mostrerà il contrario, la 2012 che a detta di molti enologi si ricorderà per parecchio tempo come l’annata di freschezza, purezza e complessità. Riesling in Australia è puro stile e ancora c’è chi paragona aree di produzione da scoprire con il cuore e l’unicità delle regioni vinicole tedesche. Non c’ è nulla di più sbagliato voler assomigliare ad un prodotto con altre caratteristiche e sopratutto con altra storia. Il Riesling australiano che io ammiro moltissimo, annata dopo annata, è da approfondire e studiare; per alcuni banale per altri l’unica varietà bianca degna di nota dopo lo Chardonnay. Non mi reputo un estremista, tendo sempre ad analizzare il tema di conversazione sotto ogni aspetto e credo che da questa parte del globo sarebbe affascinante promuovere un vino straordinario che sa dare qualità e stile in diverse aree della Nazione.
Il Riesling australiano non si può definire con un concetto, si deve scoprire regione per regione ed in Australia credo ci siano tutte le condizioni per poterne discutere seriamente. L’annata 2012 in generale è stata molto positiva, ai bianchi ha donato qualità, profumi e spessore, per i rossi invece tannino, colore e ottime potenzialità in fatto di longevità. Soffermandoci sui Riesling quest’anno si potranno degustare vini di assoluto piacere, senza dimenticare la diversità di stile che i vini hanno, a seconda della loro provenienza, dalla Western Australia a Canberra District passando ovviamente per la Tasmania. Proprio a Canberra, nella capitale Australiana, anche quest’anno al Riesling Challenge Competition 2012, esperti e degustatori avranno ancora una volta l’arduo compito di scegliere quale Riesling sarà nominato come assoluto per quest’annata. Lo scorso anno l’azienda Waterton nella Tamar Valley, si aggiudicò non uno ma ben tre premi importanti tra i quali Miglior Riesling dell’anno.
La Tasmania ha sempre offerto grandi prodotti e non mi riferisco solo ai vini, un isola grande due volte e mezza la Sicilia e con una produzione enologica annuale (2012) di oltre 7.000 tonnellate. Gli altri Stati dove si realizzano ottimi Riesling sono sopratutto Western Australia, nella regione vinicola Great Southern, dove i vini presentano note molto più minerali e gustose, mentre spostandosi verso la costa ovest dello Stato, precisamente nella Margaret River, il Riesling è molto più agrumato, acidulo e salino. In Sud Australia le aree a maggiore vocazione sono la Clare Valley a nord e la Eden Valley a nord est di Adelaide. Se nella prima il Riesling ha fatto scuola per parecchi anni, regalando vini profumati, freschi ed equilibrati, nella seconda sono stati sempre considerati di secondo piano. A mio parere invece questi ultimi sono molto femminili, tendono ad avere un’espressione più floreale al naso e buona concentrazione al palato. Poi si passa nello stato del Victoria, regioni vinicole come Grampians sono salite alla ribalta per i bianchi, ed il Riesling mostra aspetti di grande piacevolezza. Altre zone offrono stili interessanti come la Camberra District, con caratteristiche che richiamano i lontani cugini europei. La Tasmania offre Riesling di alto livello sopratutto a nord dell’isola.
Concludendo, la realtà è che nelle ultime cinque annate i vini australiani hanno fatto enormi passi da gigante, aiutati non solo da una nuova generazione di enologi, ma anche da favorevoli condizioni climatiche, mai come ora importantissime. Attenzione lì in Europa, l’Australia è dietro l’angolo.